Archivi per la Categoria: Comunicati Stampa

Cna, sospendere la normativa per i NCC

Cna, sospendere la normativa per i NCC

In una lettera a sindaco e assessore ribadite le richieste dell’associazione per la categoria.  La Cna di Lucca ha chiesto al Comune la sospensione della normativa relativa al noleggio con conducente appena comunicata da Varchi Metro. E lo ha fatto attraverso una lettera indirizzata al Sindaco Tambellini e all’assessore Gabriele Bove in cui si ribadiscono le richieste – non riportate all’interno della normativa – che l’organizzazione aveva presentato nell’incontro di metà marzo in merito all’ingresso degli NCC nel centro storico.

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Acconciatura ed estetica, le imprese regolari devono riaprire subito

Acconciatura ed estetica, le imprese regolari devono riaprire subito

Le organizzazioni di rappresentanza organizzano una petizione per il Governo. In vista del decreto di prossima emanazione la Cna e le altre associazioni di rappresentanza si mobilitano a sostegno del settore benessere, promuovendo una petizione affinché la riapertura delle imprese in zona rossa possa arrestare il dilagare dell’abusivismo. “La chiusura delle attività legali, infatti – spiegano alla Cna di Lucca – sta incentivando il lavoro a domicilio da parte di soggetti che si improvvisano parrucchieri ed estetisti, ma non ne posseggono i requisiti professionali e non rispettano le norme di sicurezza per poter svolgere l’attività né, tantomeno, i protocolli anti Covid adottati dal Governo, contribuendo in tal modo alla diffusione del virus”. Le associazioni hanno confermato che il settore, a tutela di clienti e dipendenti, si è dotato di tutte le garanzie necessarie a riaprire saloni di acconciatura e centri estetici nella massima sicurezza, rispettoso delle più rigorose norme e procedure igienico-sanitarie.

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Toscana in zona rossa, Cna benessere e sanità: le chiusure fanno aumentare l’abusivismo

Toscana in zona rossa, Cna benessere e sanità: le chiusure fanno aumentare l’abusivismo

Continuano gli appelli della Cna provinciale contro le chiusure dei servizi alla persona. A partire da lunedi prossimo, con l’entrata della Toscana in zona rossa, le attività di acconciatura, estetica, tatuaggio e piercing e bionaturali resteranno chiuse. La Cna ha chiesto e sta chiedendo alle istituzioni, sia nazionali che locali, di modificare il decreto che vieta l’attività dei servizi alla persona in zona rossa. “Purtroppo i nostri appelli, ultimo in ordine di tempo quello lanciato proprio al Presidente della Regione – dice Andrea Giannecchini, presidente provinciale Cna Lucca – non sono stati accolti. A niente è servito denunciare il fatto che le chiusure non fanno altro che far aumentare l’abusivismo. Questo è inaccettabile e continueremo a lottare”. Il problema dell’abusivismo è uno dei principali del settore e vede un incremento notevole in periodi come questo.

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Cordoglio Cna per la scomparsa di Mauro Favilla

Cordoglio Cna per la scomparsa di Mauro Favilla

La Cna di Lucca si unisce al cordoglio per la scomparsa di Mauro Favilla, ex sindaco della città, esprimendo, da parte di tutta la direzione, le proprie condoglianze alla famiglia. “Favilla era un competente amministratore che ha sempre avuto a cuore il miglioramento della città in cui viveva – dice Andrea Giannecchini, presidente Cna Lucca –  persona di cui si è sempre riconosciuta la capacità di mediare e di arrivare a soluzione delle varie situazioni politiche ed amministrative”. “Fra le sue numerosi doti – continua Giannecchini – c’era senz’altro l’equilibrio e la serietà con cui affrontava il suo lavoro. Di lui ricordiamo soprattutto la sua capacità politica, il rispetto dei vari ruoli e la grande conoscenza della macchina comunale”.

No al mercato, no ai ristori: ambulanti in difficoltà

No al mercato, no ai ristori: ambulanti in difficoltà

Cna commercio su aree pubbliche chiede supporto per il settore. “L’amministrazione comunale ci ha avvisato, con una nota del dirigente, seguita ad un incontro, che domenica prossima il consueto mercato dell’antiquariato non avrà luogo, al fine di contenere il diffondersi della pandemia”. Valentina Cesaretti, della Cna commercio su aree pubbliche, si fa portavoce della categoria per esprimere tutta la preoccupazione per la situazione emergenziale in cui si trova.

