sabato, 9 giugno 2012, 17:29
Un’occasione per parlare del territorio e della crisi che batte duro, l’incontro organizzato dal Pd altopascese, dal titolo “Lavoratori in bilico”. “L’iniziativa di stasera è solo l’ultima in ordine di tempo che la nostra forza politica ha organizzato sulla tematica dal lavoro – commenta Simone Bicocchi, segretario del Pd locale e continua – prima fra tutti lo storico consiglio comunale straordinario sulla crisi di febbraio”.
Sono molti i lavoratori presenti, alcuni molto conosciuti, a causa, purtroppo, delle vertenze o delle crisi aziendali che li hanno interessati. È il caso di Roberto Blesi, rsu Panem, che commenta: “Purtroppo il capitalismo che si è affermato negli ultimi anni, più finanziario che industriale, non ha creato altro che problemi a noi lavoratori. La logica del profitto ha comportato le delocalizzazioni o, come nel nostro caso, la perdita del lavoro improvvisa. Credo che in questa situazione l’unica speranza sono i giovani, puntare su di loro, affinché possano ricostruire una realtà migliore, come i nostri padri hanno fatto per noi”.
Una situazione quella provinciale lucchese che ha visto peggiorare il suo trend economico, allineandosi alla tendenza delle altre province toscane, come emerge dall’intervento dell’assessore provincia dello sviluppo economico Bambini: il tasso medio di disoccupazione è dell’11,6%, ma tra i giovani arriva al 37%, inoltre sono state segnalate le difficoltà di varie azienda tra cui la “Toscanapane”, salvata nel 2010 con l’aiuto di FidiToscana, ed ora di nuovo nei guai per i problemi del Molino Maionchi, uno dei privati che aveva rilevato l’impresa. “La piccola impresa artigiana, vive momenti di difficoltà – afferma Luca Poletti, vice presidente Cna Lucca – ed oltre alla situazione economica preoccupa il clima di incertezza politica e di sfiducia nelle istituzioni, che mina la possibilità di interventi politici mirati a sostegno della piccola impresa e dell’economia in generale”.
Non sono mancate le critiche alle forze politiche ed alla loro scarsa capacità di comprendere i problemi reali. “La riforma del lavoro è in realtà una controriforma, l’articolo 18 difende la dignità dei lavoratori – afferma Leonardo Filippi, rsu Fiom della “Fabio Perini” e continua – e tutto nell’ottica di rifarsela coi più deboli. Per questo noi siamo pronti, qualora questa controriforma sia definitivamente approvata, a mobilitarci fabbrica per fabbrica per diffidare gli operai a votare i partiti che hanno permesso questo provvedimento”.
All’incontro è intervenuto Marco Remaschi, consigliere regionale Pd, che afferma: “La situazione è difficile e il nostro appoggio al governo è dovuto alla grave situazione finanziaria ed economica del paese. I sacrifici sono necessari per permettere ai giovani di avere maggiori possibilità, non gravati dal debito pubblico. Penso comunque, che anche per vincere la diffidenza delle istituzioni proprio ripartendo dal basso, come stasera”.
Luca Della Maggiora
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