Alla scoperta della provincia artigiana – parte 2

Alla scoperta della provincia artigiana – parte 2

di Nicolò Martinelli

Una vera e propria famiglia di artigiani, quella Pacioni, proprietaria dell’azienda “Nigri Scacchi” di Piano di Coreglia.

Leopoldo con la moglie Alfea, assieme a Gabriele e Lucia, provengono dalla lunga tradizione dei presepi, evolvendola e perfezionandola in una azienda scacchistica che esporta in tutto il mondo, e che ha alle proprie dipendenze diversi operai specializzati e maestri pittori che danno vita a veri e propri capolavori.

Abbiamo intervistato il titolare, Leopoldo Pacioni, per conoscere meglio questa realtà.

Scacchi ma non solo, la vostra è una produzione di vere e proprie opere d’arte.

Da cosa nasce questa passione per dare vita ai pezzi di uno dei giochi di strategia più antichi della storia?

Fu grazie a Gabriele Pacioni, che nel 2003 rilevò l’azienda Nigri Scacchi di Guamo, nata nel 1952 e con un marchio importante nel mondo; da lì ci siamo tutti appassionati per migliorarla costantemente.

La valle del serchio è storicamente terra di figurinai emigranti.

Vi collocate in quella tradizione?

Certo. Noi nasciamo facendo contolavorazione per le ditte del posto, poi l’arrivo della crisi a causa della globalizzazione, ci siamo trasformati cercando una clientela qualificata che apprezza i nostri prodotti.

Come si è evoluta nel tempo la vostra azienda?

La nostra azienda non produce solo scacchi storici ma lavora molto nel settore turistico.

I nostri prodotti si trovano a Città del Vaticano, a Verona e in tutte le mete turistiche italiane.

È una vera emozione vedere riprodotte in piccola scala le battaglie che hanno segnato la storia. I Vostri prodotti a che tipo di pubblico si rivolgono?

I nostri scacchi si rivolgono ad un pubblico vario, dai professionisti agli appassionati in genere. Principalmente un pubblico di collezionisti, e ci fa piacere che molti giovani siano appassionati.

I vostri scacchi sono tutti realizzati a mano?

Certo! Dopo la prima colatura nello stampo, vengono rifiniti con trapanini elettrici analoghi a quelli utilizzati dai dentisti, dopodiché vengono tutti pitturati a mano. Ogni pezzo così diventa unico.

Quali sono i canali di vendita che utilizzate?

Noi abbiamo qualche rappresentante, ma ci affidiamo molto anche alle fiere e agli eventi.

Abbiamo inoltre una una clientela storica consolidata. Per dare un’idea, un 40% dei nostri prodotti viene venduto all’estero, in tutto il mondo.

Quali sono i prodotti più richiesti e le nuove tendenze del mercato?

Ovviamente quelli tradizionali, di tutte le battaglie storiche, ma ultimamente abbiamo sperimentato con successo anche design moderni.

Inoltre vanno forte i gadget turistici a tema, ad esempio a Verona quelli su Romeo e Giulietta, in Vaticano quelli sui santi ecc.

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