Forte preoccupazione arriva dalla Cna per la stretta creditizia ancora forte sulle PMI e sugli artigiani

Forte preoccupazione arriva dalla Cna per la stretta creditizia ancora forte sulle PMI e sugli artigiani

Il numero di sportelli bancari a Lucca si è drasticamente ridotto della metà negli ultimi dieci anni, ma la nostra città rimane ancora nella media nazionale della disponibilità di credito.Lo ha spiegato l’ex direttore della Banca di Italia Giuliano Dini nel corso dell’assemblea annuale della Cna di Lucca incentrata proprio sull’aspetto di accesso al credito. Non si può dire altrettanto per l’erogazione del credito alle PMI e all’artigianato, che rimane ancora lontana dalle necessità fisiologiche delle imprese per il loro sviluppo e investimenti. Nell’approfondimento di Dini, basato su un’analisi dettagliata dell’erogazione del credito in provincia di Lucca, illustrata proprio in occasione della assemblea annuale, è evidente come le imprese con meno di venti addetti rimangono ancora in grave sofferenza per quanto riguarda l’accesso al credito. La maggioranza, cioè, delle imprese che compongono il tessuto produttivo artigianale del nostro territorio è costretto a diminuire le proprie risorse finanziarie precostituite e i mezzi e limitare gli investimenti. Difficoltà ribadite anche dal presidente provinciale della Cna, Andrea Giannecchini, che ha ricordato come, negli ultimi dieci anni, sia siano perse oltre tremila imprese artigiane in provincia di Lucca.

“Negli ultimi anni l’erogazione del credito ha subito fasi altalenanti con periodi di maggiore disponibilità complessiva ed altri caratterizzati da una maggiore stretta creditizia – ha detto Giannecchini – ma l’elemento costante è sempre stato quello di una marginalizzazione delle imprese artigiane. Anche nell’ultimo periodo, purtroppo, nonostante la liquidità disponibile nel sistema, alle pmi e all’artigianato vengono concessi mediamente meno finanziamenti rispetto alle imprese più strutturate. A questo si aggiunge anche un cambiamento strutturale del sistema bancario che lo vede sempre meno interessato a favorire finanziamenti di piccolo taglio, perché poco redditizi rispetto al carico di lavoro necessario per elaborarli. Cna a tutti i livelli sta registrando forti difficoltà mondo artigiano sul fronte credito e ha lavorato per fornire nuovi strumenti e soluzioni che possono colmare questa grave lacuna. In questo senso va la fusione tra Artigiancredito Toscano e Unifidi e le nuove strategie di Artigiancassa”.

In merito a questo, sia il direttore di ACT Paolo Pasqualetti che il presidente Nazionale di Artigiancassa Fabio Petri hanno presentato durante l’assemblea agli artigiani presenti tutte le soluzioni messe in campo dai due istituti, non nascondendo la soddisfazione per quanto il lavoro portato avanti dalle due strutture possa essere di grande supporto alle imprese.

Un sostegno per le imprese e all’artigianato che è arrivato anche dal Comune, attraverso le parole dell’assessore alle attività produttive Valentina Mercanti. “Da parte dell’amministrazione c’è la massima disponibilità all’ascolto e alla ricerca di soluzione per tutte le problematiche di quello che è il settore di punta dell’economia lucchese. Una disponibilità confermata anche dalla nostra adesione alla carta dell’artigianato di pochi mesi fa”.

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