Viabilità, il giorno della protesta dei camion a passo d’uomo

sabato, 14 gennaio 2012, 16:44

di maria alessia biancalana

Una manifestazione pacifica, colorata e soprattutto caratterizzata da un forte senso di civiltà e dignità da parte degli autotrasportatori che hanno voluto manifestare la loro opposizione al senso unico alternato su Viale Europa istituito dal sindaco di Capannori. Una sfilata di mezzi pesanti che, andando oltre ogni più rosea aspettativa, dato che i camion erano circa 130 contro i cinquanta previsti alla vigilia, ha saputo esternare, mantenendo sempre un atteggiamento civile e composto, la forza di una protesta che rispecchia il disagio e la frustrazione della categoria che più di ogni altra paga il prezzo di questo provvedimento.

Striscioni, cartelli in cui compaiono scritte come “Il tempo perso e il gasolio chi ce lo paga?”, accompagnati dal suono ininterrotto del clacson, hanno seguito il passaggio dei tir che, a dimostrazione dell’aumento dei tempi di percorrenza dovuti alla deviazione del traffico imposto dall’ordinanza, con tutti gli effetti a catena che ne derivano, hanno attraversato, procedendo quasi a passo d’uomo, Viale Europa, per proseguire sul Brennero e, tramite via Matteo Civitali, imboccare la Circonvallazione; da qui hanno proseguito sulla Pesciatina per tornare al punto di partenza: Piazza Aldo Moro, dove ha sede il Comune di Capannori. Un percorso carico di valore simbolico, che è stato appoggiato da tutte le associazioni di categoria presenti alla manifestazione: dalla Confartigianato e Confederazione Nazionale Artigianato,a Assindustria, Confcommercio, Confesercenti, fino a Confcooperative e Confagricoltura.

Contro quest’ordinanza si sono infatti unite, compatte, tutte le associazioni imprenditoriali, le quali hanno denunciato “i limiti di un provvedimento che, oltre a aumentare le situazioni di congestionamento del traffico sul Comune di Lucca, danneggia il sistema economico, producendo un allungamento dei tempi di consegna delle merci da parte delle imprese di autotrasporto, e riduce la fluidità del traffico, diminuendo il numero dei viaggi giornalieri, con la conseguente contrazione dei margini per le imprese”. Una denuncia ribadita questa mattina da Stefano Tesi, direttore del Cna di Lucca, il quale si è dichiarato “entusiasta per una manifestazione che, oltre aver richiamato un numero eccezionale di mezzi pesanti, tra 130 e 150, si è caratterizzata per il suo carattere pacifico e allegro”.

“Questa protesta è il segno evidente- ha proseguito Tesi- di un forte disagio da parte degli autotrasportatori e noi, come associazioni, rifiutiamo ogni accusa di strumentalizzazione, in quanto svolgiamo semplicemente il nostro compito di rappresentanti di una categoria che si trova in difficoltà e che è costretta ad allungare i tempi di percorrenza di circa 25, 30 minuti per ogni tragitto: un allungamento che si riflette in aumento delle tariffe del 25 per cento, a danno delle aziende che usufruiscono del trasporto delle merci e, di conseguenza, dei cittadini che subiscono degli aggravi. Tuttavia aspettiamo con fiducia l’incontro con il Prefetto previsto per il 20 gennaio, anche se una cosa è certa: non ci arrenderemo e continueremo a mantenere questo stato di agitazione finchè non verrà sospeso il provvedimento”.

Anche Roberto Favilla, direttore di Confartigianato, ha esternato il suo entusiasmo per “una manifestazione di grande successo e, soprattutto, di grande maturità e correttezza da parte degli autotrasportatori. Non ci saremmo mai aspettati una così vasta partecipazione, anche perché come associazioni abbiamo accolto l’invito della Questura a non mobilitarci per stimolare le presenze, ma, evidentemente, il passa-parola tra i camionisti è stato molto forte. Ad oggi non è previsto nessun incontro con il sindaco di Capannori e colgo l’occasione per ribadire che le deroghe e i permessi temporanei non sono sufficienti e che è nostro compito tutelare anche le aziende della Mediavalle e della Garfagnana, penalizzate da questo provvedimento”.

Ma l’intervento più significativo è stato quello di Massimo Lenzi, autotrasportatore che ha parlato in rappresentanza dei suoi colleghi: “dopo i rincari che abbiamo giù subito, mi riferisco per esempio alle accise, il provvedimento su Viale Europa ha effetti devastanti su chi, come noi, lavora localmente: infatti chiudere questa strada significa non solo riversare il traffico su Lucca, con la conseguente riduzione di sicurezza in strade già congestionate come via Salicchi e via Matteo Civitali, ma si traduce in un aumento dei costi, tra manodopera, gasolio e riduzione dei viaggi giornalieri, pari al 25 per cento e questi rincari, bisogna che le gente lo capisca, si traducono in aumento dei prezzi delle merci che comprano ogni giorno i cittadini”.

È probabile che gli autotrasportatori incontrino, lunedì mattina, il sindaco di Capannori, il quale ha ribadito la sua disponibilità a un appuntamento con una delegazione dei camionisti, rifiutando però ogni tipo di dialogo con le associazioni di categoria, colpevoli, a detta del primo cittadino, “di aver strumentalizzato l’intera protesta”. E così lo stesso Del Ghingaro, per ribadire la sua apertura nei confronti degli autotrasportatori, ha voluto sottolineare la sua “vicinanza ai camionisti, tartassati ingiustamente dai tanti Governi che si sono succeduti in questi anni”, definendo la sfilata dei tir come “una manifestazione colorata, rumorosa, pacifica e assolutamente legittima”. Il primo cittadino ha infatti dichiarato in una nota che “cittadini e trasportatori sono vittime di una politica ricca di parole e povera di concretezza”e ha invitato i camionisti a “ essere solidali con i cittadini di Marlia, Lammari e Lunata e unire le forze perché qualcosa cambi, perché cittadini e trasportatori contino di più”.

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