L’associazione appoggia i docenti della scuola e si appella alle autorità
La CNA sta seguendo con preoccupazione le vicende legate all’accorpamento del Don Lazzari Stagi.
Una realtà ultra centenaria per Pietrasanta, città che vanta dal 1841 il titolo di “Città Nobile e città d’Arte”. “Non è certo in ballo la chiusura dell’Istituto – spiega Sabrina Mattei, vicepresidente Cna – ma sapere che verrà accorpata la gestione amministrativa ad un istituto di Viareggio, ci fa temere, come peraltro già espresso da più parti, per la sua autonomia. Collaboriamo da diversi anni con il Liceo Artistico Stagio Stagi ed in particolare su due progetti, Alfabeto Artigiano, che si tiene ogni anno al Palazzo Mediceo di Seravezza, e al progetto ancora più ambizioso, che prevede l’istituzione di un polo di Alta Formazione sull’Artigianato Artistico, proprio nel nuovo complesso che si sta creando”.
Un progetto accolto con grande favore dal dirigente Germano Cipolletta e dai docenti, tanto che lo stesso Liceo si è candidato a diventarne capofila e ad ospitare, nei nuovi lavoratori, i percorsi che verranno creati per una formazione specifica dopo l’iter liceale.
“Questa proficua collaborazione – continua Mattei – ci ha fatto conoscere ed apprezzare le qualità della formazione offerta dallo Stagi, che vanta un corpo docente di altissimo livello. Una passione per l’insegnamento della materia che viene trasmessa ai ragazzi e che si traduce in progetti ed elaborati, spesso vincitori di concorsi prestigiosi”.
La Cna intende, quindi, fare un appello alle autorità competenti, anche se in extremis, di accogliere la proposta fatta dagli stessi docenti, cioè quella di un polo scolastico cittadino che comprenda le scuole di minor grado e l’istituto superiore.
“E questo – conclude Mattei – proprio in nome della grande tradizione storica che Pietrasanta ha grazie alla lavorazione artistica del marmo, del bronzo e del mosaico. Tutti dovremmo fare uno sforzo e riprenderci la consapevolezza di cosa è, di cosa è stato e di cosa diventerà questo istituto in futuro: un grande polo all’avanguardia in dialogo costante con la città, così come lo aveva concepito l’architetto Ilo Dati nel secolo scorso”.
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