La riapertura di numerosi cantieri sulle autostrade italiane dopo la pausa estiva sta creando una situazione estremamente critica per il settore dell’autotrasporto. I ritardi nella consegna delle merci sono diventati un problema quotidiano, mettendo a rischio i rapporti di lavoro e la sicurezza stradale. Le aziende committenti, infatti, esercitano forti pressioni per ottenere il rispetto dei tempi contrattuali e le imprese che operano nella legalità si trovano in difficoltà. In questa situazione il passo dal richiamo verbale all’esclusione dai rapporti di lavoro può essere breve.
“Come CNA Fita – spiega Cristiano Tamarri, presidente provinciale della categoria – riteniamo che questo stato di cose, oltre a minacciare la stabilità economica del comparto, possa incentivare comportamenti rischiosi. Si potrebbero perfino verificare situazioni in cui le imprese siano costrette a infrangere le regole pur di recuperare il tempo perso mettendo a repentaglio la propria vita e quella degli altri utenti della strada. A denunciare con più veemenza la situazione sono le imprese di autotrasporto abruzzesi, o che comunque percorrono abitualmente l’A14, ma i problemi, visto il critico stato delle infrastrutture di collegamento, riguardano l’intera rete autostradale e stradale nazionale”.
A decorrere da quest’anno, inoltre, i pedaggi autostradali hanno subito un aumento dell’1,8%, con un costo medio annuo aggiuntivo pari a più di 360 euro per camion.
“Questo incremento – continua Tamarri – sebbene allineato all’inflazione programmata, appare francamente iniquo considerando il critico stato delle infrastrutture autostradali italiane. Per le imprese, insomma, oltre al danno la beffa. Chiediamo, pertanto, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, di garantire alle imprese di autotrasporto italiane di conservare le posizioni lavorative conquistate con tanti sacrifici. Crediamo sia fondamentale che le società autostradali facciano svolgere i lavori con un minimo impatto sull’autotrasporto professionale, rispettando le esigenze di chi ogni giorno contribuisce al funzionamento dell’Italia”.
La CNA Fita ritiene che il rispetto delle infrastrutture, la sicurezza e il diritto al lavoro siano principi inalienabili. Non sono gli autotrasportatori, né le loro associazioni di rappresentanza, a dover trovare soluzioni a tale drammatica situazione ma, dove sia possibile, chiediamo che i cantieri siano chiusi durante i giorni feriali e aperti nei festivi. È ora che le istituzioni si facciano carico di queste istanze, intervenendo con urgenza per evitare che la crisi possa ulteriormente aggravarsi.
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