La denuncia di Cordoni di Confcommercio: “Abusivismo piaga da eliminare”

mercoledì, 29 giugno 2011, 07:55

Un saluto a tutti i soci e colleghi di Ascom Confcommercio, la denuncia una situazione non certamente facile da affrontare vista, anche, la crisi generale dell’economia, una piaga, quella dell’abusivismo, che le autorità non riescono a contrastare, ma che va debellata una volta per tutte, l’invito, infine, a restare uniti e avvalersi degli strumenti messi a disposizione per combattere uno dei periodi più difficili degli ultimi decenni. E’ questo, in sostanza, il sunto dell’intervento del presidente di Ascom-Confcommercio Ademaro Cordoni all’assemblea annuale, una relazione che ha avuto, anche, momenti di toccante emozione, quando il presidente dei commercianti della provincia di Lucca si è soffernato sui dati, drammatici, relativi alla dismissione di attività commerciali: statistiche allarmanti dietro alle quali, ha detto Cordoni, si nascondono fallimenti umani e speranze andate in fumo. 

“Vi ringrazio per la presenza a questo appuntamento annuale – ha esordito Ademaro Cordoni – Questa mia relazione serve per illustrarvi l’attività svolta durante il 2010 e programmare quindi quella del prossimo anno. Quello che ci siamo lasciati alle spalle, è stato un anno di intenso lavoro che ci ha visti impegnati lungo l’intero territorio provinciale, attraverso l’organizzazione di incontri, riunioni e seminari, molto utili per conoscere più da vicino e capire le varie problematiche riguardanti il mondo imprenditoriale del commercio, del turismo e dei servizi. Incontri, questi, che hanno visto i funzionari della nostra associazione confrontarsi, a volte anche duramente, con le varie amministrazioni comunali. Uno sforzo, il nostro, premiato dai numeri e dalle risposte dei commercianti. Nonostante il periodo difficile, infatti, la nostra associazione è stata una delle pochissime in Italia a segnare una netta inversione di tendenza per quanto riguarda il numero dei propri iscritti, ricevendo complimenti sia da parte dei vertici regionali che nazionali di Ascom Confcommercio. Dimostrazione ulteriore, questa, che il lavoro, soprattutto se è un buon lavoro, paga sempre. E certamente l’impegno da parte anche della giunta non è mai venuto meno, nel tentativo di contrastare una crisi economica generale che proprio nel 2010 ha iniziato a farsi sentire in maniera pesante sulla categoria”.

 

Il presidente di Ascom Confcommercio è, poi, passato a elencare i punti di forza dell’intervento associativo a cominciare dalla formazione: “In questo settore – ha detto – spicca l’attività svolta dall’agenzia formativa So. Ge. Se. Ter. Cat e dagli enti bilaterali (Ebiter, per quanto riguarda il commercio ed Ebtt per il turismo). Nel 2010 la formazione, che ha visto coinvolte ben 1386 persone fra titolari e dipendenti, si è svolta a 360 gradi ed ha riguardato chi voleva intraprendere l’attività Commerciale, Turistica o di Servizi in genere, chi doveva fare formazione obbligatoria, chi voleva aggiornarsi, chi voleva approfondire conoscenze, chi voleva acquisire nuove competenze. I corsi formativi in parte sono stati finanziati dalla Regione, dal Fondo Sociale Europeo e dagli Enti Bilaterali, quindi molte volte i soggetti hanno potuto usufruire di formazione gratuita. Quanto al credito, il 2010 è stato un anno difficile per il sistema bancario. La risposta della nostra struttura Centro Fidi, però, è stata all’altezza della situazione, in quanto è riuscita a fornire un aiuto prezioso a tante aziende nel risolvere particolari problemi con gli istituti bancari. L’anno passato ha visto le aziende richiedere il consolidamento del debito a breve, e ciò è stato possibile anche grazie alla possibilità da parte del Centro Fidi Terziario di ricorrere alle contro garanzie del Medio Credito Centrale”.

 

