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Cna lancia la campagna Riapriamo la Toscana – FIRMA IL MANIFESTO

Cna lancia la campagna Riapriamo la Toscana – FIRMA IL MANIFESTO

Il manifesto con le firme delle imprese sarà inviato alla Regione.

La Cna lancia da oggi a domenica 3 maggio la campagna “Riapriamo la Toscana”. Ad ogni impresa o artigiano verrà richiesto di firmare il “manifesto per la riapertura” che verrà poi inviato al Presidente della Regione Rossi ed ai Prefetti della Toscana come richiesta di riapertura urgente per tutta una serie di settori penalizzati e costretti a restare chiusi. Possono firmare il manifesto tutte le imprese, non essendo riservato solo ad alcuni settori, ma aperto a tutti.

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CNA: “Acconciatori, estetisti e servizi alla persona devono riaprire subito”

CNA: “Acconciatori, estetisti e servizi alla persona devono riaprire subito”

Gli operatori sono in grado di garantire la sicurezza. Se non saranno costretti alla chiusura definitiva

La Cna è molto critica con la scelta del Governo di non riaprire le imprese di acconciatura ed estetica dal prossimo 4 maggio. “La dichiarazione di Conte che lascia intendere uno slittamento del riavvio di tali attività a giugno – dice il presidente Cna Andrea Giannecchini – è intollerabile. Rappresenta una condanna a morte per l’intero settore”. Un settore che, in provincia di Lucca, con 600 parrucchieri (1800 addetti) e 300 estetiste (700 addetti), partecipa in maniera determinante all’economia del territorio, oltre a essere essenziale per garantire il benessere della popolazione. La Cna chiede che acconciatori ed estetiste possano riprendere a breve la loro attività.

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Scomparso per il Covid 19 Alfredo Marchetti dirigente Cna

Scomparso per il Covid 19 Alfredo Marchetti dirigente Cna

Grande dolore e sgomento nell’associazione.

“Ci lascia uno di noi”. La Cna ha appreso con sgomento della morte del proprio collega Alfredo Marchetti, deceduto questa mattina all’ospedale di Cisanello per il Covid 19.
“Purtroppo, alle 10 di domenica 26, – ha detto Andrea Giannecchini, presidente Cna di Lucca – Alfredo non ce l’ha fatta e ci ha lasciato in un profondo dolore. Ce lo ricorderemo sempre. Immerso nella passione per il suo lavoro e sempre pronto ad una discussione animata sulla politica”. Entrato in Cna alla fine del 1979 a 23 anni e andato in pensione questo ultimo 31 dicembre, Alfredo Marchetti aveva rivestito molti incarichi, fra cui quello di direttore del patronato Epasa Cna. Molto conosciuto per la sua grande disponibilità e forte simpatia, è sempre stato legatissimo all’associazione, cui ha dato un grande contributo anche come componente del gruppo dirigente. Per questo motivo continuava a mettere a disposizione la sua grande esperienza anche dopo la pensione. Nell’ultima direzione, il gruppo dirigente aveva espresso una sentita vicinanza al collega e speranza in una piena ripresa in tempi brevi. Alla moglie e ai due figli, il presidente Giannecchini, il direttore Stephano Tesi e i colleghi tutti inviano le più sentite condoglianze ed un forte abbraccio.

Ripartenza, necessario un piano di investimenti pubblici. Cna: ma che sia a Km zero

Ripartenza, necessario un piano di investimenti pubblici. Cna: ma che sia a Km zero

Affidare le commesse a imprese locali? Cna: un atto di responsabilità sociale.

“Il piano di investimenti pubblici per rimettere in moto il paese nella cosiddetta Fase 3? Necessario e improrogabile, ma che sia a chilometro zero attraverso una suddivisione in lotti delle commesse che consenta la partecipazione diretta in forma singola o aggregata delle medie e piccole imprese locali del settore delle costruzioni”. Così il presidente della Cna di Lucca, Andrea Giannecchini, nel commentare gli strumenti adatti alla ripartenza del territorio, facendosi portavoce dell’appello di tante imprese delle costruzioni e dell’impiantistica preoccupatissime per il momento che stanno attraversando e stanche di essere considerate solo a parole “il settore più importante della economia nazionale”.

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Prodotta a Massarosa la mascherina che protegge anche l’ambiente

Prodotta a Massarosa la mascherina che protegge anche l’ambiente

Difende dal virus e evita l’inquinamento ambientale. Arriva da Lucca una delle risposte più apprezzate per le esigenze di dispositivi di protezione individuale in questo particolare momento della nostra vita condizionata dalla presenza del Corona Virus. Con la collaborazione del centro di ricerca Rifiuti Zero di Capannori e Zero Waste Italia, viene prodotta a Massarosa una mascherina monouso in tessuto filtrante di cellulosa e cotone che protegge le persone e, contemporaneamente, l’ambiente. Arya è il nome del nuovo prodotto appositamente creato dall’agenzia Oroburro e disegnata da Stefano Giovacchini che tiene conto della nostra salute, ma anche dell’impatto che questi dispositivi avranno sull’ambiente.

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Preoccupazione fra gli operatori del mercato di Forte dei Marmi

Preoccupazione fra gli operatori del mercato di Forte dei Marmi

La Cna chiede al Comune di indicare il periodo in cui potranno riaprire.

