Commercio sempre più giù: nel 2012 dati negativi a livello provinciale come regionale

martedì, 5 marzo 2013, 10:40

Importante incontro nella sede della Camera di Commercio di Lucca fra i vertici dell’ente camerale e quelli di Confcommercio e Confesercenti. Durante la riunione sono stati presentati e analizzati i dati relativi agli andamenti delle vendite nel settore del commercio, su base annuale e trimestrale, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e suddivisi per tipologia d’esercizio e settore di attività. Ne è emerso un quadro molto preoccupante, sia a livello provinciale che regionale, con segni negativi per ciascuna delle voci prese in esame, tanto nel confronto fra 2011 e 2012, che in quello fra ogni singolo trimestre.

Sulla base di questo, Confesercenti e Confcommercio invieranno a breve una lettera a ciascun sindaco del territorio provinciale, al fine di convocare due distinte riunioni, la prima per Lucca, Piana e Valle del Serchio, la seconda riguardante l’area di Viareggio e Versilia, nel corso delle quali verrà fatta presente ai primi cittadini, una volta di più, la drammatica situazione in cui versa il settore del commercio locali, a tutti i livelli.

«La situazione drammatica del sistema economico locale – commentano i presidenti di Confcommercio Ademaro Cordoni e di Confesercenti Giuliano Cesaretti – non può restare un grido di allarme senza risposte. C’è la necessità che anche a livello locale, Comune per Comune, ciascun Sindaco si faccia carico di questo quadro e si assuma impegni concreti per dare ossigeno alle imprese. Stiamo parlando soprattutto di fiscalità locale (Tares, addizionali Irpef, Cosap, imposte sulla pubblicità, Imu, ecc.) e di politiche di sostegno e valorizzazione dei nostri centri commerciali naturali, leve disponibili a livello locale».

Le due riunioni che verranno convocate rappresentano l’ideale seguito dell’incontro tenutosi lo scorso 28 gennaio, sempre in Camera di Commercio, organizzato da Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna come forma di adesione alla giornata nazionale di sciopero contro l’eccesso di pressione fiscale portato avanti dal Governo Monti. In quella circostanza, dalla sede dell’ente camerale era uscito un grido d’allarme, disperato e al tempo stesso all’unisono, di commercianti e artigiani: continuare così non è possibile.

 

I DATI PROVINCIALI ANNUALI(in termini percentuali):

Commercio al dettaglio di prodotti alimentari: – 2,6 (2009); – 1,5 (2010); – 4,4 (2011); – 8,0 (2012).

Commercio al dettaglio di prodotti non alimentari: – 6,6 (2009); – 3,4 (2010); – 3,8 (2011); – 8,6 (2012).

Abbigliamento e accessori: – 6,1 (2009); – 3,6 (2010); – 3,9 (2011) – 7,5 (2012).

Prodotti per la casa ed elettrodomestici: – 7,7 (2009); – 3,4 (2010); – 4,8 (2011); – 9,7 (2012).

Altri prodotti non alimentari: – 6,2 (2009); – 3,1 (2010); – 3,2 (2011); – 8,9 (2012).

Piccola distribuzione: – 7,5 (2009); – 3,9 (2010); – 5,2 (2011); – 9,5 (2012).

Media distribuzione: – 4,0 (2009); – 2,8 (2010); – 2,7 (2011); – 7,6.

 

I DATI PROVINCIALI TRIMESTRALI DEL 2012 (in termini percentuali):

Totale: – 6,6 (primo trimestre); – 5,9 (secondo trimestre); – 9,9 (terzo trimestre); – 9,0 (quarto trimestre).

Commercio al dettaglio di prodotti alimentari: – 3,9 (primo trimestre); – 7,7 (secondo); – 9, 1 (terzo); – 11,3 (quarto.

Commercio al dettaglio di prodotti non alimentari: – 8,1 (primo); – 5,9 (secondo); – 11,2 (terzo); – 9,3 (quarto).

Abbigliamento ed accessori: – 9,0 (primo); – 5,8 (secondo); – 8,1 (terzo); – 7,1 (quarto).

Prodotti per la casa ed elettrodomestici: – 9,6 (primo); – 7,0 (secondo); – 11,6 (terzo); – 10,7 (quarto).

Altri prodotti non alimentari: – 7,1 (primo); – 5,5 (secondo); – 12,8 (terzo); – 10,1 (quarto).

Piccola distribuzione: – 7,7 (primo); – 7,3 (secondo); – 12,3 (terzo); – 10,6 (quarto).

Media distribuzione: – 6,8 (primo); – 5,3 (secondo); – 10,3 (terzo); – 8,1 (quarto).

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