In provincia di Lucca molti i settori in difficoltà, si al tavolo di confronto permanente
La Cna di Lucca ha seguito con apprensione il tira e molla degli Stati Uniti sulla minaccia di introduzione di nuovi dazi al 30% sulle esportazioni europee. Ieri l’accordo con l’Unione Europea, e la percentuale è passata dal 30 al 15%.
Ma il risultato non tranquillizza affatto l’associazione né le aziende che ne fanno parte, visto che, secondo l’Istituto di Studi di Politica Internazionale, i dazi americani colpiscono in particolare i Paesi per cui l’export verso gli Stati Uniti ha un peso economico rilevante, come Germania e Italia.
“Secondo l’Ispi – dice Sabrina Mattei, presidente Cna Lucca – in uno scenario con dazi al 15% il PIL tedesco rallenterebbe di quasi lo 0,3%, quello italiano di quasi lo 0,2%. Si tratta di un impatto notevole su quei settori produttivi che rappresentano l’eccellenza del nostro Made in Italy. Nella specifico, nella provincia di Lucca i settori più in difficoltà sono l’agro-alimentare, il lapideo, la nautica e il calzaturiero”.