Botteghe aritigiane al Mercato del Carmine, pronto un progetto low-cost di riqualificazione

martedì, 11 giugno 2013, 09:26

“Pronti a metterci del nostro per far rivivere il Mercato del Carmine. E’ lì che nascerà il centro delle Botteghe Artigiane”.  Già pronto anche un progetto low-cost realizzato dagli artigiani di Cna (info su www.cnalucca.it) che punta a portare, nello storico edificio, tutte le anime più significative ed originali dell’artigianato artistico “riscoprendo” così tutti quegli antichi mestieri dimenticati che tanto piacciono ai turisti e che producono “brand” a livello internazionale. Una nuova economia, quella dei lavori che non si fanno più – almeno così si è convinti -, che guarda al passato con l’obiettivo di caratterizzare il centro storico di Lucca”. Al mercato del Carmine troveranno posto intagliatori, doratori, ceramisti, impagliatori, fabbri, vetrai, restauratori, corniciai, tessitori, falegnami ed altre nobili “manualità”: figure che ci sono (per fortuna), nascoste per necessità in abitazioni, garage e per i più fortunati piccoli fondi distanti dal cuore (e dagli occhi) della città che ogni giorno vede passare migliaia di turisti senza che riescano a portarsi a casa “un pezzo” dell’originalità lucchese. “Gli artigiani ci sono, la tradizione artistica è ancora presente, vivace, esperta, ma ha bisogno di mettersi in mostra e di avere l’opportunità di creare economia. Non abbiamo una vetrina e così abbiamo poco mercato. Noi ci siamo”: il messaggio al Sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini e all’Assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Lucca, Giovanni Lemucchi è partito dalla nuova Presidente Provinciale Cna Artistico, la restauratrice, Ilaria Borelli Boccasso durante l’incontro che si è tenuto la scorsa settimana nella sede dell’associazione. “Sindaco, Assessore dateci spazio. Quei fondi li rimettiamo a posto noi”.

 

L’idea di Cna semplice, ed molto vantaggiosa anche per le casse poco felici in tempo di crisi e patto di stabilità del Comune: gli artigiani coinvolti nel progetto sono infatti disposti a spendere le proprie capacità e competenza per riqualificare i piccoli fondi sui lati del Chiostro e rendere quello spazio da troppo tempo “inattivo” un ambiente vivo anche attraverso attività e mostre. In pratica a metterci soldi, tempo per avere in cambio l’utilizzo dei fondi; calcina, vernici e tutto l’occorrente. “Ci sembra un patto intelligente per entrambi – sostiene la Borelli Boccasso – il mercato è il luogo fisico adatto per ricreare il tessuto di Botteghe Artigiane che nel corso degli anni è andato sparendo progressivamente nel centro. In questo modo potremo contare su uno spazio adeguato, un contesto stimolante e prospettive più interessanti”. Dall’ultimo bravissimo liutaio ricordato anche dal primo cittadino (“ne ho avuto un grande dispiacere; – ha ammesso – la città si è impoverita) tornando indietro negli anni quando Lucca e le sue mura erano famoso soprattutto per i suoi artigiani, Cna è pronta ad investire: “Manualità come le nostre – ha spiegato – sono un valore storico ma prima di tutto economico per la città e per la comunità”. Nel progetto presentato dagli artigiani c’è spazio anche per la formazione con corsi e persino una scuola di maestri artigiani, un piccolo polo per incontri e conferenze ed uno spazio espositivo. Secondo Cna la possibilità di creare uno spazio ad hoc può avere meccanismo virtuosi anche sull’occupazione: “ci sono lavori che oggi i nostri giovani non vogliono fare perché pensano e credono che non producano un futuro e che non portino lontano. Invece sono proprio questi mestieri che hanno un futuro perché portano con se tradizione, qualità, manualità ed esperienza. Andare in questa direzione significa creare chance per la nostra economia e per i nostri giovani”. Possibilista l’amministrazione comunale che ha però preso tempo dopo che le piogge dello scorso inverno hanno aumentato le infiltrazioni dal tetto: “stiamo cercando di capire – ha spiegato Tambellini – quale intervento eseguire nell’immediato per rimettere in modo i fondi. Il Mercato – ha assicurato – manterrà la sua vocazione per l’agroalimentare e per l’artigianato artistico”. Suggestiva l’immagine dei sotterranei del Mercato che gli artigiani “immaginano” come Museo delle Botteghe. Nei sotterranei troverebbero posto il centro documentazione delle attività artigianali di Lucca oltre che attrezzi e materiali che raccontano il lavoro ed i saperi antichi. “I turisti ci chiedono originalità – conclude la restauratrice Presidente – noi ci siamo e siamo pronti a fare la nostra parte per riportare l’artigianato artistico in città. Le mani non mancano”.

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