Si chiede al Comune un tavolo permanente di confronto
E’ un vero e proprio grido di allarme quello che arriva dal settore ambulante.
La pandemia ha dato sicuramente il colpo di grazia ad un settore ormai in difficoltà da molto tempo e sono tantissime le imprese che, infatti, hanno cessato negli ultimi due anni a fronte di una crescita irrisoria di nuove realtà.
“E’ un settore senza attrattiva e senza ricambio – dice Valentina Cesaretti, portavoce Cna della categoria – anche i nostri mercati cittadini registrano analoghe difficoltà. Ormai è evidente il calo dei posteggi ed anche la qualità dell’offerta è drasticamente diminuita. I posteggi ormai si vendono o svendono per nulla, non avendo più alcun valore. Molte sono le attività fuori regola, come spesso abbiamo sottolineato, ma i controlli sono sporadici ed inefficaci”.
“Stiamo perdendo, a nostro parere – continua Cesaretti – una grande ricchezza, in termini di offerta commerciale ed occupazionale e ci dispiace che anche l’amministrazione comunale di Lucca, dopo l’impegno profuso in campagna elettorale, si sia chiusa completamente a riccio su questa questione. E ‘un peccato perchè la nostra città ha ormai una vocazione turistica spiccata ed i mercati, se valorizzati e riqualificati, potrebbero costituire una delle interessanti attrattive della nostra città. Non serve a nulla marginalizzare i mercati ritenuti scadenti, come successo ormai qualche anno fa all’ex Bacchettoni (oggi Don Baroni) e come si è ipotizzato più recentemente per la fiera di Piazza Napoleone. Delocalizzare significa mandare a morte certa le attività e dequalificare ulteriormente le attività che vi operano”.
In considerazione del recente inserimento del mercati nel DDL Made in Italy, la Cna si aspetta che l’amministrazione metta la necessaria attenzione al rilancio e alla riqualificazione di queste attività.
“Chiediamo infatti all’amministrazione comunale – precisa la portavoce dell’associazione per la categoria – di aprire un tavolo permanente di confronto con le associazioni per analizzare la situazione attuale e proporre soluzioni concrete di rilancio e riqualificazione, di esercitare funzioni permanenti di controllo sulle attività esistenti, tutelando le attività regolari e, infine, di prevedere interventi legati alla fiscalità locale che agevolino l’esercizio dell’attività e la nascita di nuove imprese. Riteniamo che queste possano costituire proposte concrete e di stimolo, che consentano all’amministrazione di riprendere un tema che ha avuto molto a cuore durante la campagna elettorale dello scorso anno. Speriamo di poter contare sull’appoggio dei nostri amministratori locali che sempre ci hanno rassicurato sulla possibilità di far concretamente qualcosa per il miglioramento del commercio cittadino e della libera impresa individuale. Da parte nostra siamo disponibili a mettere a disposizione le nostre competenze, per trovare soluzioni, non facili, ma necessarie per cercare di salvare un comparto ad oggi in estrema difficoltà”.
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