L’artigianato nel marmo: successo del convegno a Seravezza

L’artigianato nel marmo: successo del convegno a Seravezza

E’ stato un incontro di grande successo quello che ha chiuso la settima edizione dell’evento “Le Mani, eccellenze in Versilia”. Riflettere sull’ artigianalità dell’industria lapidea nel territorio della vasta zona costiera del nord Toscana, significa parlare ad una concentrazione di imprese del settore dell’escavazione e della lavorazione del marmo unico al mondo. Al convegno “Il Marmo: territorio, materia, architettura, tradizione artistica”, si è potuto approfondire la differenza dell’andamento economico delle imprese di escavazione rispetto a quelle di lavorazione. “Queste ultime, in particolare quelle artigiane – ha detto Marco Magnani, vice presidente della CNA di Lucca e portavoce regionale lapideo – si caratterizzano principalmente per un mercato di rifermento prevalentemente interno e quindi legato a settori come l’edilizia, che hanno e stanno attraversando un ciclo negativo ormai decennale. Ma è necessario anche avere presente la forte ridefinizione del quadro normativo di riferimento effettuato dalla Regione sia da un punto di vista paesaggistico, sia in materia di cave”.  Per Magnani ora occorre un riflessione su come gestire le politiche di sviluppo ricerca e crescita di uno dei distretti industriali tra i più famosi nel mondo.

“Da anni perseguiamo con Cna il comune obiettivo di sostenere lo slancio del territorio verso l’eccellenza del settore lapideo – ha detto il sindaco Riccardo Tarabella – in un’ottica di collaborazione cerchiamo risposte alle complesse questioni che interessano il settore: il rapporto tra escavazione e ambiente, gli investimenti, la sicurezza dei lavoratori… La nostra missione è anche quella di favorire la formazione dei giovani, in particolar modo sull’uso delle nuove tecnologie, con una scuola del marmo che sta gradualmente e con successo mettendo a punto a Seravezza il suo primo ciclo formativo”.

Nelle prossime settimane la Cna continuerà l’azione volta a promuovere l’artigianato in questo comparto che è fondamentale nel processo di innovazione, soprattutto per quanto riguarda l’innovazione tacita e non codificata, quell’innovazione che i concorrenti esteri difficilmente possono copiare.

“E’ una capacità di saper fare con le mani – ha concluso Magnani – che possiedono le maestranze artigiane e che non può essere incorporata in un macchinario e quindi acquistata sul mercato dai concorrenti internazionali. Si tratta di un asset specifico del territorio in cui l’impresa lapidea ha le sue radici e opera”.

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