Toscana in zona rossa, Cna benessere e sanità: le chiusure fanno aumentare l’abusivismo

Toscana in zona rossa, Cna benessere e sanità: le chiusure fanno aumentare l’abusivismo

Continuano gli appelli della Cna provinciale contro le chiusure dei servizi alla persona. A partire da lunedi prossimo, con l’entrata della Toscana in zona rossa, le attività di acconciatura, estetica, tatuaggio e piercing e bionaturali resteranno chiuse. La Cna ha chiesto e sta chiedendo alle istituzioni, sia nazionali che locali, di modificare il decreto che vieta l’attività dei servizi alla persona in zona rossa. “Purtroppo i nostri appelli, ultimo in ordine di tempo quello lanciato proprio al Presidente della Regione – dice Andrea Giannecchini, presidente provinciale Cna Lucca – non sono stati accolti. A niente è servito denunciare il fatto che le chiusure non fanno altro che far aumentare l’abusivismo. Questo è inaccettabile e continueremo a lottare”. Il problema dell’abusivismo è uno dei principali del settore e vede un incremento notevole in periodi come questo.

“Mentre le nostre imprese restano chiuse e subiscono danni economici ingenti – conferma Francesco Rovai, portavoce Cna della categoria – gli abusivi continuano impunemente a recarsi nelle case dei clienti, senza il minimo rispetto della salute e senza preoccuparsi della diffusione del virus. Dobbiamo continuare con la nostra campagna per far capire a chi governa, a tutti i livelli, che nei saloni regolari si rispettano i protocolli di legge e viene posta la massima attenzione al rispetto delle normative sanitarie a tutela dei clienti e degli operatori stessi”.

Ci dispiace, i commenti sono chiusi per questo articolo.