Cordoni lancia l’allarme: “O si cambia o si muore”

martedì, 22 gennaio 2013, 14:53

di diana rossi

Una giornata nazionale di protesta contro la pressione fiscale. Lunedì 28 gennaio, alle 10.30, Confcommercio,Confesercenti,Confartigianato e Cna si riuniranno compatte, presso la Sala Fanucchi della Camera di Commercio di Lucca. Occasione, l’assemblea delle imprese del settore commercio, turismo e artigianato. Questa mattina, a Palazzo Sani, sede di Confcommercio, si è tenuta la conferenza di presentazione. Proprio nella stessa mattina, poche centinaia di metri più in là, la giunta Tambellini dava il via libera alla tassa di soggiorno che sarà operativa a partire dal 1 aprile. Così, mentre Cordoni chiedeva comprensione e meno tasse, dall’altra parte si rispondeva nel modo opposto.

La politica non metta in liquidazione le imprese“, questo lo slogan per la giornata di mobilitazione, alla quale hanno aderito le associazioni di categoria lucchese. “Il mondo economico e produttivo si trova in una condizione mai verificatasi negli ultimi cinquant’anni – ha spiegato Ademaro Cordoni, presidente di Confcommercio – La politica fiscale portata avanti negli ultimi mesi ha prodotto risultati devastanti, soprattutto nei confronti delle piccole e medie imprese”. Molte oggi “per andare avanti sono costrette a fare ricorso alla cassa integrazione o addirittura ai loro risparmi personali di una vita”, ha spiegato il presidente – La nostra volontà non è quella di non pagare le tasse. Noi chiediamo che si attivino misure immediate per la ripresa dell’economia”. Rivedendo anche “Le buste paga dei lavoratori, così che aumenti di nuovo il loro potere d’acquisto – ha concluso Cordoni – Il nostro messaggio è chiaro: se non si cambia subito, si muore”.

Fisco, lavoro, credito, burocrazia e infrastrutture saranno i temi al centro del dibattito, il 28 gennaio. Sarà affrontato il problema del credito. Di centrale rilevanza, secondo il presidente di Confartigianato, Costante Martinucci, da quando è stato introdotto il rating – a causa del quale – gli imprenditori vengono guardati con diffidenza e, prima di concedere loro un fido o un finanziamento, vengono rovesciati come un calzino”. A causa di questo e di altre problematiche con gli istituti di credito, si chiede Martinucci, “come fanno gli imprenditori ad andare avanti stritolati dai pagamenti e dal far fronte a stipendi, tasse e contributi?”. Anche l’eccesso di burocrazia, ha spiegato il presidente di Confesercenti, Giuliano Cesaretti, è “una voce di costo grave per le imprese”. Che implica “Procedure complesse per qualsiasi cambiamento nelle nostre attività costrette a perizie e certificazioni – anche per piccole iniziative come l’installazione– di radio o tv in un negozio”. Riguardo alla cassa integrazione in deroga per il comparto artigianato, viene confermata per il primo trimestre 2013; con un 22 per cento in più di cassa integrati. Una “partenza shock per l’artigianato lucchese”, la definisce il presidente di Cna Ugo Da Prato. La cassa integrazione “da un lato garantisce all’azienda il mantenimento del proprio personale formato – dall’altro, dichiara il presidente – Riteniamo che questo strumento tamponi solo un problema immediato, senza creare nuove opportunità di crescita per le imprese, quindi nuova occupazione”. Anche perché, ha dichiarato Da Prato, “ le risorse per la cassa integrazione prima o poi finiranno. E’ evidente che serve una svolta forte”.

L’invito a partecipare all’assemblea del 28 gennaio è esteso a tutti gli artigiani e commercianti del territorio.

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