Designer lucchese in finale al premio Ro Plastic Prize

Designer lucchese in finale al premio Ro Plastic Prize

Azienda iscritta alla Cna trasforma la plastica in risorsa.

La R3direct, azienda associata alla Cna di Lucca, è finalista, insieme alla Revet, nel grande contest internazionale RO Plastic Prize indetto dalla Gallerista Rossana Orlandi. Un premio che si pone l’obiettivo di fare dell’inquinamento causato dalla plastica una risorsa per tutti i designer, che devono quindi proporre progetti in grado di contribuire a risolvere il problema. Il progetto con cui R3direct e Revet sono stati selezionati è quello della lampada magma, stampata in 3d da R3direct partendo per la prima volta dal granulo poliolefinico riciclato, ottenuto dagli imballaggi misti della raccolta differenziata toscana della plastica, cui sono stati aggiunti anche gli imballaggi recuperati sui fondali marini dai “pescatori spazzini” coinvolti nel progetto Arcipelago pulito che ha ispirato la legge salvamare appena varata dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

“In pratica – ha detto Giovacchini, designer e socio della R3direct insieme a Marco Paganucci e Cristiano Cavani – stampiamo in 3D il granulo di plasmix che produce la Revet. Si tratta della parte sporca del porta a porta che normalmente viene bruciato in inceneritore. Noi riusciamo a riciclarne circa il 50%”.

Grande soddisfazione da parte della Cna che da sempre promuove le aziende del territorio che, per qualità o idee innovative, danno risalto al mestiere dell’artigiano.

I progetti ritenuti migliori da Rossana Orlandi saranno presentati in galleria (RO Garage) durante il Fuorisalone 2019, in occasione del Salone del Mobile a Milano fino al 14 aprile. Il premio è rivolto a designers provenienti da tutti i paesi, di background, età e curriculum diversi. Quattro vincitori saranno selezionati nelle categorie Design processHome TextilesPackaging Solutons e Conscious Innovation Projects. I vincitori saranno annunciati il 10 aprile 2019 e riceveranno ciascuno un premio di diecimila euro.

Le foto sono di Beatrice Speranza

Ci dispiace, i commenti sono chiusi per questo articolo.