Andrea Giannecchini è stato rieletto presidente della Cna di Lucca all’unanimità nell’assemblea provinciale che si è tenuta in Camera di Commercio. Per altri quattro anni sarà alla guida dell’associazione con al suo fianco i due vicepresidenti Ilaria Borelli Boccasso e Marco Magnani, riconfermati nel gruppo dirigente. Insieme a loro sono stati eletti undici presidenti di categoria e i quarantadue componenti la direzione. Conferme e nuove nomine che ridefiniscono l’associazione degli artigiani che a Lucca rappresenta oltre duemila imprese.
“Credo di poter affermare senza timore – ha detto Giannecchini – che questi due anni siano stati caratterizzati da una Cna protagonista sui temi fondamentali dell’economia della provincia di Lucca. Nel prossimo futuro dovremo continuare e dare seguito alle azioni intraprese aumentando il valore della rappresentatività e del nostro peso politico sindacale, perseguendo obiettivi già in corso e portandoli, laddove possibile, a conclusione. Ricordo, come ho fatto in diverse occasioni, che il settore artigiano toscano sta attraversando uno dei momenti più difficili della sua storia: oltre ottomila imprese artigiane cessate dal 2008 ad oggi di cui 933 solo nella provincia di Lucca negli ultimi tre anni”.
“Nonostante ciò, stiamo vedendo comunque dei cambiamenti in positivo e qualcosa possiamo fare noi come CNA, costruendo quella Comunità che non deve essere solo un insieme algebrico di mestieri, tessere e servizi. Ma uomini e donne pronte ad aiutarsi e a sostenersi nei momenti di difficoltà e perché no, privilegiando i propri membri nel rapporto economici. Per costruire questa comunità ci sono voluti 70 anni e questo patrimonio va preservato, fatto vivere e proteggerlo con i suoi valori e la sua etica”.
Un’associazione che ha analizzato le problematiche del settore insieme ai propri associati e si è confrontata con le istituzioni locali, nella convinzione che per uscire dalla crisi sia indispensabile un lavoro di squadra che comprenda tutti i soggetti attivi sul territorio. Unione di intenti riconfermata anche dal sindaco di Lucca Alessandro Tambellini per cui “il colloquio fra associazioni e amministrazione è imprescindibile per stabilire le politiche migliori per lo sviluppo del territorio. Un colloquio costante per poter intuire quali sono le modalità utili e necessarie per poter far riprendere le attività, per far sì che a Lucca riaprano le aziende che hanno chiuso in questi anni. Non abbiamo particolari strumenti divinatori, però abbiamo buona volontà e capacità e strutture per fare sì che si favorisca la ripresa. Da parte nostra piena disponibilità”. Molti gli interventi sia istituzionali, sia delle imprese che si sono seguiti durante la mattina di assemblea: Giorgio Bartoli (presidente CCIAA Lucca), Umberto Buratti (vicepresidente Provincia Lucca), Valter Tamburini (presidente regionale Cna), Giovanni Lemucchi (assessore Comune Lucca), Alessio Lucarotti (presidente Confesercenti), Valter Alberici (vicesindaco Comune di Viareggio). A tirare le fila dei lavori è stato il presidente nazionale della Cna Daniele Vaccarino. “Occorre far comprendere alle imprese l’utilità dell’opera che l’associazione porta avanti a tutti i livelli nella salvaguardia e lo sviluppo del settore – ha confermato Vaccarino – dalle proposte di un piano di ristrutturazione edilizia a livello nazionale agli altri progetti nei diversi settori per la maggiore conoscenza dei mestieri. Tutte azioni che ci sono e che vanno fatte conoscere, all’interno di un sistema che scambia esperienze, che coinvolge e che riesce ad inventarsi dei servizi nuovi (nel campo dell’energia, per esempio)”. “Noi abbiamo l’obbligo di portare il nostro made in Italy nel mondo – ha concluso il presidente nazionale della Cna – e le nostre aziende sono le migliori per svilupparsi in un mercato internazionale”.
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