Edilizia: imprese rovinate, in tante non hanno versato l’acconto sulle tasse

mercoledì, 10 agosto 2011, 18:14

Situazione drammatica per l’edilizia. Molte aziende del settore costruzioni non sono riuscite a pagare nemmeno l’acconto delle tasse del 5 agosto. E’ questa la realtà: tutto il resto è demagogia”. Torna nel dibattito sulla crisi dell’edilizia e sulle difficoltà, da parte delle imprese a riscuotere i crediti per lavori già eseguiti, la Cna Provinciale (info su www.cnalucca.it) che in più riprese, ed in più circostanze anche negli ultimi mesi, aveva sottolineato il progressivo logoramento della salute delle aziende determinato da un mix eccezionale di condizioni sfavorevoli come il totale blocco del mercato immobiliare, la crisi di liquidità, il ritardo siderale dei pagamenti da parte degli Enti Pubblici ed anche dei privati – si parla da un minimo di 180 fino a 300 giorni – la stretta creditizia da parte delle banche e degli Istituti di credito unito alla scarsa capacità delle amministrazione di utilizzare gli strumenti creati ad hoc (gare sottosoglia per esempio) per arginare la crisi. Ripercussioni inevitabili si sono verificate anche sull’occupazione con il 16% di addetti in meno dal 2008 ad oggi, e una cessazione del 15 per cento delle imprese edili. “Le preoccupazioni degli imprenditori – spiega Antonella Gabbriellini, Presidente Provinciale Costruzioni Cna – sono pienamente condivise dalla nostra associazione. Non è un giorno che stiamo cercando di alzare il livello di attenzione nei confronti di un settore che ha un effetto domino su tutti gli altri comparti. L’edilizia si tira dietro impiantisti, servizi, trasporti, liberi professionisti. Il suo crollo può determinare il crollo del sistema e di una fetta importantissima dell’economia locale”.

E aveva ragione quando, poco più di un mese fa, analizzando i dati dell’Osservatorio Regionale (-10,4 per cento di fatturato), la Cna aveva professato cautela e pessimismo di fronte ad una leggerissima ripresa: “Oggi il quadro è ancora più pesante – spiega ancora il Presidente del comparto costruzioni – stiamo monitorando numerose aziende del settore, e molte, non sono riuscite a versare l’acconto sulle tasse. Credo che sia sintomatico di una situazione che è sfuggita di mano alla stessa politica. Le azioni fino ad oggi intraprese hanno aiutato a posticipare le difficoltà – vedi la certificazione del Comune di Lucca che attesta il credito vantato nei confronti dell’Ente con tutte le conseguenze – ma non significa che siano state risolte. Le imprese stanno accumulando troppi crediti non riscossi: saranno schiacciate”. Da qui l’esigenza, la necessità non più rimandabile, di sedersi tutti attorno ad un tavolo: “L’incontro convocato dal prefetto per il 20 settembre è un primo importante passo – conclude la Gabbriellini – per studiare tutti insieme delle contromisure efficaci e tangibili. Il tempo degli appelli è finito…”

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