Intervista ad Andrea Giannecchini, Presidente del Distretto Tecnologico della Nautica e Portualità Toscana
Presidente, siamo alle porte dei prossimi saloni nautici internazionali – da Cannes passando per Genova, fino a Montecarlo e Amsterdam – che rappresentano un termometro importante per il settore. Qual è lo stato di salute della nautica oggi?
Il settore nautico italiano, e in particolare quello toscano, arriva a questi appuntamenti in una posizione di grande rilievo. Dopo anni di crescita a due cifre, oggi registriamo – secondo i dati diffusi da alcune agenzie – una flessione di circa il 5% rispetto all’anno nautico 2024-2025. Se confermato, è un dato da osservare con attenzione, ma non allarmante: il calo riguarda soprattutto le imbarcazioni di piccole dimensioni, mentre il comparto dei grandi yacht continua a trainare il mercato mondiale, e noi come distretto toscano siamo specializzati proprio in questo segmento.
L’incertezza globale, legata alle tensioni geopolitiche e alle politiche doganali, ha inevitabilmente qualche effetto sui mercati, soprattutto finanziari. I dazi americani hanno un impatto marginale, poiché la quota di imbarcazioni con bandiera statunitense è limitata. Più significativo potrebbe essere l’effetto sul settore accessori e post-vendita, ma è ancora presto per valutarne la reale portata. In ogni caso, questi saloni saranno una cartina di tornasole per capire come le dinamiche internazionali impattano sul nostro settore e quali opportunità si aprono.