L’associazione si inserisce nel calendario di iniziative con un appuntamento sulla violenza economica nei confronti delle donne
In occasione della giornata del 25 Novembre prossimo dedicata a livello internazionale al tema della violenza sulle donne, Cna Impresa Donna Lucca organizza un’importante iniziativa che si svolgerà il 1 dicembre alle 17 nella Sala del Trono di Palazzo Ducale in Provincia, cui saranno presenti le parlamentari del territorio.
La scelta della Cna, in mezzo a tanti appuntamenti che analizzano il tema da più punti di vista, è caduta sulla violenza economica sulle donne, una delle forme di violenza più diffuse, subdole e capaci di compromettere l’intera esistenza di una donna e che, secondo la definizione dell’Istituto Europeo per la Parità di Genere, consiste in “tutti quegli atti di controllo e monitoraggio del comportamento di un soggetto in termini di utilizzo e distribuzione di denaro, nonché la minaccia costante di negare le risorse economiche “.
“Avviene per lo più dentro le mura domestiche – spiega Annamaria Frigo, presidente Cna Impresa Donna – quando alle donne è di fatto negata la possibilità di contribuire, con le stesse opportunità riservate all’uomo, all’economia familiare e di essere economicamente indipendenti. Questo accade tutte le volte in cui è l’uomo a lavorare per sostenere le spese dell’intera famiglia oppure quando è la donna a occuparsi in modo esclusivo della cura della casa e dei figli, rinunciando del tutto al lavoro o a parte delle ore dedicate all’attività professionale, sobbarcandosi da sola i doveri del “doppio lavoro” casalingo. Ma accade anche in tante altre situazioni: quando il patrimonio è gestito da un terzo, quando viene eroso il patrimonio della moglie/compagna senza darle l’opportunità di lavorare o studiare, quando la donna deve chiedere il “permesso” per accedere alle risorse della famiglia, deve giustificare e rendicontare le spese e/o non viene messa a conoscenza del reddito familiare, quando l’uomo vieta , ostacola o boicotta il lavoro della compagna, quando la donna non vede riconosciuto il proprio lavoro in casa e/o viene minacciata di ritorsioni economiche a danno proprio o dei figli. Infine, anche quando alla donna viene chiesto di sottoscrivere mutui e finanziamenti o di fare da prestanome per le attività economiche del marito”.
Cna mostra da sempre grande attenzione nei confronti del tema del femminicidio e della violenza di genere, non soltanto alla luce del carattere emergenziale che sta assumendo il fenomeno, ma soprattutto perché il rispetto e la promozione della dignità umana all’interno dei luoghi di lavoro (e non solo) è un valore fondante e presente in ogni linea d’azione portata avanti dalla confederazione, “La piena condanna di ogni violenza e la massima considerazione del ruolo e della dignità del lavoro femminile, infatti – conferma Frigo – hanno portato la Cna a dedicare numerose energie al tema del contrasto ad ogni tipo di violenza e di discriminazione e il convegno sarà l’occasione per consegnare alle parlamentari di ogni forza politica presenti, il documento “Dialogo con la politica – riflessioni e proposte di Cna Impresa Donna” che la Confederazione ha redatto per la distribuzione a livello italiano”.
“Accanto alla Contrattazione Collettiva Nazionale – conclude Frigo – Cna è attiva anche a livello territoriale con la sottoscrizione di protocolli e accordi quadro con le altre parti sociali per ribadire il massimo impegno nel contrasto alle molestie e alla violenza nei luoghi di lavoro, aumentandone la consapevolezza e dando ai datori di lavoro, ai lavoratori e ai loro rappresentanti un quadro di azioni concrete da mettere in atto. Sta inoltre lavorando anche ad azioni di sostegno per le lavoratrici autonome, perché anche la tutela del lavoro autonomo e dell’imprenditoria femminile è un fattore di protezione e supporto della donna verso ogni forma di prevaricazione e abuso”.
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