Anche Lucca aderisce al “Comune amico degli artigiani”

domenica, 15 giugno 2014, 15:12

di laura gioia

In un momento poco roseo per le imprese artigiane, l’appuntamento di questa mattina è stato una prova del nove sull’efficacia del lavoro svolto nell’ultimo anno, fornendo un’essenziale opportunità di confronto anche con i dirigenti nazionali per quanto riguarda il futuro della Cna: presenti all’incontro anche il presidente nazionale Daniele Vaccarino ed il sindaco Alessandro Tambellini.

 

“L’artigianato di qualità è da sempre un fattore necessario per rendere commercialmente utile una città come la nostra – ha rotto il ghiaccio Tambellini -. Il centro storico deve funzionare e per funzionare ha bisogno della realtà artigiana. Se da un lato Lucca non ha mai avuto quei grandi gruppi industriali che, chiudendo i battenti, lasciano per strada migliaia di dipendenti, dall’altro ha però visto la fine di tante piccole aziende. Queste attività, sommate l’una all’altra, hanno portato alla perdita di tantissimi posti e per questo è fondamentale collaborare al fine di sfruttare al meglio le capacità che abbiamo sul territorio”.

 

Se l’artigianato è dunque uno dei settori più duramente colpiti, esiste anche un rovescio della medaglia. A tener duro, per fortuna, sono ancora in tanti e il presidente Cna Luca Poletti ha consegnato premi e attestati a tutti coloro che contribuiscono alla ricchezza della provincia, nuovi arrivati inclusi: sorprendente il fatto che, nonostante tutto, ci sia chi scommette, mettendosi in gioco e aprendo un’azienda, un dato caldamente apprezzato dai più veterani. “Noi esprimiamo la parte più genuina di questo paese – dice Poletti -. E questo solo grazie a persone che hanno dedicato la vita alla propria attività, realizzando cose utili alla comunità”.

 

Il gran finale spetta a Vaccarino che, a costo di essere un po’ scontato, riporta alla luce un dato che, tutto sommato, fa sempre piacere sentirsi dire: “La piccola e media impresa è il corpo centrale dell’economia italiana. Le batoste sono state gravi, ma i segnali di ripresa, se pur lievi, ci sono: spetta al sistema dell’artigianato sapersi reinventare come meglio crede, cercare nuovi mercati e, soprattutto, raccogliere in modo costruttivo la sfida lanciata dal Governo”.

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