Bambuseto: un’eccellenza artigiana

Bambuseto: un’eccellenza artigiana

“Fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita”. E’ dalla filosofia di Confucio che partono Sara e Stefano per parlare della loro attività di progettazione e realizzazione di strutture in bambù uniche con cui creare e arredare spazi interni ed esterni. Una filosofia di vita prima di tutto, solo dopo legata ad un progetto in cui credono fermamente. Architetto lei, filosofo lui, i due ragazzi (poco più che trentenni) che portano avanti Bambuseto – che significa bosco di bambù – hanno dato un taglio alle convenzioni della società per lavorare cuore, anima e braccia in mezzo alla natura, nel pieno rispetto della natura. Bambuseto nasce nel 2008, dall’incontro di idee di quattro amici amanti della natura e di una vita in armonia con i valori dell’ecologia e della valorizzazione del territorio.  Stefano Martinelli, agricoltore e artigiano, è l’unico socio fondatore attivo: grazie alla sua esperienza sul bosco, riesce a seguire e supervisionare tutte le attività.

L’Archigiana, architetto e artigiana, Sara Violante è l’ultima arrivata in casa Bambuseto, ma non per questo è meno esperta: grazie alla sua formazione, riesce a occuparsi sia dell’elaborazione progettuale che dell’assistenza tecnica ai clienti, sia della produzione artigianale, sia della vendita delle opere.

Entrambi mossi da una passione viscerale per il loro lavoro, ma soprattutto per il bambù che descrivono come materiale buono, flessibile, facilmente lavorabile e, soprattutto, di qualità.

“Siamo sicuri che il nostro materiale sia di qualità – dicono – poiché lo coltiviamo e raccogliamo personalmente nel nostro bosco che si trova in provincia di Lucca, a  “Selvaiana” a Capezzano Pianore”.

Un prezioso materiale di cui stanno approfittando in modo sempre crescente professionisti esperti con cui Bambuseto lavora quotidianamente: artigiani, architetti, artisti e paesaggisti.

Non ultimo Yona Friedman, un architetto ungherese, naturalizzato francese, per l’istallazione che è stata fatta a Roma al MAXXI.

Un prodotto che i due artigiani vogliono venga conosciuto ed apprezzato sempre di più. Per questo motivo svolgono attività formative e informative per promuovere le ecologiche potenzialità costruttive, ambientali ed espressive del bambù, con riferimento specifico alla realtà italiana.

Due volte all’anno, generalmente nei periodi di “fermo” del bosco (per la nascita di nuove piante, principalmente), in primavera ed in autunno, organizzano workshop aperti a tutti in cui si impara a conoscere il bambù e le sue possibili lavorazioni. Sara ha conosciuto il proprio lavoro in questo modo, partecipando ad uno dei laboratori organizzati da Stefano. E da lì nemmeno gli anni passati in Australia le hanno fatto dimenticare la passione per questo mondo.

Una delle caratteristiche principali del bambù – ed è anche la scelta di Bambuseto – è che permette lavorazioni su misura adatte ad ogni tipo di ambiente e di stile.

“ll bambuseto che abbiamo in gestione – spiegano Sara e Stefano – è un bosco di bambù della specie Phyllostachys viridiglaucescens. La sua origine risale probabilmente all’inizio del XX secolo, epoca di diffusione del gusto esotico in botanica come in architettura. Da una semplice piantumazione di qualche canna, nei decenni, il bosco ha raggiunto un estensione superiore all’ettaro. Le sue canne, che possiedono un andamento rettilineo, possono raggiungere i 15 metri di altezza e gli 8 cm di diametro. Di un bel verde intenso, il colore delle canne vira negli anni verso il glauco.I germogli escono ad aprile-giugno. Un paio di mesi dopo, le canne di bambù hanno raggiunto la loro dimensione definitiva e vengono contrassegnate con un nastro di colore diverso ogni anno, per consentire il riconoscimento della loro età.  Per il trattamento delle nostre canne di bambù abbiamo scelto il metodo di diffusione verticale per traspirazione delle foglie, utilizzando una soluzione di borace e acido borico”.

Nel loro sito internet è possibile trovare tutte le varie lavorazioni che li contraddistinguono (www.bambuseto.it), ma anche gli eventi cui partecipano durante l’anno, le loro collaborazioni e le date dei workshop.

  

Ci dispiace, i commenti sono chiusi per questo articolo.