giovedì, 4 dicembre 2014, 18:31
I giovani che fanno tirocinio nelle botteghe che operano nei settori delle lavorazioni artistiche e tradizionali potranno usufruire di un rimborso spese, interamente a carico della Regione, pari a 500 euro mensili. La misura sarà attivata nei primi mesi del 2015. Lo ha deciso la giunta regionale che ha modificato la normativa sui tirocini retribuiti (Giovanisì) in modo da assicurare l’intera copertura a carico della Regione. La proposta si inserisce e viene resa operativa dall’accordo siglato oggi dalla Regione e dalle associazioni di categoria Cna e Confartigianato.
“Abbiamo deciso questa azione – spiega il presidente della Regione Enrico Rossi – perché oggi numerosi mestieri e lavorazioni artistiche e tradizionali sono letteralmente a rischio di scomparsa e i tempi lunghi di apprendimento delle tecniche di lavorazione, rendono spesso difficile tramandare le competenze. La difficoltà di ricambio generazionale comporta in molti caso una elevata età media degli operatori, con una domanda di formazione cui non è facile dare risposta a livello territoriale. E’ più che mai indispensabile puntare, in questi settori, sui giovani, sulla loro creatività. Sono loro la speranza del futuro e in questo caso è a loro che si affida la sopravvivenza di un intero settore così importante per l’economia e l’immagine della Toscana”.
La Regione ha scelto di agire sui tirocini, sottolineandone l’aspetto formativo e di orientamento verso una professione che già era stato alla base della scelta del progetto Giovanisì che dal 2011 garantisce un rimborso di 500 euro, di cui 300 a carico della Regione e 200 dell’azienda ospitante.
Nel caso dell’artigianato artistico si intende valorizzare ulteriormente il tirocinio come attività cruciale in un’economia come quella toscana, dove la bottega artigiana ha sempre avuto e continua ad avere un ruolo fondamentale e forti potenzialità che può rivelarsi anche un valido supporto all’inserimento lavorativo.
“Con questa azione – spiega l’assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini – vogliamo sostenere un settore che rappresenta un fattore propulsivo della nostra economia, oltre che un biglietto da visita della Toscana nel mondo. E’ un settore chiave, come dimostrato dal suo contributo ai buoni risultati dell’export regionale, sul quale dobbiamo fare leva per la ripresa”.
Come funziona il tirocinio retribuito.
Per le imprese che ospitano giovani tirocinanti, la Regione riconosce un contributo di 500 euro mensili.
La misura sarà attivata nei primi mesi del 2015.
Le imprese devono essere iscritte all’albo delle imprese artigiane, registro imprese e avere un numero di dipendenti a tempo indeterminato compreso fra zero e 15.
I settori sono stati individuati sulla base della normativa e delle linee guida della Carta internazionale dell’artigianato artistico.
I tirocinanti devono avere un’età compresa fra 18 e 30 anni non compiuti.
Sulla base dell’accordo stipulato oggi fra Regione, Cna e Confartigianato, ciascun tirocinio deve rientrare nelle attività previste dal piano di lavoro annuale che le parti si sono impegnate a mettere a punto tramite un tavolo tecnico, diretto dalla Regione, le cui attività saranno coordinate e diffuse da Artex, il centro di riferimento regionale per l’artigianato artistico.
Oltre al contributo per i tirocini, sono applicabili alle imprese del settore gli incentivi previsti anche per gli altri tipi di tirocinio, che prevedono per le assunzioni a tempo indeterminato di coloro che hanno concluso il periodo di tirocinio un contributo di 8 mila euro se l’assunzione riguarda soggetti in età compresa fra i 18 e i 30 e di 10 mila euro per disabili e soggetti svantaggiati, che diventano la metà nel caso di assunzioni a tempo determinato.
I tirocini nelle botteghe artigiane sono un’attività che si lega a quella della “bottega scuola”, così come prevista dalla legge regionale che l’ha istituita e che rappresenta, così come esplicitato nell’accordo, l’ambiente in cui l’esperienza formativa del tirocinio si può svolgere con maggiore efficacia. In base alla legge in Toscana si sono accreditate 9 botteghe scuola e 110 maestri artigiani. La bottega scuola è inoltre oggetto di una sperimentazione a Siena, dove sta per uscire un bando per un percorso formativo di 220 ore che partirà dal gennaio 2015 nei settori marmo, tessile oreficeria.
Le imprese dell’artigianato artistico e tradizionale in Toscana sono circa 23 mila, la stragrande maggioranza delle quali (oltre 16 mila) con un numero di addetti pari o inferiore a tre. Almeno 20 mila di queste rientrano nei requisiti previsti per l’attivazione dei tirocini. Il numero complessivo di addetti è di poco meno di 80 mila. (fonte: Artex)