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Insediato stamani il tavolo di lavoro anticrisi

mercoledì, 19 febbraio 2014, 18:38

Si è tenuta questa mattina in prefettura una riunione convocata dal prefetto Giovanna Cagliostro, a cui hanno partecipato rappresentanti dell’amministrazione provinciale, del comune di Lucca, delle Forze dell’ordine, della Banca d’Italia, della commissione ABI di Firenze, dell’Artingiancredito, di alcuni Istituti di Credito, della Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura, dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili, dell’Associazione Industriali, dell’Associazione del Commercio, del Turismo e dei Servizi, della Confartigianato e della Confederazione Nazionale Artigianato.

Nella circostanza si è insediato il Tavolo di Lavoro anticrisi, proposto in sede di Conferenza Permanente tenutasi lo scorso 10 dicembre.

Nel corso della riunione sono state esaminate interessanti proposte avanzate dall’ABI, dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa -CNA, dall’Associazione degli Industriali ed dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili, finalizzate a contribuire al superamento di alcune problematiche riscontrate nella perdurante situazione di congiuntura, in particolare da parte delle piccole e medie imprese.

A tale proposito, l’ABI ha illustrato l’iniziativa di programmare sul territorio attività di informazione – formazione sugli strumenti di accesso al credito ad imprese e famiglie. Detta proposta è stata condivisa con la programmazione – tra la fine del prossimo mese di marzo e l’inizio di aprile – della realizzazione del predetto progetto formativo.

Riguardo a tale aspetto, la Banca d’Italia ha fatto presente che – già dal 2008 – ha avviato iniziative di formazione finanziaria su tutto il territorio nazionale, mediante uno specifico progetto concertato tra il Governatore della Banca d’Italia e il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca. Il progetto prevedeva la formazione del corpo docente che avrebbe provveduto, a cascata, a formare gli studenti. Nella regione Toscana hanno partecipato all’iniziativa circa 2.000 studenti.

Da parte dell’Associazione Industriali è stato suggerito anche l’avvio di un confronto con le Banche per introdurre misure migliorative nei sistemi di assegnazione di rating. Queste ultime hanno ritenuto di accogliere tale proposta e di avviare da subito i necessari approfondimenti.

L’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili, nella scia degli interventi che si sono succeduti nel corso della discussione, ha evidenziato quale obiettivo primario quello di ottimizzare il rapporto banca-impresa, imperniato sulla trasparenza delle informazioni che giungono al sistema bancario, inducendo le aziende ad un comportamento virtuoso volto ad un reale dialogo. A tal fine, tra l’altro – è stato comunicato – che gli appartenenti all’Ordine potrebbero rilasciare una sorta di asseverazione alle imprese, tale condizione garantirebbe alle stesse tempi di istruttoria più brevi da parte degli istituti bancari, nonché un tasso di finanziamento privilegiato. Tale proposta sarà vagliata nelle prossime riunioni.

Infine, nell’intento di affrontare il lavoro programmato con un’impostazione metodologica più agile, gli intervenuti hanno concordato la formazione di un gruppo di lavoro tecnico-operativo che si riunirà a breve.

L’incontro si è concluso con soddisfazione dei partecipanti.

La marcia su Roma

martedì, 18 febbraio 2014, 16:44

di gabriele tolari

Anche Confcommercio Lucca ha partecipato alla giornata di mobilitazione nazionale indetta per oggi a Roma, in piazza del Popolo. Una folla oceanica, circa 60 mila partecipanti secondo gli organizzatori, ha invaso la zona, protestando contro i mancati rimedi alla crisi peggiorata da una tassazione che, nella migliore delle ipotesi, mette in ginocchio le piccole e medie imprese e, nella peggiore, finisce per ucciderle.

Confcommercio Lucca ha aderito, partendo all’alba, coi massimi vertici dell’associazione, dal presidente Ademaro Cordoni al vice Antonio Fanucchi, fino al direttore Rodolfo Pasquini. Una delegazione composta anche dal svariati commercianti locali. La costola che fa capo a palazzo Sani si è così mischiata alla manifestazione organizzata da Rete Imprese Italia, composta da cinque sigle, quali, appunto, Confcommercio, Cna, Confesercenti, Confartigianato e Casartigiani.

