Assemblea nazionale CNA balneatori

Assemblea nazionale CNA balneatori

È stata un’assemblea gremita al di là di ogni più rosea aspettativa, quella che la CNA Balneatori ha tenuto alla rassegna espositiva Balnearia. Nonostante il maltempo, che ha impedito a diversi pullman di arrivare dal sud Italia (soprattutto dal Lazio), sono state registrate oltre 450 imprese presenti, di cui moltissime arrivate dalla Versilia.

“E’ un fatto unico per la categoria – ha commentato Cristiano Tomei, coordinatore nazionale CNA balneatori – che dà ragione alle nostre posizioni in difesa di questo settore tanto importante per molti territori e per l’economia turistica italiana in generale”.

Un’assemblea in cui c’è stato un confronto intenso e serrato con i rappresentanti politici e istituzionali che sono intervenuti. A partire dal sottosegretario di Stato Cosimo Maria Ferri, Deborah Bergamini (FI), Gian Marco Centinaio (Lega Nord), Umberto Buratti (Pd), per arrivare all’intervento on line dell’europarlamentare, componente della commissione europea petizione, Andrea Cozzolino.

A tutti loro – e nel documento finale che è stato approvato all’unanimità – è stata ribadita la necessità, non più rimandabile, di un provvedimento legislativo che garantisca un futuro alle imprese balneari della Versilia e dell’intero territorio nazionale.

“Già a partire da lunedì prossimo – ha proseguito Tomei – sui tavoli di tutti i partiti politici ci sarà il nostro documento in cui confermiamo la posizione del principio del legittimo affidamento che dia continuità aziendale, sicurezza e fiducia nel futuro agli oltre 300mila addetti al settore. E’ necessario che tutte queste PMI tornino a lavorare e ad effettuare investimenti. In ballo ci sono ancora 13 miliardi di euro ancora da ammortizzare”.

Durante l’assemblea è stato anche smentita la base stessa su cui si basa la Bolkestein.

“Studi giuridici richiesti dalla stessa commissione petizioni europea – ha concluso Tomei – confermano che la “risorsa spiaggia” non è scarsa, come indicato dalla legge, e che c’è spazio per ogni iniziativa territoriale senza alcun problema. Non ci sono quindi motivi per danneggiare una risorsa turistica che è un’eccellenza del Paese proprio per le sue specificità e qualità”.

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