Carta dell’artigianato: Cna chiede l’adesione al Comune

Carta dell’artigianato: Cna chiede l’adesione al Comune

Chiesto anche alla CCIAA un censimento delle imprese di artigianato artistico

La Cna di Lucca ha chiesto al Comune di Lucca di aderire alla Carta internazionale dell’artigianato artistico come hanno già fatto molte Regioni italiane e amministrazioni comunali come Firenze, Pistoia e Ferrara. La richiesta è emersa al termine del convegno sull’artigianato artistico che l’associazione degli artigiani ha organizzato ad inizio giugno e ufficializzata in questi giorni. Nasce dalla esigenza di valorizzare un settore importantissimo a livello provinciale e nazionale, ma che necessita di linee politiche, strategiche e di azione a livello europeo e internazionale, studiate appositamente per sostenere, tutelare, valorizzare e promuovere il settore, favorendone anche l’internazionalizzazione.

“L’ artigianato artistico – ha detto Andrea Giannecchini, presidente provinciale Cna – come suggerisce la Carta, deve sempre più caratterizzarsi come elemento strategico dello sviluppo della città integrandosi con il turismo e l’arte e la cultura, il tutto in una chiave moderna e innovativa. È un patrimonio unico frutto di una tradizione secolare, in particolar modo sul nostro territorio. Con opportune politiche di valorizzazione si possono creare le condizioni concrete per un arricchimento  dell’offerta turistica del centro storico e non solo”.

In questi ultimi mesi la Cna ha posto particolare attenzione nei confronti delle imprese dell’artigianato artistico della nostra provincia, ritenendo di fondamentale importanza studiarne le caratteristiche per individuare possibili sviluppi futuri.

“Il valore culturale ed economico dell’artigianato artistico nel nostro territorio è indubbio – spiega Sabrina Mattei, vicepresidente Cna Lucca – oltre duemila imprese stanno affrontando cambiamenti epocali nel modo di pensare il proprio lavoro e affrontare il futuro. L’entrata della tecnologia in questo ambito e il turismo hanno fatto sì che un settore dato per estinto abbia invece ripreso vita e possa pensare di avere un domani pieno di sviluppo e economicamente consistente”.

Ad oggi, però, convivono due aspetti: il vecchio artigiano con grandi competenze ed esperienze e il giovane di talento che sa utilizzare le tecnologie e i nuovi strumenti di lavoro.

“Crediamo sia compito dell’associazione – continua Mattei – creare un ponte fra la tradizione dei maestri e i nuovi artigiani che saranno il futuro. Trovare il modo di passare le consegne affinché non si perda il meraviglioso patrimonio di capacità, competenze, esperienze che hanno reso grande il nostro Paese”.

In questa direzione la Cna sta lavorando ad una serie di iniziative che partono dalla richiesta alla Camera di Commercio di un censimento dettagliato delle imprese di questo settore.

“Una volta avuto il quadro della situazione – conclude la vicepresidente Cna – intendiamo organizzare convegni, incontri, occasioni di formazione in grado di trasformare un passato glorioso in un futuro altrettanto importante”.

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