Molti striscioni hanno espresso la grande preoccupazione che vige tra i commercianti: una manifestazione che verrà ricordata come colorata e pungente, quella cui hanno partecipato i rappresentanti della sezione lucchese di Confcommercio, adesso di ritorno in città. Un’iniziativa che ha puntato a far capire a governo e parlamento che l’Italia che produce e che dà posti di lavoro non ce la fa più. Una giornata dove ha prevalso l’educazione e, alle facili tensioni, si è invece, giustamente, preferito l’abbandono ai rulli di tamburo e agli slogan ironici.

“Senza impresa non c’è Italia”: gli artigiani lucchesi spiegano perché saranno alla manifestazione a Roma

sabato, 15 febbraio 2014, 15:14

Burocrazia e pressione fiscale troppo alta. Ma anche difficoltà ad accedere ai finanziamenti e a riscuotere i pagamenti dovuti dallo Stato. Sono diversi i motivi che spingeranno tanti artigiani lucchesi a partecipare, martedì 18 febbraio a Roma, a “Senza impresa non c’è Italia”, la prima mobilitazione nazionale promossa da Rete Imprese Italia, il raggruppamento di sigle dell’artigianato, commercio, turismo e terziario avanzato.

Per l’occasione Cna Lucca ha organizzato un pullman gratuito che partirà in direzione della capitale. L’intento è quello di denunciare la drammatica situazione in cui versa la piccola e media impresa nel nostro paese e chiedere al Governo un immediato cambio di rotta.

«Andiamo a Roma per far capire a chi comanda che ci siamo e che siamo in tanti – spiega Domenico Tolomei, elettricista di Capannori –. Il piccolo artigianato in questi ultimi anni è stato abbandonato a se stesso e ora è arrivato il momento di alzare la voce e chiedere al Governo delle modifiche che ci permettano di sopravvivere e continuare a lavorare». Dati recenti indicano infatti che solo in Toscana, nel settore artigiano, si è registrata nel 2013 la chiusura di oltre duemila imprese con una media di otto imprese al giorno.

«Se lo Stato non fa niente per risollevare l’economia andiamo tutti a fondo – chiarisce Olivia Ruggi, impresaria lucchese attiva mondo della grafica e della comunicazione –. Le Pmi rappresentano la stragrande maggioranza del tessuto imprenditoriale del nostro paese e senza di noi, senza le imprese che lavorano, l’Italia non va da nessuna parte». Tra i motivi principali della protesta la burocrazia, che soffoca le aziende, una pressione fiscale da record e un accesso ai finanziamenti delle banche sempre più complicato.

«Per qualsiasi cosa sono necessarie decine e decine di documenti e tempi di attesa lunghissimi – afferma Marco Pasquinelli, titolare di un calzaturificio a Lucca. A questo bisogna aggiungere le tasse, che ormai hanno raggiunto un livello praticamente insostenibile, e le banche che hanno smesso di prestare soldi. Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni e un imprenditore o riesce da solo a uscire da questo pantano oppure è costretto a chiudere la propria attività».

Infine la difficoltà a riscuotere i crediti vantati nei confronti del settore pubblico. «Lo Stato deve pagare alle aziende ancora un sacco di soldi e il creditore non ha garanzie perché la legge tutela chi deve ancora pagare piuttosto che chi deve riscuotere» dice Marzia Marraccini, titolare di un’azienda lucchese che produce materiale destinato all’edilizia, che conclude: «Noi artigiani abbiamo sempre pensato a lavorare ma ora dobbiamo unire le nostre forze e far sentire a tutti la nostra voce».

