<strong>Balneari, necessaria una norma che certifichi la non scarsità</strong>

Balneari, necessaria una norma che certifichi la non scarsità

A Viareggio tutti concordi con la necessità di un intervento del Governo

La Cna balneari resta ferma sulle posizioni portate avanti negli anni: niente aste e la conferma della non inerenza del settore all’interno della Bolkestein.

Lo ha fatto davanti ad un folto pubblico (fra presenti e collegati in remoto) nel corso della assemblea regionale di lunedi 11 dicembre all’hotel Esplanade di Viareggio e, soprattutto, di fronte ai parlamentari e agli amministratori del territorio.

“Urge una norma nazionale che uniformi le varie posizioni che gli enti locali stanno prendendo in autonomia lungo tutto il territorio nazionale – ha detto Ilaria Piancastelli, presidente regionale Cna Balneari – Di fronte ad uno scenario variegato, con posizioni anche contrapposte, invito tutti a rimanere uniti per salvaguardare questo settore fondamentale per l’economia del Paese”.

La mappatura che ha appurato come la percentuale di costa occupata sia ferma al 33% (cui andrà aggiunto il dato di fiumi e laghi) rimane quindi il punto fermo per la Cna.

“Sono convinto che non ci saranno le aste – ha confermato Cristiano Tomei, coordinatore nazionale del settore – perché il dato che è emerso ci dà questa certezza. La risorsa non è scarsa e dobbiamo puntare su questo aspetto. E’ necessario legittimare quanto emerso dalla mappatura per una più lunga e duratura estensione della durata delle attuali concessioni: per tutelare il settore strategico per il turismo e per assodare la non inerenza della Bolkestein con le attuali imprese balneari”.

Una volontà ribadita anche dai parlamentari presenti, Zucconi (FdI), Bergamini (FI) e Montemagni (Lega) che hanno confermato come sia necessaria una norma in grado di riprendere il lavoro fatto ad inizio anno e garantire stabilità alla categoria in modo da chiudere questa annosa vicenda.

Medesima richiesta anche da parte dei rappresentanti delle amministrazioni di Pietrasanta, Massa, Viareggio e Camaiore. Dagli enti pubblici arriva una domanda forte su procedure chiare e immediate, in modo che possano essere tutelati gli operatori economici ma anche i funzionari ed i dirigenti dei Comuni che si trovano a dover procedere con atti amministrativi entro scadenze molto vicine.

“Anche se le tempistiche di aziende, enti e Governo sono diverse – ha concluso Sabina Cardinali, presidente nazionale Cna Balneari – è necessità di tutti che si prendano quanto prima provvedimenti chiari e rapidi nella direzione di un no fermo alle aste. Questo permetterà alla categoria di riacquistare la serenità necessaria ad effettuare gli investimenti ormai fermi da troppo tempo”.

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