Contrarietà e insoddisfazione. Sono la prima reazione della Cna balneari della Versilia per l’emendamento al Ddl Concorrenza, presentato dal Governo, che rischia di mandare in liquidazione, a partire dal primo gennaio 2024, l’attuale modello balneare italiano, assicurando negli anni un livello di eccellenza e di valorizzazione del territorio costiero.
“Un modello portato al successo da 30mila micro e piccole imprese – dice Stefano Zerini, presidente Cna balneari della Versilia – da famiglie che hanno investito nell’attività risorse economiche e lavoro assiduo, e che in Versilia conta circa 500 imprese, creando un sistema di forte attrattività turistica, uno dei più importanti in Italia. A repentaglio verrebbe messo anche l’intero indotto dell’economia turistica costiera interessata dal provvedimento e in particolare le imprese della nautica, della ristorazione, del commercio e della ricettività che insistono sul demanio, non solo marittimo, con l’offerta di servizi turistici e ricreativi”.
“Esiste ancora la possibilità, però – spiega Zerini – di tutelare la reale continuità aziendale delle attuali imprese balneari e di rilasciare nuove concessioni grazie alla disponibilità di aree per nuove iniziative imprenditoriali che emergerà, con ogni certezza, dalla mappatura prevista nel Disegno di legge Concorrenza. Chiediamo al Parlamento il massimo impegno per individuare le soluzioni necessarie alla salvaguardia del settore. Cna Balneari si attiverà a tutti i livelli per una modifica radicale del provvedimento del Governo”.
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