Taglio del nastro per la seconda edizione di “Love Chocolat”

venerdì, 14 febbraio 2014, 19:43

Dopo l’apertura in anteprima di ieri pomeriggio, questa mattina c’è stato il taglio del nastro per la seconda edizione di “Love Chocolat”, il festival del cioccolato italiano organizzato da Unica in piazza Napoleone. Una breve cerimonia che è avvenuta mentre i ragazzi dell’ultimo anno della scuola primaria dell’infanzia di San Marco erano impegnati nel laboratorio didattico a costruire la loro tavoletta di cioccolata personalizzata. Così, sotto l’occhio attento dell’assessore allo sviluppo economico Giovanni Lemucchi, del presidente di Unica Gabriele Mezzaqui e del presidente della Cna Lucca Luca Poletti, è stato proprio un bambino della scuola a procedere con il taglio e a dare il via ufficialmente alla manifestazione.

Poi c’è stato un giro guidato tra i vari stand che fin dalla mattinata hanno attirato parecchie persone attratte dalle varie specialità. Intanto la mascotte del festival, il Chocodrillo Cesare Spillo, in questi giorni girare per il centro storico per intrattenere i più piccoli.

Il Festival del cioccolato si tiene in piazza Napoleone fino a domenica 16 febbraio
Orari: 9-20
Ingresso gratuito

Baby Pit Stop si espande a vista d’occhio

mercoledì, 12 febbraio 2014, 17:30

di gabriele tolari

Dopo il positivo esperimento del Desco, il progetto del Baby Pit Stop si espande a vista d’occhio. Alcune attività di vario genere, commerciali e non, dispongono fin da questi giorni, se non da prima, di un angolo dentro la propria struttura in cui le mamme possono allattare il piccolo e cambiargli il pannolino. Tutto in completa privacy, con un minimo di comfort che non sia quello di un’auto e, soprattutto, nella sicurezza garantita da Unicef e Asl 2, le quali faranno i dovuti controlli igienico-sanitari nel tempo circa gli spazi predisposti dalle attività in questione. Fondamentale la collaborazione delle categorie economiche, Confcommercio, Confartigianato e Cna.

È possibile aderire in ogni momento: l’Unicef rilascia un attestato e un adesivo da applicare fuori dell’attività. Il cappello di asl e onlus darebbe, chiaramente, più risalto anche a chi già lo fa per così dire privatamente, senza tanta pubblicità. In provincia, per ora, aderiscono cinque negozi di abbigliamento, altrettanti ristoranti, una caffetteria – che già offriva questa possibilità – un’associazione di volontariato, una profumeria e un asilo nido, il primissimo a proporsi nel settore scolastico. Nel centro storico di Lucca è possibile prendersi cura dei bimbi, con un apposito fasciatoio, dentro i negozi di scarpe e abbigliamento Peter PanIn Outlet e Vela. Ma anche nei ristoranti San Colombano e Mecenate, nella caffetteria La bottega del caffè e nel Cav, centro di accoglienza alla vita. Nella prima periferia, invece, si sono proposti l’asilo nido Il cucciolo di San Concordio e la Trattoria Stefani di San Lorenzo a Vaccoli. Nel Capannorese, Giuseppe Mencari, attivo nell’abbigliamento, i ristoranti Il rio di Vorno I diavoletti di Camigliano e il centro estetico-profumeria Franca a Lunata. A Porcari un altro negozio di abbigliamento, Vitalina.

“Siamo la terza asl in Toscana a muoverci in questo campo – ricorda il direttore sanitario della numero 2, Polimeni – ma siamo più avanti perché facilitiamo la pratica facendo rete sul territorio. Miriamo a promuovere l’allattamento al seno, il quale è anche necessario per sviluppare l’attaccamento affettivo tra madre e figlio”. “Il latte materno è un vaccino naturale e tutti noi, non soltanto i medici, siamo la catena calda che dev’essere consapevole dei benefici di questo alimento”, sottolinea il primario di pediatria dell’ospedale Lucchese, Domenici. “Con questa iniziativa non vogliamo certo costringere le mamme ad allattare al seno, ma semplicemente dare loro la possibilità di farlo, se vogliono, anche quando non si trovano in casa e hanno bisogno di benessere.”

