Contributi a fondo perduto della CCIAA per Digitalizzazione e Sostenibilità Ambientale

Contributi a fondo perduto della CCIAA per Digitalizzazione e Sostenibilità Ambientale

Martedì 25 maggio apre il bando che prevede dei contributi a fondo perduto della CCIAA di Lucca a sostegno delle imprese per gli interventi di digitalizzazione e sostenibilità ambientale. Per digitalizzazione e sostenibilità ambientale si ammettono investimenti da fare o fatti a partire dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021.
Le agevolazioni sono concesse sotto forma di voucher a copertura del 60% delle spese ritenute ammissibili, fino ad un massimo di € 10.000,00 per ciascuna impresa, al lordo della ritenuta d’acconto del 4%, con una spesa minima non inferiore a 1.000,00. E’ prevista una ulteriore premialità di € 500,00 per progetti recanti spese ammissibili per almeno €. 25.000,00.

Le spese ammissibili sono:
a. acquisto e locazione (leasing) di beni strumentali e servizi (attrezzature tecnologiche, software e servizi informatici), funzionali all’acquisizione delle tecnologie/certificazioni di cui all’Art. 5;
b. acquisto di servizi di consulenza e/o di formazione (per l’ambito della innovazione digitale nel limite del 20% del totale delle spese ammissibili);
c. spese di certificazione (limitatamente all’ambito della sostenibilità ambientale).
La CNA propone due interventi che possono essere finanziabile per la digitalizzazione e la certificazione:
Per la digitalizzazione, con la convenzione CNA-Italiaonline:
1. Sito web: come ci presentiamo al mondo che è su internet
2. E commerce: un sito che permette di vendere online i propri prodotti e servizi (funziona anche senza affiancare un sito)
3. Google Campagne: per farsi trovare da chi cerca i nostri prodotti e servizi
4. Facebook Campagne: per farsi conoscere e informare chi cerca i nostri prodotti e servizi
5. Alibaba: per intercettare chi cerca prodotti come i nostri in 190 paesi del mondo
Per la certificazione
• Certificazione FSC;
• Certificazione PEFC;
• Certificazioni di sistemi di gestione ambientale secondo la norma UNI EN ISO 14001: 2015;
• Ecoetichette di tipo I (norma di riferimento ISO 14024), come, ad esempio Ecolabel;
• Certificazioni di sistema di gestione ambientale EMAS;
Queste tipologie di certificazione stanno sempre più diventando un requisito (oppure è prevista una premialità per chi ne è in possesso) nel settore degli appalti pubblici, ma sono da considerare anche come un valido strumento per tenere sotto controllo gli adempimenti normativi di tipo ambientale.
Per informazioni: Tesi Stephano 05

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