Fiscalità: l’assessore Cecchetti illustra le proposte a categorie e sindacati

mercoledì, 16 aprile 2014, 17:48

Il sindaco Alessandro Tambellini, l’assessore alle Finanze Enrico Cecchetti e l’assessore allo Sviluppo Economico Giovanni Lemucchi questa mattina hanno incontrato le categorie economiche e sindacati per presentare le proposte sulla fiscalità locale anche in vista della redazione del Bilancio di Previsione. All’incontro hanno preso parte i rappresentanti di Confatigianato, CNA, Confagricoltura, Coldiretti, Confesercenti, Confcommercio, Assindustria, Cgil e Cisl.

Come già annunciato nei giorni scorsi, l’incontro di questa mattina segue l’esposizione dell’assessore Cecchetti alla specifica Commissione Consiliare. Per quanto riguarda l’addizionale Irpef, pur in presenza di una previsione di entrate per il 2014 (7 milioni 380 mila euro) minore rispetto al preventivo 2013 (7 milioni 700 mila euro), l’ipotesi dell’amministrazione è di mantenere le aliquote invariate: da 0,59 a 0,80 per mille, con una esenzione totale fino a 14 mila euro di reddito annuo.Come è noto l’Imposta unica comunale (Iuc), che si compone di Tari, Tasi e Imu. Per la Tari è in corso di definizione il Piano Finanziario di Sistema Ambiente e subito dopo si procederà a definire le tariffe per il 2014.  Nel previsionale 2014 ci saranno nuovi costi per Sistema Ambiente SpA derivanti in particolare da nuovi investimenti e costi aggiuntivi (isole a scomparsa, estensione del porta a porta e di altri servizi, etc), ma grazie ad interventi di razionalizzazione l’aumento che le famiglie e le imprese dovranno coprire sarà limitato al massimo a circa 500 mila euro. In materia di Tari occorre tenere presente la cancellazione, decisa a livello nazionale nell’ambito del ridisegno della fiscalità locale, della maggiorazione Tares (0,30 euro per metro quadrato) comporta un risparmio per le famiglie e le imprese lucchesi pari a circa 2,1 milioni di euro, quindi complessivamente le tariffe subiranno una riduzione dell’8-10 per 100.

Per la Tasi e l’Imu, l’amministrazione comunale intende mantenere alta la propria attenzione nei confronti delle fasce più deboli e nei confronti delle attività produttive e commerciali.  Questa volontà deve essere coniugata con la necessità per il bilancio dell’Ente di mantenere invariato il gettito del combinato Tasi-Imu. Al contempo gli altri obiettivi da centrare sono per l’amministrazione comunale la semplificazione delle procedure a carico del contribuente e la riduzione al minimo del peso fiscale sugli inquilini.

Da questa serie di obiettivi combinati nasce l’ipotesi di manovra Tasi-Imu. L’invarianza del gettito per il Comune si può infatti garantire con l’applicazione dell’aliquota Tasi del 2,5 per mille sull’abitazione principale. Contemporaneamente, per prevedere riduzioni ed esenzioni per le fasce di reddito più basse – che non sono più previste dalla normativa nazionale, ma lasciate alla manovra fiscale locale – si ipotizza di applicare lo 0,80 per mille sulle abitazioni principali a partire da un certo livello di rendita catastale verso l’alto e una detrazione crescente da un certo livello di rendita verso il basso, sempre per scaglioni.

Se questo livello di detrazioni non fosse sufficiente si ipotizza di applicare lo 0,80 per mille in qualche tipologia del settore ‘altri fabbricati’, per esempio le banche e le assicurazioni.

Per le attività produttive e commerciali l’amministrazione comunale ipotizza di lasciare invariato il livello impositivo del 2013, senza introdurre la Tasi (che in una percentuale dal 10 al 30 per cento sarebbe a carico dell’inquilino), e senza così introdurre nuove complicazioni burocratiche per migliaia di piccole e piccolissime imprese, evitando altre due scadenze per il pagamento della Tasi e di dover compilare dichiarazioni per gli immobili in affitto.

Si sta inoltre verificando anche nuove ipotesi incentivanti quale ad esempio la riduzione dell’Imu e della Tasi per gli immobili in corso di ristrutturazione. Prevediamo di confermare tutte le altre agevolazioni previste nel 2013 e stiamo valutando la possibilità di inserirne qualche altra molto mirata, che potrebbe risolvere casi a nostro giudizio palesemente iniqui. Infine, per rendere più semplice la gestione delle scadenze, stiamo ragionando di unificare il versamento per la Tasi e per l’Imu al 16 giugno e al 16 dicembre.

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