L’aumento dei prezzi del gasolio sta mettendo in seria difficoltà anche le 745 imprese della nostra provincia che lavorano nel settore dei trasporti.
Si tratta di oltre duemila persone che vivono l’ultima stangata come pesantissima perché condiziona fortemente la principale fonte di energia utilizzata per alimentare i motori dei camion tramite i quali si svolge il loro lavoro.
“Con questi costi, l’Italia sale al terzo posto nella graduatoria dei prezzi del gasolio alla pompa più alti d’Europa – spiega Alessandro Albani, presidente del settore trasporti Fita Cna provincia di Lucca – ce lo dice l’osservatorio sui prezzi dell’energia della Commissione europea, che al 2 gennaio scorso evidenzia un prezzo di 1,890 euro al litro. Sbalordisce che a far lievitare a dismisura il costo del carburante sia l’incremento di accisa e tasse sull’accisa, passate da una incidenza sul prezzo finale pari al 38,7% lo scorso 5 dicembre al 50,69% attuale”.
Un gravoso fardello a cui si aggiungono gli aumenti di tutte le voci di costo correlate a questa attività.