La Fita Cna ha accolto con soddisfazione la decisione della amministrazione comunale di Seravezza di cambiare gli orari di transito dei mezzi pesanti su via Buonarroti – via Monte Altissimo. La nuova disposizione, concordata con il Comune e con il Comandante Goduto, infatti, consente una importante diluizione del traffico durante la settimana e la diminuzione della concentrazione dei mezzi sulla viabilità durante le ore di punta, limitando al minimo il passaggio contemporaneo di mezzi pesanti. “Questo soprattutto nell’orario delle ore 14, prima prescritto per inizio del traffico il lunedì – sottolinea Alessandro Albani, presidente provinciale Fita Cna – e delle 18, orario per l’inizio del divieto in particolare il venerdì”.
Era stata la stessa Cna a chiedere all’amministrazione di procedere alla revoca del divieto nato a metà degli anni ’90 dalla necessità di ridurre il traffico pesante sulle due vie il lunedì, in concomitanza del mercato settimanale.
“All’epoca – continua Albani – il mercato era molto frequentato. Per quanto riguardava il sabato, invece, il divieto era dovuto all’intenso traffico causato dal trasporto dei marmi e da quello dei materiali inerti di costruzione necessari alla realizzazione di infrastrutture viarie sia toscane, sia extra regione. In particolare il traffico proveniva dalla ex cava di Trambisera e del Monte Altissimo”.
Adesso, secondo Fita Cna, con la chiusura definitiva dell’ex cave IMPI e del frantoio del marmo, con un forte ridimensionamento del traffico di circa il 70%, questo divieto non aveva più ragione di essere.
“Questo ampliamento di orario per il passaggio dei mezzi – conclude Albani – contribuisce a migliorare la sicurezza stradale su un’arteria stradale molto transitata, sia per raggiungere i paesi a monte e soprattutto nel periodo estivo con l’aumento dell’utenza turistica diretta alle “polle” del fiume Serra. Permette, inoltre, una migliore programmazione aziendale del trasporto e dell’attività del settore marmo, uno dei comparti fondamentali della nostra economia e del nostro territorio, nonché dei livelli occupazionali”.
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