E’ grande preoccupazione fra gli operatori ambulanti di Forte dei Marmi a fronte della situazione di fermo che da più di un mese investe anche questa categoria. A destare attenzione è il futuro degli operatori su area pubblica e, di conseguenza, delle loro famiglie dopo un inverno disastroso. “Aspettavamo con apprensione la stagione pasquale per avere una boccata di ossigeno – spiegano Cristina Lorenzini e Sabrina Frediani della Cna ambulanti – e, invece, ci troviamo senza nessuna entrata da oltre un mese. Il nostro lavoro deve lottare quotidianamente con tante problematiche fra cui le condizioni meteo, la presenza della grande distribuzione, l’incremento delle vendite on line”. “Tutto questo crea incertezza – dicono Lorenzini e Frediani – e non sappiamo se fare o meno acquisti e investimenti per affrontare una stagione estiva che non sappiamo come si presenterà. Chi di noi ha già la merce in magazzino si trova in difficoltà perché deve affrontare i pagamenti in calendario senza avere alcuna entrata. Oltre a questo, le nostre attività producono lavoro stagionale e non sappiamo se rinnovare i contratti ai dipendenti”. Gli operatori sono fiduciosi di poter lavorare seguendo tutte le normative di sicurezza, avvantaggiati dal fatto di lavorare all’aria aperta dove i contagi sono meno facili che nei luoghi chiusi. “Chiediamo comunque ai Comuni della Versilia – concludono le rappresentanti Cna – che rendano noto, almeno indicativamente, il periodo in cui sarà possibile riaprire le nostre attività, cercando di salvare almeno in parte una stagione già gravemente compromessa”.

La Cna scrive a Rossi

La Cna scrive a Rossi

E’ necessario riaprire subito e istituire un protocollo di misure di sicurezza. 

“Un mancato rapido riavvio causerebbe danni incalcolabili al sistema imprenditoriale, rallentamenti e paralisi in larghe fasce produttive di beni e servizi”. Con queste parole la Cna si è rivolta al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi affermando che le nostre imprese, strette tra l’emergenza sanitaria e quella economica, non si possono permettere di restare ferme oltre, pena la tenuta dell’intero sistema economico, già messo a dura prova in queste settimane.

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Documento unitario delle associazioni al Comune di Viareggio

Documento unitario delle associazioni al Comune di Viareggio

Considerando questo momento difficilissimo che sta colpendo duramente ogni settore della nostra economia, le associazioni di categoria di Viareggio hanno redatto un documento unitario al fine di chiedere un sostegno concreto e puntuale da parte del Comune.  Nel documento hanno chiesto attenzione per tutte le filiere delle diverse attività economiche che si trovano sul territorio al fine di evitare le conseguenti gravissime ricadute economiche ed anche sociali di questo durissimo momento.

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Anche per le aziende della provincia di Lucca  è potenziata la cassa integrazione in deroga

Anche per le aziende della provincia di Lucca è potenziata la cassa integrazione in deroga

A seguito della pubblicazione del decreto legge Cura Italia che, fra le altre cose, stanzia oltre tre miliardi di euro per finanziare la cassa integrazione in deroga, la Regione Toscana ha aggiunto 60 milioni derivanti da proprie risorse con un accordo con le parti sociali. Il presidente della Cna di Lucca, Andrea Giannecchini, sottolinea l’importanza di questa decisione che tutela tutte le imprese, altrimenti prive di strumenti ordinari di sostegno al reddito, e confida che saranno adottate procedure snelle, come già condiviso con la Regione, per non gravare sulle imprese in questo momento di così grave emergenza. Le domande potranno essere presentate solo quando sarà emanato il decreto di ripartizione delle risorse e sarà disponibile la procedura operativa della Regione Toscana. Nel frattempo gli imprenditori che hanno necessità di informazioni sulle procedure di cassa integrazione in deroga possono rivolgersi agli uffici della Cna di Lucca e di Viareggio (info@cnalucca.it – tel. 0583/4301103).

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L’utilizzo del registratore telematico di cassa dopo la chiusura per il Covid 19

L’utilizzo del registratore telematico di cassa dopo la chiusura per il Covid 19

L’improvvisa chiusura dei negozi mette gli esercenti di fronte ai problemi anche del RT.

Dal momento in cui è stata decisa la chiusura degli negozi per il Corona Virus, molti esercenti si trovano con alcuni dubbi sull’utilizzo del nuovo registratore di cassa telematico. Per questo motivo, la Cna di Lucca informa che non c’è obbligo di attuare procedure specifiche tramite il portale Fatture e corrispettivi, né effettuare comunicazioni. “Gli esercenti dotati di un registratore telematico – dicono alla Cna – che hanno sospeso l’attività per l’emergenza sanitaria corona virus, devono solo assicurarsi di avere effettuato l’ultima chiusura giornaliera precedente l’inizio della sospensione e che questa trasmissione sia andata a buon fine”. Le specifiche tecniche, infatti, prevedono espressamente che “nel caso di interruzione dell’attività per chiusura settimanale, chiusure domenicali, ferie, chiusure per eventi eccezionali, attività stagionale o qualsiasi altra ipotesi di interruzione della trasmissione (non causata da malfunzionamenti tecnici dell’apparecchio) il registratore alla prima trasmissione successiva, ovvero all’ultima trasmissione utile, provvede all’elaborazione e all’invio di un unico file contenente la totalità dei dati (ad importo zero) relativi al periodo di interruzione, per i quali l’esercente non ha effettuato l’operazione di chiusura giornaliera. “Di conseguenza – concludono i responsabili dell’associazione – alla ripresa dell’attività, il registratore telematico provvederà in automatico a trasmettere i corrispettivi con importo “zero” relativi al periodo di sospensione”.