“Le madri – sottolinea ancora il medico – hanno, infatti, bisogno di supporto soprattutto quando lasciano l’ospedale. Appena dimesse, circa il 90 percento di loro allatta il figlio al seno, ma dopo tre mesi la percentuale scende al 55 e anche meno, rimanendo tale fino alla fine della pratica naturale. Appoggiando il Baby Pit Stop vogliamo sottolineare l’importanza del latte materno, sia per il piccolo sia per la mamma. Se nel primo previene le infezioni e anche alcune malattie future, pure per la donna è una pratica protettiva”.

Lucia Puliti, direttrice dell’unità operativa Educazione e promozione della salute dell’asl 2, precisa che l’obiettivo è demedicalizzare il più possibile l’iniziativa, proprio perché l’atto è spontaneo. Baby Pit Stop è pensato da Unicef Italia, che si propone l’allestimento di mille ambienti protetti che vadano a confortare le mamme in ogni momento della giornata. A Lucca il comitato è presieduto da Paolo Marchini ed è attivo da 40 anni, non solo con la raccolta di aiuti destinati naturalmente ai bimbi, ma anche con attività similari a questa, come  quelle degli ospedali amici e della scuola amica.

Torna Love Chocolat in piazza Napoleone

martedì, 11 febbraio 2014, 16:38

di gabriele tolari

Preparate le fauci, ché da giovedì a domenica torna Love Chocolat in piazza Napoleone dalle 9 alle 20. Un evento organizzato da Unica, l’unione italiana cioccolatieri artigiani presieduta da Gabriele Mezzaqui, e che si svolge a Lucca per il secondo anno consecutivo. Anche la CNA locale, al cui vertice siede Luca Poletti, ha dato il proprio contributo alla manifestazione. Dieci esperti del settore, con botteghe a conduzione familiare dure a morire nonostante i tempi, si daranno appuntamento nel centro storico in un week-end che, oltre al mercatino dell’antiquariato, prevede Extra Lucca, la manifestazione dell’olio di eccellenza organizzata da Fausto Borella.

Praline al prosecco alla visciola, al caffè, all’aceto balsamico, al parmigiano. E ancora: il croccante artigianale del Frignano, nel Modenese, gli ‘attrezzi da lavoro’ fatti , naturalmente, di cioccolato, la fontana da cui assaggiare questa dolcezza nella sua purezza. Ci saranno, quindi, degustazioni e possibilità di acquistare pacchetti speciali per San Valentino, ma anche spazio per i più piccoli. Sabato e domenica, infatti, nel laboratorio della struttura – coperta, ma l’angolo in questione sarà visibile anche dall’esterno – i bimbi della scuola dell’infanzia di San Marco potranno conoscere la storia della cioccolata e, perché no?, improvvisarsi loro stessi pasticcieri e, dunque, imparare giocando.

Per i più adulti, invece, la speranza è che l’evento, sommato agli altri, sia d’impulso per far girare un po’ di soldi tra tutte le attività commerciali del centro: “Sarà un fine settimana in cui cominceremo a ridare vitalità alla città – assicura l’assessore Lemucchi – e, soprattutto, a costo zero per il comune, che si limita a patrocinare l’evento di Unica”. Il terreno su cui lavorare, però, già da ora non promette bene, nel senso che, a parte l’augurio di riflessi positivi su tutta la città grazie a Love Chocolat, la manifestazione in sé per sé non ha ancora attecchito sui commercianti locali del settore: “Abbiamo cercato di coinvolgere i cioccolatieri di Lucca, eccellenti in almeno un paio di nomi, ma non c’è stato verso. Non escono dal proprio negozio”, afferma Mezzaqui, a sua volta pasticciere in Emilia Romagna.

“Dalle mie parti – prosegue – oltre a tenere aperto il negozio si scende in piazza per far conoscere i prodotti. Questa titubanza, però, non la riscontro solo a Lucca, ma un po’ ovunque. Per la mia esperienza, in ogni caso, dato che Unica fa eventi in tutta Italia già da sei o sette anni, credo che nel giro di una o due edizioni di Love Chocolat anche i pasticcieri locali saranno più entusiasti e aderiranno”.

