La Cna chiede al Comune di indicare il periodo in cui potranno riaprire.
E’ grande preoccupazione fra gli operatori ambulanti di Forte dei Marmi a fronte della situazione di fermo che da più di un mese investe anche questa categoria. A destare attenzione è il futuro degli operatori su area pubblica e, di conseguenza, delle loro famiglie dopo un inverno disastroso. “Aspettavamo con apprensione la stagione pasquale per avere una boccata di ossigeno – spiegano Cristina Lorenzini e Sabrina Frediani della Cna ambulanti – e, invece, ci troviamo senza nessuna entrata da oltre un mese. Il nostro lavoro deve lottare quotidianamente con tante problematiche fra cui le condizioni meteo, la presenza della grande distribuzione, l’incremento delle vendite on line”. “Tutto questo crea incertezza – dicono Lorenzini e Frediani – e non sappiamo se fare o meno acquisti e investimenti per affrontare una stagione estiva che non sappiamo come si presenterà. Chi di noi ha già la merce in magazzino si trova in difficoltà perché deve affrontare i pagamenti in calendario senza avere alcuna entrata. Oltre a questo, le nostre attività producono lavoro stagionale e non sappiamo se rinnovare i contratti ai dipendenti”. Gli operatori sono fiduciosi di poter lavorare seguendo tutte le normative di sicurezza, avvantaggiati dal fatto di lavorare all’aria aperta dove i contagi sono meno facili che nei luoghi chiusi. “Chiediamo comunque ai Comuni della Versilia – concludono le rappresentanti Cna – che rendano noto, almeno indicativamente, il periodo in cui sarà possibile riaprire le nostre attività, cercando di salvare almeno in parte una stagione già gravemente compromessa”.
Trova sostegno nella maggioranza di governo la battaglia della CNA a favore degli artigiani e delle altre categorie del lavoro autonomo esclusi dai benefici del Fondo solidarietà “prima casa” previsto dal Decreto Cura Italia. A chiedere che “il governo intervenga per porre fine a una insensata discriminazione” è stata la deputata Sara Moretto, capogruppo di Italia Viva nella commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera. Moretto ha scritto al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, e al sottosegretario Pier Paolo Baretta recependo le istanze della nostra Confederazione e chiedendo all’esecutivo di fare un passo indietro rispetto alla “ingiusta esclusione di questi piccoli imprenditori che sono tra i più colpiti in questo momento di difficoltà”. CNA per prima aveva segnalato a Gualtieri la necessità di modificare l’art. 4 del decreto attuativo del 25 marzo, che ammette ai benefici del Fondo soltanto le attività indicate all’art. 1 della legge 22 maggio 2017 n. 8. In questo modo non possono accedere al Fondo Gasparrini gli artigiani, i piccoli commercianti, i coltivatori diretti. Il decreto esclude, inoltre, i liberi professionisti non ordinisti, ammettendo soltanto coloro che aderiscono ad associazioni professionali iscritte nell’elenco del ministero dello Sviluppo economico.