Lo chiede con forza la Cna Benessere e Sanità. Alla luce del confronto politico in atto circa la possibilità di un lockdown generalizzato nel periodo natalizio, Cna Benessere e Sanità ribadisce con forza la necessità che le imprese di estetica non siano obbligate a sospendere l’attività. “Pur condividendo i timori del Governo circa un possibile aumento dei contagi, in coincidenza del periodo delle festività – spiega Renza Giannini, portavoce della categoria per la provincia di Lucca – continua ad apparire incomprensibile l’esclusione dei servizi di estetica dalle attività che possono operare nelle zone rosse. Al pari degli acconciatori queste imprese hanno sempre garantito altissimi standard di sicurezza per loro stessi e soprattutto per i clienti. Non rappresentano in alcun modo fonte di contagio poiché, per organizzazione e modalità di svolgimento del lavoro, non presuppongono la compresenza di più persone né ingenerano assembramenti. La loro esclusione risulta pertanto priva di motivazioni oggettive”. L’incertezza di queste ultime ore circa eventuali nuove restrizioni a ridosso delle festività, periodo di solito intenso per il settore, non fa che esasperare ancora di più le imprese già duramente messe alla prova in questi mesi. Cna Benessere e Sanità chiede per questo il reinserimento delle attività di estetica tra quelle consentite anche nelle zone rosse.
L’AER ha pubblicato alcune FAQ (risposte alle domande più frequenti) con le novità introdotte in materia di riscossione dal Decreto “Ristori-quater” (DL 157/2020). Il nuovo Decreto emergenziale ha disposto il rinvio al 1° marzo del termine di pagamento delle rate in scadenza nel 2020 della “rottamazione-ter” e del “saldo e stralcio”, già fissato al 10 dicembre 2020. Pertanto, i contribuenti in regola con i pagamenti delle rate 2019 possono beneficiare della ulteriore proroga che non comporta oneri aggiuntivi… Leggi tutto
Siamo a trasmettere la delibera n. 1500 del 30/11/2020 avente come oggetto: Emergenza sanitaria COVID 19 – Misure in materia di impianti termici, nella quale si consente ai proprietari e i responsabili degli impianti termici, di posticipare i relativi interventi di efficienza energetica al 31 marzo 2021, rimanendo fermi gli obblighi di manutenzione dell’impianto, riservandosi una ulteriore proroga nel caso oltre quella data fosse attestato il protrarsi della emergenza sanitaria.… Leggi tutto
Delusione e rabbia. Queste le prime reazioni da parte della Cna di Lucca per le limitazioni che il Governo ha introdotto nell’ultimo decreto. In primo luogo per la scelta di inserire la Toscana in zona arancione solo da domenica (e non da sabato) impedendo a moltissime attività di lavorare con la clientela più ampia del fine settimana. Ma anche per le decisioni che riguardano la non possibilità di spostamento fra comuni anche in zona gialla. “Troviamo irragionevole non considerare la particolarità di territori come la Versilia, la Garfagnana e la Media Valle – spiega Andrea Giannecchini, presidente Cna Lucca – Non si può equiparare Milano che ha 1,3 milioni di abitanti o Firenze che ne ha 400mila con Stazzema o Gallicano che ne hanno soltanto tremila! Sul tavolo di crisi di qualche settimana fa, appena diventati zona arancione, abbiamo subito richiesto di considerare la Versilia, la Garfagnana e la Media Valle come un’unica unità territoriale omogenea al pari di un grande comune cittadino. C’erano i tempi per poter inserire questa deroga nell’ultimo Dpcm, anche considerando confini, come qualcuno ha suggerito, dei distretti sanitari”.
A seguito dell’inattesa decisione della Commissione europea di inviare all’Italia una lettera di costituzione in mora relativa al rilascio di concessioni balneari, la Cna ha chiesto al Governo di difendere la misura contenuta nel Decreto Rilancio, e convertita in legge dal Parlamento, di estendere al 2033 le concessioni demaniali marittime attualmente valide. “Si tratta di una misura fondamentale per garantire stabilità al comparto – ha spiegato Cristiano Tomei, portavoce nazionale Cna dei balneari – in un momento di crisi gravissima per il settore, e rilanciare gli investimenti. Investimenti parzialmente ripartiti nella scorsa estate e in particolare ad agosto grazie alla presenza sulle spiagge italiane di oltre dieci milioni di turisti nostri connazionali, quasi 20mila in più del 2019. Moltissimi comuni costieri, inoltre, hanno già completato la procedura amministrativa di estensione delle concessioni, secondo quanto stabilito dalla norma nazionale che tiene conto del principio di tutela del legittimo affidamento, da sempre sostenuto dalla Cna e riconosciuto dalla sentenza della Corte di Giustizia Europea del luglio 2016″.
Avvisiamo che Lunedì 07 Dicembre i nostri uffici resteranno chiusi al pubblico… Leggi tutto
“CNA chiede al Governo di difendere la misura contenuta nel Decreto Rilancio, e convertita in legge dal Parlamento, di estendere al 2033 le concessioni demaniali marittime attualmente valide. Una misura fondamentale per garantire stabilità al comparto, in un momento di crisi gravissima per il settore, e rilanciare gli investimenti. Investimenti parzialmente ripartiti nella scorsa estate e in particolare ad agosto grazie alla presenza sulle spiagge italiane di oltre dieci milioni di turisti nostri connazionali, quasi 20mila … Leggi tutto
Registratore telematico, dal 2021 c’è l’obbligo per tutti
Scatterà da venerdì 1° gennaio 2021 l’obbligo per tutti gli esercenti di dotarsi di Registratore di cassa Telematico per gestire e tracciare i pagamenti. A partire dall’anno prossimo non sarà più possibile adottare la cosiddetta “procedura transitoria” di invio dei dati dei corrispettivi giornalieri, valida per tutto il 2020. In alternativa all’invio col registratore telematico, i negozianti possono però scegliere di emettere la fattura … Leggi tutto
La Cna spiega come prevenire i rischi. Si sta avvicinando la fine dell’anno e con questa anche la possibilità di effettuare entro i termini previsti dalla legge il controllo annuale delle caldaie. Una manutenzione che va effettuata non solo per rispetto delle normative ma, soprattutto, per garantire la sicurezza delle nostre case. “E’ necessario effettuare una manutenzione ordinaria costante e professionale – dice Francesco Belluomini, presidente Cna istallazione impianti – per mettersi al riparo dalla maggior parte dei rischi. Una manutenzione i cui tempi devono essere decisi dagli esperti del settore. In primis dal costruttore della caldaia (attraverso il libretto delle istruzioni), oppure dall’istallatore nella dichiarazione di conformità in cui si trova quando è necessaria la verifica di tutto l’impianto. Infine, da parte del tecnico manutentore che lo indicherà attraverso il libretto di manutenzione che deve accompagnare ogni caldaia”. Nel 90% dei casi è sufficiente la manutenzione annuale.