Viareggio – osservazioni al regolamento urbanistico

Viareggio – osservazioni al regolamento urbanistico

Le richieste dell’associazione a sostegno delle imprese della nautica

Una trasformazione dell’area dell’ex mercato ittico che risponda alla necessità, sempre maggiore, di spazi ampi per la manutenzione di grandi imbarcazioni in prossimità dello specchio acqueo del porto. E che ne
risponda in maniera intelligente e flessibile, in modo da adattarsi ai cambiamenti sempre più rapidi del mercato, caratteristica presente anche nel settore della nautica. E’ quando richiesto dalla Cna di Lucca nelle osservazioni al regolamento urbanistico che sono state presentate in Comune in cui l’associazione si fa portavoce degli interessi di un gran numero di imprese della nautica che già da oggi sarebbero disposte a mettersi insieme per gestire l’area.

La Cna, all’interno delle osservazioni, ha presentato una dettagliata analisi del settore della nautica, evidenziando in particolar modo la crescita del settore “refit & repair” al quale fanno capo le attività di
riparazione e trasformazione, della manutenzione ordinaria e straordinaria, dei lavori e servizi in garanzia delle unità da diporto.

In sostanza la massima “le stesse mani che costruiscono, le stesse mani che riparano” ha molta presa tra gli stakeholder del settore che devono decidere dove effettuare i lavori delle proprie imbarcazioni.
“Negli ultimi anni molte piccole e medie imprese della filiera – ha detto Andrea Giannecchini, presidente della Cna di Lucca – si sono mosse per trovare da sole o in forme aggregate nuove opportunità sul mercato del refitting, che vede in questo ricco patrimonio di abilità artigianali e specialistiche una risorsa strategica unica al mondo. L’area del refit & repair di grandi yacht, considerata fino a pochissimi anni fa una nicchia di mercato dello yachting, va oggi a comporre significativamente l’economia globale dell’industria nautica globale e Viareggio con strutture ed aree adeguate può dire la sua in questo mercato”.

A questo scopo l’associazione ha chiesto al Comune che, per l’assegnazione delle aree, si tenga conto di questo sviluppo, cercando di privilegiare un pluralismo imprenditoriale ed una gestione consortile dell’area; ma anche di interagire con l’attività Portuale Regionale affinché la banchina in adiacenza all’area e il relativo antistante specchio acqueo non vengano assegnati in concessione a soggetti differenti rispetto a quelli assegnatari delle aree dell’ex mercato ittico.

“In pratica – conclude Giannecchini – abbiamo chiesto di frazionare l’area in almeno due lotti, di cui uno adibito alla realizzazione di uno o più capannoni in modo da sfruttare al meglio l’edificabilità prevista dal
regolamento urbanistico e l’altro da adibire a piazzale su cui allestire strutture temporanee necessarie per il refitting di imbarcazioni medie e grandi dimensioni, consentendo la sola edificazioni di manufatti di supporto all’attività indispensabili per soddisfare le normative di sicurezza del settore”.

 

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