Le richieste della Cna.
Una forte preoccupazione e molte critiche ai controlli eseguiti dalla Capitaneria di Porto sono il risultato della riunione che la Cna ha organizzato per le imprese del settore marmo cui ha partecipato anche il sindaco di Pietrasanta Alberto Giovanetti. Nell’assemblea si è parlato delle conseguenze dei controlli sulle problematiche ambientali che hanno portato a sanzioni amministrative rilevati, fino alla attivazione di procedure penali e a sequestri di macchinari. “I controlli hanno riguardato gli scarichi idrici, i pozzi, la gestione dei rifiuti e le emissioni in atmosfera – ha detto Daniele Cardini, portavoce di Cna Marmo – e sono scaturiti sulla base del protocollo d’intesa sulla sicurezza del lavoro nelle cave e nelle aziende del settore marmo del distretto apuo-versiliese, firmato dalla Regione Toscana con le Procure della Repubblica di Massa e di Lucca nel giugno del 2016. Il punto più controverso è la richiesta di una pratica estremamente complessa per l’emissione in atmosfera, definita AUA (Autorizzazione Unica Ambientale), anche per quelle attività che hanno delle quantità minime di emissioni. Questa mancanza di autorizzazione viene considerato un reato penale, che non è estinguibile con una sanzione amministrativa, penalizzando un’intera categoria ed ingolfando i tribunali”.