<strong>Cna incontra l’Autorità Portuale Regionale</strong>

Cna incontra l’Autorità Portuale Regionale

Le tematiche di sviluppo economico e infrastrutturale sul tavolo dell’incontro

Il presidente della Cna di Lucca Andrea Giannecchini e il direttore Stephano Tesi hanno incontrato il nuovo segretario dell’Autorità Portuale Regionale Massimo Lucchesi per un confronto sulle tematiche e le proposte che l’associazione ha avanzato in questi anni sullo sviluppo economico e infrastrutturale del porto di Viareggio.

“Apprezziamo che questo importante ente abbia finalmente ripreso a lavorare in maniera ordinaria – dichiara il presidente Giannecchini – e che il segretario abbia rassicurato sul fatto che i grandi temi che dovrà portare avanti, dalla variante al Piano Regolatore Portuale, che dovrà essere attualizzata ai bisogni presenti e futuri, al sabbiodotto, sono in cima alla sua agenda e su di essi è impegnato. Riteniamo inoltre positivo il suo approccio rispetto al metodo concertativo che intende adottare, attraverso l’interlocuzione ed il confronto che enti pubblici e categorie economiche”.

“Sul sabbiodotto l’ing. Lucchesi ci ha indicato la partenza dei lavori per gennaio 2025 – prosegue il presidente Cna – questo è un primo passo per risolvere l’annoso problema strutturale dell’insabbiamento, anche alla luce di eventi calamitosi straordinari sempre più frequenti, come quello della mareggiata di un anno fa, che rischiano di causare problemi enormi a tutto il settore e al mondo della pesca. In merito alla Variante al Piano Regolatore Portuale, il cui slittamento ha fatto perdere a tutta l’industria nautica viareggina importanti opportunità e ha visto molte imprese dislocarsi in altri territori, abbiamo ribadito quanto questa rappresenti una grande opportunità da riprendere in mano quanto prima”.

“Tra le altre cose abbiamo affrontato anche il tema della Comunità Energetica Rinnovabile – conclude Giannecchini – che comprenda porto, strutture pubbliche e private. Un’idea lanciata proprio da Cna Lucca perché riteniamo che per un porto, che deve essere il fiore all’occhiello della nautica italiana e all’altezza del nome che porta Viareggio nel mondo dello yachting a livello mondiale, sarebbe un elemento di ulteriore valorizzazione e dimostrazione di qualità e sensibilità su questione di fondamentale importanza come le fonti rinnovabili e il risparmio energetico”.

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