Né morti né vivi: assemblea dei commercianti in cerca di identità

lunedì, 28 gennaio 2013, 16:40

di diana rossi

Come preferire un incontro istituzionale all’incontro con i commercianti locali, arrivati per esprimere la propria battaglia giornaliera contro la crisi economica. E’accaduto stamattina quando, durante la giornata di mobilitazione contro la fiscalità, indetta da artigiani e commercianti lucchesi, nemmeno un’ora dopo l’inizio, molti politici, compreso il sindaco Tambellini, hanno abbandonato la riunione. Per dirigersi ad una giornata commemorativa. Così da far dire, ai commercianti infuriati , rimasti soli ed inascoltati nella sede della Camera di Commercio di Lucca che “Se non risolve i nostri problemi, la mettiamo noi in liquidazione la politica”.

Il sindaco Tambellini, il senatore Marcucci, tra gli altri, erano presenti fra il pubblico, insieme a vari candidati politici, per la giornata nazionale di protesta contro la pressione fiscale , alla quale hanno aderito Cna, Confesercenti, Confartigianato e Confcommercio. Che ha radunato commercianti ed artigiani locali, giunti per chiedere che la politica intervenga su fisco, lavoro, credito, burocrazia ed infrastrutture. Piaghe che mettono in ginocchio le imprese nel commercio, turismo ed artigianato. Alle 11.45, quando la riunione era iniziata alle 11, i commercianti presenti si sono resi conto che molti politici, in primis il sindaco, se ne erano andati. Alla constatazione, sono partiti fischi dalla platea. “Che senso ha raccontare i nostri problemi tra noi lavoratori, se nessun politico ci ascolta” hanno gridato infuriati, definendosi “presi in giro ed inascoltati dalla politica”.

Fino a quel momento avevano parlato i presidenti delle associazioni di categoria, denunciando le problematiche che ogni giorno attanagliano la vita dei commercianti. Dalla difficoltà nell’ottenere un fido o un finanziamento bancario, alla lenta burocrazia da affrontare, fino a tasse e contributi che “stritolano commercianti, artigiani ed anche gli stessi lavoratori – dichiarava il presidente di Confcommercio Ademaro Cordoni, spiegando che – Le associazioni di categoria chiedono a gran voce che le amministrazioni “attivino misure immediate per la ripresa dell’economia, rivedendo le buste paga dei lavoratori. Così che aumenti di nuovo il loro potere d’acquisto”. Dato che questa mattina l’obiettivo era dare soprattutto spazio a commercianti e artigiani, molti di essi hanno preso la parola, per spiegare concretamente come stanno cercando di affrontare le problematiche, comuni a tutti i settori del commercio. Ma esprimendo la propria testimonianza quando, ormai, la maggior parte dei politici erano ormai distanti. Il chiaro e duro pensiero di tutti gli intervenuti è stato sintetizzato da Giovanni Martini, presidente della Commissione Centro Storico di Lucca “Basta dare la colpa solo alla politica nazionale. Dobbiamo iniziare a lavorare dal livello locale – aggiungendo che – Questa amministrazione lucchese non sta lavorando come aveva promesso. Soprattutto ha la colpa di aver aumentato i parcheggi ed imposto la tassa di soggiorno. Tassa che andrà a colpire i turisti, proprio quelli che ci hanno permesso di sopravvivere fino ad ora”.

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