Come cambia il settore e le sue prospettive nell’appuntamento della Cna di Lucca
L’artigianato artistico tradizionale ha reso grande il nostro Paese. La Toscana ha la più alta densità di opere d’arte sul proprio territorio. Monumenti, opere d’arte, le case, i nostri paesaggi ne sono a dimostrazione ad ogni sguardo. Un bene immateriale da tutelare, conservare e, soprattutto, da tramandare alle future generazioni. Ma anche un valore economico, visto che solo in provincia di Lucca si parla di oltre duemila imprese che, sebbene ancora con grande difficoltà, contribuiscono con unicità e originalità a rendere grande il made in Italy nel mondo.
Un mondo del “saper fare” che arriva dal nostro passato e che si è “scontrato” con un presente tecnologicamente avanzato che ne ha cambiato nel profondo la genetica.
Tutti temi che sono stati affrontati durante il convegno sull’artigianato artistico che ha fortemente voluto la Cna di Lucca e che si è tenuto all’Auditorium delle Esposizioni di fronte a molti esperti del settore, ai rappresentanti delle istituzioni e agli studenti dell’Istituto Civitali.
“L’avvento della tecnologia – ha detto Andrea Giannecchini, presidente provinciale Cna Lucca – ha aperto mercati nuovi fino a pochi anni fa impensabili per un artigiano di questo settore. Oggi abbiamo artigiani laureati che portano nel settore competenze superiori, in grado di cambiare geneticamente il saper fare artigiano. Insieme alle nuove tecnologie permettono di avere delle espressioni uniche del made in Italy”.
Grandissime prospettive per i nuovi artigiani che vanno in parallelo con un potenziale turistico di rilievo.
“I turisti cercano sempre espressioni di artigianato artistico – ha continuato Giannecchini – fattore attrattivo sono i prodotti unici, originali, caratteristici di un territorio. Per questo l’artigianato artistico combatte anche la crisi dei centri storici”.
Su questo tema, la Cna ha ripresentato alla amministrazione comunale la proposta di creare un contenitore che possa diventare una piattaforma dove inserire una serie di attività artigianali, dove discutere di artigianato, dove incanalare un flusso turistico che diventi un elemento fortemente attrattivo della città.
Una proposta che è stata accolta dall’assessore alle attività produttive Valentina Mercanti e dal sindaco Alessandro Tambellini. Entrambi hanno ribadito il grande interesse del Comune a collaborare con l’associazione (concretizzato già dalla firma della Carta dell’Artigianato) per creare un contesto in grado di creare sviluppo alle attività artistiche artigianali, ma anche la necessità di agire ai livelli istituzionali superiori per arrivare ad avere un quadro normativo chiaro che permetta alle imprese di lavorare con serenità.
Per questo motivo la Cna di Lucca porterà in Regione Toscana una richiesta ufficiale per arrivare ad una legge che consenta anche a chi possiede partita iva di essere presente nelle piazze delle città (è il caso degli artisti che non sono registrati come artigiani, ma che fanno produzioni artigianali).
E’ stata avanzata, inoltre, da CNA la proposta della costituzione di un tavolo di lavoro, favorevolmente accolta dall’assessore Mercanti, che veda la presenza oltre alla Amministrazione e la Cna, ma anche di altri soggetti strategici e rappresentativi del settore come Artex, Oma e Fondazione Cologni, nonché enti come la Fondazione Banca del Monte e la Camera di Commercio che hanno patrocinato l’iniziativa del convegno e stanno lavorando da tempo in questo ambito. La volontà di questo tavolo sarà verificare le condizioni di una fattibilità concreta di questa importante proposta del contenitore urbano che la Cna propone da tempo.
L’importanza che riveste ancora la formazione delle nuove generazioni è stata invece sottolineata dal presidente nazionale della Cna ceramica Sandra Giusti Pelli, per cui l’artigianato ha senz’altro un grande futuro, ma bisogna prendersene cura con politiche adeguate e indicando ai giovani una strada formativa chiara e strutturata.
Su questo ultimo aspetto si è incentrata la tavola rotonda, coordinata da Sabrina Mattei, che ha concluso il convegno e che ha visto insegnanti, designer e artigiani confrontarsi nel dettaglio sulle prospettive future che legano la formazione, la tecnologia e l’artigianato artistico.
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