Centro di alta formazione per l’artigianato artistico

Centro di alta formazione per l’artigianato artistico

“È il momento di proporre e realizzare un progetto ambizioso e visionario, ma allo stesso tempo concreto e realizzabile. Da tempo stiamo intercettando istanze e suggestioni dal territorio della Versilia storica, grazie anche alla promozione e il supporto che ci hanno dato le amministrazioni di Pietrasanta e Seravezza con la firma della Carta dell’Artigianato. Le iniziative messe in atto ed il confronto con le imprese ed artigiani locali ci hanno convinto che siano maturi i tempi per la creazione di un progetto per alta formazione legato al tema centrale dell’artigianato artistico”. Andrea Giannecchini, presidente Cna Lucca e vice presidente di Artex (Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana) propone al territorio un centro di formazione post diploma che si innesti sulla vocazione e la tradizione di un territorio che è culla di arte e artigianato da secoli.

“Pietrasanta e Seravezza hanno un potere attrattivo poderoso a livello internazionale e un centro di formazione richiamerebbe talenti da ogni parte del mondo – continua Giannecchini – per sviluppare le proprie capacità manuali e disposizioni artistiche. Non esiste niente di simile da altre parti e sarebbe un unicum nazionale. Le condizioni di partenza ci sono, adesso serve la volontà politica e l’impegno degli stakeholders del territorio. Per questo motivo chiediamo l’attenzione delle amministrazioni ad ogni livello. Se l’argomento interessa, siamo disponibili a partecipare alla costituzione di un tavolo istituzionale in cui affrontare e valutare concretamente questo progetto”.

Un percorso che si innesterebbe in continuità con una formazione già presente a livello superiore, che va dall’Istituto Statale di Arte Stagi, all’indirizzo marmo dell’Isi Marconi, in un momento in cui l’artigianato artistico vive grandissimi cambiamenti ed è in piena trasformazione.

“La figura stessa dell’artigiano si sta trasformando – dice Sabrina Mattei, vice presidente Cna Lucca – dove il percorso formativo classico non basta più. Quindi i presupposti ci sono tutti e fanno ben sperare, ma abbiamo ancora bisogno di tempo per lavorare con le nuove generazioni. La figura dell’artigiano, fino a poco tempo fa, ma purtroppo per certi aspetti ancora oggi, non veniva percepita dalla società e dai giovani, come una figura portatrice di grande valore. Altre sono state le figure professionali promosse e incoraggiate. Bisogna quindi fare una grande operazione culturale, affinché i nostri saperi possano ancora per lungo tempo detenere il primato. È un compito importante, ma tutti insieme ce la possiamo fare. Questo compito consiste nel traghettare la nostra storia, la nostra cultura, il nostro ‘genius loci’ nella quarta rivoluzione”.

“Negli ultimi anni si sono orientati i giovani soprattutto verso la formazione liceale ed universitaria – spiega Valentina Cesaretti, direttrice Copernico – screditando fortemente la formazione professionale legata alle professioni e all’artigianalità. Senza nulla togliere alla formazione accademica, crediamo importante ridare dignità e centralità alle professioni artigiane, vista anche l’importante richiesta di manodopera che ci viene in tal senso dalle aziende del settore. Copernico, l’agenzia formativa di Cna, proprio in questi ultimi anni ha intrapreso percorsi di formazione ed alta formazione molto qualificati nel settore artigiano e potrebbe mettere a servizio dell’artigianato artistico tutta l’esperienza e la professionalità necessaria”.

Una responsabilità, quella della formazione artigianale in ambito artistico, che la Cna ritiene debbano assumersi tutti i soggetti (associazioni, scuole, istituzioni, imprese) che lavorano con e per questo settore, in modo da fare rete e condividere le ambiziose aspettative del prossimo futuro, affinché venga confermata la straordinarietà e la qualità dei prodotti artigianali.

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