Non poteva mancare, certamente, il riferimento alla importante e centralissima esperienza dei Centri Commerciali Naturali: “Altro capitolo su cui intendo soffermarmi è quello relativo allo sviluppo dei Centri Commerciali Naturali, che la nostra associazione porta avanti da tempo, avendone inaugurati diversi, e puntando all’apertura di altri. Il messaggio che cerchiamo di far passare agli imprenditori è uno solo, puro e semplice: la crisi si combatte solo facendo squadra e lavorando uniti. Unendosi nei Centri Commerciali Naturali i negozianti possono farsi pubblicità, ottenere finanziamenti e organizzare eventi, ma soprattutto esercitare una forte pressione sulle amministrazioni in caso di richieste. I CCN che stanno operando da alcuni anni hanno ormai aggregato numerosi imprenditori ed annualmente organizzano eventi importanti e sono riusciti ad ottenere finanziamenti dalla Regione Toscana ed alcuni di essi hanno ottenuto dalla stessa attestazioni di merito. L’ultimo in ordine di tempo ad essere nato è quello di Forte dei Marmi, e altri potrebbero seguire presto l’esempio. Sempre per quanto riguarda i Ccn, è stato creato all’interno di Ascom Confcommercio un coordinamento che ha portato a presentare e ottenere su bandi regionali progetti per i quali la Regione finanzierà il 50 per cento degli investimenti. Per spiegare la validità e la competenza del personale dell’Associazione, giova sottolineare che su 13 progetti approvati dalla Regione, ben 4 sono stati presentati da Ccn di Lucca”.

 

Nota negativa, invece, per quanto riguarda il lavoro e le assunzioni di personale: “L’andamento negativo del 2010 – ha aggiunto Cordoni – ha visto il ricorrere alla cassa integrazione in deroga di molte aziende del nostro settore. La competenza degli uffici, con accordi sottoscritti con i sindacati, ha portato a snellire e predisporre circa 120 richiesta di cassa integrazione in deroga. Purtroppo  il trend anche per il 2011 appare negativo, visto che in questa prima parte dell’anno  sono state presentate circa 70 domande. Passando, poi, al turismo, Siamo di fronte a una crescita dei numeri relativi alle presenze turistiche, a una forte diminuzione delle risorse della Regione destinate al turismo e, non ultimo, a una riforma profonda degli strumenti promozionali. Per questi motivi il turismo deve essere al centro delle attenzioni del sistema locale: non possiamo permetterci di arretrare anche su questo terreno, né possiamo indebolire l’offerta territoriale a fronte dell’assenza delle Apt”.

 

“E’ cresciuta – ha incalzato il presidente Ascom – e si è rafforzata l’intesa con le altre associazioni di categoria, Confesercenti, Confartigianato e Cna, attraverso la Rete Impresa Italia, che ha visto assegnare alla nostra associazione il ruolo di prima coordinatrice del gruppo di lavoro, al momento della sua creazione. Degno di nota, in questo ambito, è l’importante convegno sul credito organizzato nell’estate del 2010 nella sede della Camera di Commercio di Lucca. Ma Rete Impresa Italia non si ferma certo qua: è infatti tuttora allo studio un nuovo convegno sull’abusivismo, altro tema di fondamentale importanza che seguiamo con la massima attenzione, vista la presenza di strutture ricettive irregolari e circoli, sagre e falsi agriturismi che svolgono con prevalenza attività di ristorazione e nei servizi, infine, l’attività abusiva degli pseudo mediatori e attività di consulenza in genere. Tutti i nostri settori sono colpiti da questo fenomeno che prospera al di fuori delle regole e che le autorità, fino ad ora, non sono riuscite a colpire. È il momento di dire basta di vessare, controllare e sanzionare le aziende in regola e fare finta di non sapere che esiste un ampia fascia di illegalità”.

         

 

“La nostra associazione – ha concluso Cordoni – è impegnata su tanti fronti che la vedono confrontarsi, a volte anche in modo molto duro, con le amministrazioni comunali. Il caso dei varchi telematici di Lucca ha occupato e sta occupando da mesi e mesi le prime pagine dei giornali, e a tale proposito proprio il Comune di Lucca deve ancora darci una risposta in merito al nuovo posizionamento delle telecamere e alla diversa applicazione degli orari. Ma non solo quello: Ascom Confcommercio è chiamata a districarsi fra regolamenti, decreti, interpretazioni e disposizioni che interessano molte attività commerciali in tutti i Comuni del territorio provinciale. Un confronto serrato, quello fra Ascom Confcommercio e gli enti, che è stato trattato nei giorni scorsi anche dal nostro Presidente nazionale Carlo Sangalli, il quale si è soffermato sulla necessità di lottare per la tutela e la difesa delle imprese e dei posti di lavoro. Nel 2009, lo stock di imprese commerciali si è ridotto in Italia di circa 28 mila unità. E si è ridotto anche nel 2010: di circa 26 mila unità. Sono cifre che raccontano tutto l’impatto della grande crisi e dei suoi sviluppi. Noi conosciamo bene queste cifre. Ma soprattutto, conosciamo la storia di fatica, di dolore e, talora, di estrema disperazione che vi sta dietro. Conosciamo le vetrine che si spengono e con esse i progetti di vita che naufragano. E anche in nome di queste storie, storie della nostra gente, chiediamo che il Paese cambi e che le amministrazioni ci ascoltino”.

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