Regime dei minimi – Proroga del vecchio regime per le attività nate nel 2015: ma sul regime forfettario ci aspettiamo altre risposte

Regime dei minimi – Proroga del vecchio regime per le attività nate nel 2015: ma sul regime forfettario ci aspettiamo altre risposte

L’emendamento, approvato ieri 17 febbraio in commissione finanze alla Camera dei deputati, stabilisce che i possessori di partita Iva, per tutto il 2015, potranno optare sia per il nuovo regime con l’aliquota forfettaria al 15%, come previsto dalla legge di Stabilità, sia per il vecchio regime dei minimi al 5%, naturalmente rientrando nelle rispettive regole per l’accesso.


Pertanto, secondo questo emendamento nel 2015 i due regimi conviveranno.

E’ evidente che l’emendamento non risolve assolutamente i problemi legati al nuovo regime forfettario che, da subito, la CNA ha ritenuto inadeguato allo scopo di concedere effettivi benefici di semplificazione alle imprese (vedi lo studio dell’Osservatorio CNA sulla tassazione delle piccole imprese: “Nuovi forfettari alla ricerca delle opportunità perdute”). Anche perché, proprio per il fatto che le novità introdotte dalla legge di stabilità si conoscevano da tempo, chi doveva aprire una nuova attività l’ha già fatto nei mesi di novembre e dicembre 2014. Quanto sostenuto è confermato dai dati riguardanti la nascita delle nuove imprese individuali e attività professionali pubblicati dall’osservatorio della partite Iva del dipartimento delle finanze del Mef. E’ vero, infatti che, ad esempio, nel mese di dicembre 2014 sono state aperte 76.336 nuove partite Iva facendo registrare un + 203,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, di cui 51.376 soggetti hanno aderito al regime di vantaggio che sarebbe stato abrogato. Proprio per questi motivi, riteniamo che dopo l’approvazione definitiva dell’emendamento occorra intervenire nella disciplina del nuovo regime prevedendo:
1)    l’aumento di tutte le soglie di ricavi previste per l’accesso al regime;
2)    la riduzione dell’aliquota del 15% prevista.
Le piccole imprese e professionisti meritano delle risposte di lungo termine con un regime che porti degli effettivi benefici in termini di riduzione degli adempimenti senza per questo dover pagare maggiori tributi rispetto alla tassazione che normalmente subiscono.

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