Una chiusura completa, però, al momento: “Li avevamo invitati anche soltanto per delle degustazioni – assicura Mezzaqui – ma alla fine, seppur inizialmente interessati, non verranno”. A far conoscere le peculiarità del cioccolato di Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Marche e Sicilia – ma ci saranno anche due maestri toscani – ci penserà dunque il Choccodrillo, un pupazzo di coccodrillo alto quasi tre metri, il quale girerà per tutto il centro invitando grandi e piccoli a fare un salto agli stand di piazza Napoleone. “Stiamo inoltre studiando la possibilità di farne un’apposita linea di prodotti marchiati”, spiega il presidente di Unica, già facente parte della CNA emiliana.

“Il cioccolato è al 100 percento artigianale, senza grassi vegetali. Nella mia attività, ad esempio, in una giornata due persone riescono a farne 12 chili quand’è tanto”, racconta ancora Mezzaqui. “Unica partecipa a una decina di eventi in tutta Italia, e dal 4 all’11 aprile saremo a Norimberga per capire se possiamo espanderci anche in Germania”.

Job Day martedi a Palazzo Ducale

domenica, 9 febbraio 2014, 15:12

Per un pomeriggio – martedì 11 febbraio – il Centro per l’Impiego si “trasferirà” nelle sale di Palazzo Ducale dove, nelle sala Staffieri e nella Galleria Ammannati, saranno allestiti i tavoli per i colloqui di selezione per l’accesso al lavoro.

E’ il Job Day (con inizio alle 15) promosso dalla Provincia di Lucca  in collaborazione con l’Associazione Industriali, la Confartigianato, la Cna, la Confcommercio, e la Confesercenti che metterà a confronto i responsabili del personale e i selezionatori di alcune aziende del territorio e i candidati (oltre 200) che sono stati già preselezionati dal Centro per l’Impiego di S. Vito.

Le aziende coinvolte nell’iniziativa sono una trentina; si tratta di imprese che, pur non avendo nell’immediato una necessità di assunzione, si sono rese disponibili a valutare la presenza sul mercato del lavoro di determinati profili.

“I colloqui – spiega l’assessore provinciale alla formazione professionale e alle politiche del lavoro Mario Regoli – non necessariamente si trasformeranno in assunzioni, ma il ‘Job Day’ si configura proprio come una sorta di prova reale di selezione: utile sia ai candidati che alle stesse aziende le quali, nonostante la crisi di mercato, sono sempre alla ricerca di profili specifici o nuove figure professionali. Puntiamo molto su questa iniziativa a cui hanno aderito un nutrito numero di aziende, molte associazioni di categoria ed è nostra intenzione ripeterla periodicamente”.

Per informazioni ci si può rivolgere al Centro per l’Impiego di Lucca in via Vecchia Pesciatina ang. Via Lucarelli – San Vito; Tel. 0583/417590 ; e mail cilucca@provincia.lucca.it
Gli sportelli sono aperti con il seguente orario:
– lunedì; mercoledì; venerdì   09:00 – 12:30
– martedì; giovedì   09:00-12:30   15:00-17:00

Un incontro con il direttore dell’Inail di Lucca

lunedì, 13 gennaio 2014, 13:10

Sconti fino al 30 per cento sui premi per i dipendenti da pagare all’Inail. Per conoscere quali interventi sulla sicurezza consentono di ottenere questa agevolazione, oltre alla possibilità di ottenere contributi a fondo perduto fino al 65 per cento delle spese per gli investimenti, la Cna di Lucca organizza un incontro con il direttore dell’Inail di Lucca, Carmine Cervo.

L’appuntamento è per mercoledì 15 gennaio alle 18 presso la sede della Cna di Lucca in via Romana 615/P all’Arancio.