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Cna Balneari: Prioritario difendere estensione al 2033,  poi si concluda riforma del demanio marittimo

Cna Balneari: Prioritario difendere estensione al 2033, poi si concluda riforma del demanio marittimo

L’associazione chiede lo sforzo unanime dei partiti per sollecitare il Governo. Sono oltre ottanta le imprese balneari che hanno preso parte alla videoconferenza organizzata da Cna Lucca con i parlamentari del territorio. A dimostrazione di quanta necessità c’è nel settore di avere certezze sul proprio futuro.“In un momento in cui sono emersi elementi nuovi e potenzialmente esplosivi – ha spiegato Andrea Giannecchini, presidente provinciale Cna Lucca – che possono di fatto attivare un meccanismo a cascata mettendo a rischio tutta la categoria e tutte le proroghe concesse dalle amministrazioni locali dal 2018 ad oggi”.

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Parrucchieri e estetisti, beni di prima necessità?

Parrucchieri e estetisti, beni di prima necessità?

La Cna sostiene l’aspetto psicologico (oltre che economico) di queste attività. Fra le attività che rimangono aperte durante il periodo in cui una zona diventa rossa a causa del Covid 19, ci sono quelle che provvedono ai beni di prima necessità. Alimentari, farmacie, negozi di biancheria, tabaccherie e altri fanno parte dell’elenco dei negozi che, anche nei momenti di massima estensione della pandemia, possono continuare a lavorare. Con il Governo precedente fra queste attività c’erano anche le attività di parrucchiere e estetisti che hanno dimostrato in questo ultimo anno di poter lavorare in completa sicurezza. Con il cambio di premier la situazione è cambiata e anche queste attività rientrano fra quelle che devono chiudere i battenti nelle zone a massimo rischio.

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Ridefinire il mercato settimanale in piazzale Don Baroni

Ridefinire il mercato settimanale in piazzale Don Baroni

Cna commercio aree pubbliche chiede un incontro alla amministrazione. Il mercato settimanale che si tiene nel piazzale Don Baroni è al centro dell’attenzione della Cna di Lucca. Troppe le assenze, troppe le probabili chiusure, evidente la crisi del settore. Per la Cna commercio su aree pubbliche è chiaro ormai che il mercato abbia bisogno di un’idea diversa, sia nel numero, sia nella qualità.Per questo l’associazione ha chiesto un incontro urgente con l’amministrazione comunale per capire se è possibile pensare ad una ridefinizione del mercato stesso.

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Cna: non condividiamo la scelta di Viareggio in zona rossa

Cna: non condividiamo la scelta di Viareggio in zona rossa

Come comunicato in sede di incontro tra le categorie economiche e l’amministrazione di Viareggio, Cna ritiene che il passaggio a zona rossa di Viareggio, seppur supportato dai dati di incremento dei contagi, sia da non condividere. Innanzitutto perché poteva essere discusso in fase preventiva con le associazioni di categoria che ne prendono atto a scelta fatta ma, soprattutto, perché, come ripetiamo ormai da tempo, la Versilia, al di là dei fossi che ne delimitano i confini amministrativi di un comune con l’altro, rappresenta in realtà un’area omogenea dal punto di vista territoriale, economico e sociale. Migliaia di persone si spostano ogni giorno da un punto all’altro della Versilia e hanno interessi, attività e affetti diffusi e articolati sulle decine di chilometri quadrati del nostro territorio.

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8 marzo – Indagine CNA: “Anche le imprese in rosa hanno subito un duro contraccolpo dalla crisi”

8 marzo – Indagine CNA: “Anche le imprese in rosa hanno subito un duro contraccolpo dalla crisi”

Quasi una su due rischia il ridimensionamento o la chiusura. Ma la voglia di reagire è forte.  Più di una imprenditrice o lavoratrice autonoma su due non si è fatta travolgere, nemmeno psicologicamente, dall’annus horribilis 2020. Addirittura quasi il 40% di questa platea in rosa l’anno scorso si è impegnato in maniera proattiva, ad esempio riorganizzando la propria attività, o ha continuato a lavorare registrando a fine anno risultati economici positivi. Viceversa, il 47% circa assicura che, se l’emergenza non sarà superata in breve tempo, potrebbe ridimensionare fortemente la propria attività (39,1%) o addirittura chiudere i battenti (8,3%). Dati, ovviamente, che riguardano le titolari di attività rimaste aperte, al netto insomma delle realtà già cessate. E’ quanto emerge da una indagine condotta dal Centro studi Cna in collaborazione con Cna Impresa Donna nazionale in occasione della festa della donna in un campione rappresentativo di iscritte alla Confederazione.

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