Centinaia di imprese hanno preso parte agli incontri promossi all’interno della terza edizione della settimana rivolta all’edilizia sostenibile, promossa da Cna Costruzioni e Cna Istallazione Impianti di Lucca. Un’occasione di crescita e di aggiornamento sul futuro del settore edile ed impiantistico che, per il terzo anno consecutivo, ha visto le aziende e gli artigiani del nostro territorio rispondere con entusiasmo al confronto sulla direzione e sulle opportunità che un nuovo modo di costruire può portare al comparto. Un futuro prossimo che vede maggiore sensibilità nei confronti di un’edilizia che sia compatibile con il territorio e promuove il benessere delle persone negli ambienti in cui si vive. La settimana di approfondimento si è conclusa con un convegno a Lucense che ha visto la presenza di rappresentanti degli enti pubblici e delle categorie e ordini professionali.
“L’intenzione della Cna con questa iniziativa – ha detto Stephano Tesi, direttore dell’associazione – è quello di creare un luogo di confronto e di scambio fra amministrazioni, imprese, associazioni e professionisti, perché siamo convinti che per far riprendere il comparto dell’edilizia occorrano sinergie e reti di collaborazioni. Sapendo perfettamente che se riparte l’edilizia, riprende tutta l’economia nel suo insieme”.
“L’edilizia, che muove addirittura il 2% del pil, ha una potenza economica spaventosa – ha confermato il vice presidente Cna Lucca Marco Magnani – ed è chiaro che ha subito negli ultimi dieci anni una grande trasformazione. La crisi economica ha messo in difficoltà il settore, falcidiando migliaia di imprese sul territorio nazionale. Questo ha cambiato la composizione stessa del comparto, così come è cambiato anche il modo di costruire. Si tratta di cambiamenti di natura tecnologica e culturale che hanno influito anche sulla politica pubblica più sensibile a nuovi temi come l’efficientamento energetico, la riqualificazione del patrimonio esistente, la filiera corta. Una trasformazione complessiva che, abbinata alla crisi, ha cambiato il settore. Come Cna vediamo in questa trasformazione delle grandi opportunità. E questo appuntamento serve appunto per mostrare queste possibilità alle imprese”.
Una qualità diversa nelle costruzioni o nelle ristrutturazioni che punta al benessere dell’abitare. Un obiettivo da sempre perseguito dall’istituto nazionale di bioarchitettura.
“L’edificio deve evolversi – ha detto Rodolfo Collodi, presidente dell’istituto – Per abbassare i costi potremmo scegliere nuovi materiali, come quelli di scarto ampiamente utilizzabili (scarto di paglia per costruire mattoni, le alghe come materiale isolante e ignifugo). Non si può più pensare di costruire come si è fatto finora e il tema dell’economia circolare deve essere considerato”.
Un nuovo modo di pensare che trova però molte difficoltà nel quadro burocratico esistente, come ha sottolineato Danilo Evangelisti, presidente del collegio dei geometri.
“La stratificazione di leggi – ha confermato – porta ad un clima di insicurezza i professionisti che, negli anni, sono stati subissati di responsabilità nei confronti della pubblica amministrazione”.
Un ente pubblico che mostra, però, sempre più attenzione a questi temi ed è sensibile alle difficoltà di imprese e professionisti.
“Possiamo intervenire in un’ottica di semplificazione – ha risposto Giordano del Chiaro, assessore all’ ambiente e urbanistica del Comune di Capannori – il Comune può aiutare in questo modo, sempre però nella direzione di una riduzione del consumo del suolo e di una rigenerazione di quanto più possibile. La tutela del territorio rimane prioritaria, ma sappiamo anche capire il momento in cui andare incontro alle esigenze delle imprese attraverso lo strumento urbanistico ed è per questo che invitiamo categorie ed imprese a prendere parte al percorso partecipativo che abbiamo avviato in questi mesi”.
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