Boom di richieste per il corso di pulizia di Cna

mercoledì, 18 dicembre 2013, 11:52

Boom di domande e grande partecipazione per il corso di pulizia professionale organizzato a Lucca dalla Csa, l’agenzia formativa della Cna, in collaborazione con Daim, l’azienda toscana attiva da più di 20 anni nei servizi di pulizia civile e industriale. «Come l’anno scorso anche per questa seconda edizione le richieste di partecipazione al corso sono state superiori alle aspettative – spiega Valentina Ciuffi, coordinatrice didattica del corso. Potevano infatti partecipare solo 15 persone ma le domande arrivate sono state assai di più. Cosi siamo stati costretti ad escludere qualcuno». Si tratta di 4 uomini e 11 donne, tra i 18 e i 56 anni. I più giovani in cerca della prima occupazione mentre gli altri con l’obiettivo di ricollocarsi sul mercato del lavoro. E questo settore, troppo spesso sottovalutato, offre ancora discrete possibilità di impiego. «Nella nostra esperienza quotidiana – conferma – vediamo che la figura dell’addetto alle pulizie è ancora abbastanza ricercata è fondamentale però essere qualificati e avere un approccio al lavoro a 360 gradi». Per questo il corso si è avvalso della collaborazione di diverse figure, come il tecnico delle pulizie, il chimico, l’avvocato e lo psicologo.

Al San Micheletto una giornata di studio dedicata al restauro dell’arte contemporanea

giovedì, 12 dicembre 2013, 11:15

Oggi il complesso di San Micheletto ospita una giornata dedicata alla conservazione e al restauro dell’arte contemporanea, promossa dalla Fondazione Centro Arti Visive di Pietrasanta in collaborazione con il Cnr di Firenze, il Centro per l’arte contemporanea “Luigi Pecci” di Prato, e la Cna di Lucca.

A partire dai primi decenni del XX secolo, dalle avanguardie storiche gli artisti hanno iniziato a tradurre la loro creatività attraverso l’uso di materiali e tecniche variegate e di provenienza industriale. Questo processo, che è continuato per tutto il Novecento crescendo in maniera esponenziale, ha raggiunto livelli massimi ai nostri giorni, come testimoniano le varie mostre e biennali. I nuovi materiali, i supporti creativi sperimentali, richiedono metodologie e processi di conservazione e restauro diversi da quelli della cosiddetta arte classica, realizzata con i materiali della tradizione (tele, marmo, bronzo, legno) e richiedono soprattutto il contributo di conoscenze professionali diverse: dalla storia dell’arte alla chimica, dalla fisica alla diagnostica, fino alla legislazione.

La giornata di studio curata da Alessandro Romanini, direttore del master di I° livello in Conservazione e restauro dell’arte contemporanea della Fondazione Centro arti visive di Pietrasanta, vede la partecipazione di specialisti dei vari settori disciplinari della conservazione e del restauro, per affrontare i vari aspetti del fenomeno, in particolari quelli di carattere chimico-fisico e di intervento tecnico. Tra questi la professoressa Perla Colombini, direttrice dell’Icvbc del Cnr di Firenze, l’architetto Antonio Rava, pioniere della materia e tra i massimi esperti mondiali – nella sua relazione la presentazione dei recenti restauri operati sui murales di Keith Haring a Pisa e Melbourne – e docente del Centro conservazione e restauro La Venaria Reale di Torino. Giuliano Gori, figura eclettica di collezionista, curatore e soprattutto collaboratore dei principali protagonisti del panorama artistico dal dopoguerra ai giorni nostri, illustrerà la sua collezione d’ arte – tra le più importanti al mondo per l’arte ambientale – situata a  Villa Celle, Pistoia. A completare il quadro degli interventi, si segnalano, il professor Marcello Picollo, del laboratorio Ifac del Cnr di Firenze e Stefano Pezzato, responsabile area artistica e conservatore del Centro per l’arte “Luigi Pecci” di Prato, che metterà in evidenza le strategie di conservazione delle collezioni museali, alla luce della prossima apertura della nuova ala del museo pratese tra i primi in Italia a dedicarsi all’arte contemporanea.