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Rodolfo Pasquini: “Parcheggi, Lucchese, sicurezza, centro storico, kebab? Ora ve la dico io la verità”

giovedì, 4 agosto 2011, 19:24

di aldo grandi

Ex giocatore di tennis e sciatore, sempre inappuntabile e stilisticamente perfetto, mai sopra le righe, lucchese, sposato e con una figlia di nome Elisa, Rodolfo Pasquini è, da una vita, dentro l’Ascom, la potente, potentissima – così, almeno, dicono gli invidiosi – associazione di categoria che raccoglie oltre quattromila commercianti dell’intera provincia di Lucca. Un uomo che se può, evita la polemica salvo entrarci quando, ormai, ci viene tirato per i capelli cosa che, fortunatamente, gli accade di rado. Onesto, diplomatico quanto basta e anche qualcosa di più, ne avrebbe di cose da dire e, magari, anche da scrivere, ma quando rappresenti una categoria così ampia e sotto i riflettori pressoché quotidianamente, non puoi permetterti di lasciarti andare a sfoghi o considerazioni poco ortodosse. Per lui, un obiettivo importante: raggiungere e superare quota cinquemila associati, magari con l’iscrizione delle decine di proprietari di stabilimenti balneari della Versilia.

Lavorare stanca, scriveva Cesare Pavese.

Lavorare stanca quando non si ottengono i risultati, altrimenti è stimolante. Dal lunedì al venerdì io resto almeno dodici ore qui in sede, dalle otto di mattina alle otto di sera senza accorgermene. L’unica vacanza che mi sono preso quest’anno, ad esempio, sono stati quattro giorni con la famiglia a San Pietroburgo. Per il resto, quel poco di abbronzatura che ho è dovuta alle gite del sabato e della domenica, grazie anche al fatto che sono viareggino di adozione. Quando mi sono sposato, nel 1985, ho vissuto un po’ a Viareggio e lì abbiamo una seconda casa.

Una vita trascorsa in Confcommercio…

Vero. Sono entrato in Ascom nel 1979. All’epoca eravamo in pochi, lavoravamo in tutti i settori, una vera e propria gavetta. Nel 1982 ho costituito, con l’allora direttore Giovannetti, il consorzio garanzia COFIDI, un po’ il mio cavallo di battaglia e nel quale mi sono occupato di credito alle aziende, la mia attività prevalente da allora. Dal 1 gennaio di quest’anno sono direttore provinciale di Ascom.

Tante grane, come l’ultima, quella della proposta di pedaggi sui posti auto da destinare alla Lucchese.

L’iniziativa è stata, a mio avviso, male interpretata. Eravamo al corrente delle difficoltà della Lucchese, così, con Lanza, Martini e altri colleghi di Confcommercio, abbiamo provato a domandarci se potevamo fare qualcosa. Purtroppo non è stata vista come doveva essere vista, ossia come una opportunità. Non entro in polemica, per carità, ma non era una cosa nata, così, all’improvviso. In realtà c’era già stata la proposta di individuare degli stalli nel centro storico da adibire a posti auto e noi abbiamo pensato che potesse essere un’opportunità destinare parte dei pedaggi a aiutare la società di calcio della città. Per noi un’opportunità era anche quella di individuare i posti in Piazza S. Maria, così da aumentare la possibilità di accessi al centro storico dotanto la piazza di sensori, videocamere, display. Invece è stata vista come una nostra proposta sì, ma con i soldi che sarebbero dovuti uscire dalle tasche degli altri. Rispondo a coloro che l’hanno pensata così che è difficile, per una associazione che vive con le quote dei soci, pensare a distribuire denaro. Sensibilizzare, questo sì, magari anche qualcosa di più, ma senza esagerare.

Dici Ascom e pensi, subito, al centro storico di Lucca.

Si ha l’abitudine, quando si parla di Ascom, di pensare che tutto sia catalizzato nel centro storico. Io, dal primo gennaio 2011, in particolar modo ho cercato di spostare l’attenzione su tutti gli altri tesuuti provinciali appartenenti ai 35 comuni cui facciamo riferimento. Ci sono, infatti, zone ricche e fertili di attività commerciali a partire dal turismo. Tutto ciò deve far sì che gli sforzi applicati al centro storico si estendano in tutta la provincia di competenza.

Dici Ascom a Lucca ed ecco spuntare i soliti nomi: Lanza, Martini e via dicendo. Sempre gli stessi a  darsi da fare.

Sono i responsabili della struttura del centro storico. Entro la fine del 2011 sarà, regolarmente, rinnovata la commissione per il centro storico e, quindi, cambieranno i nominativi.

Varchi telematici, una battaglia, la vostra, senza fine. 

Abbiamo affrontato a lungo la delimitazione di un’isola pedonale e i varchi telematici. Lo abbiamo fatto con l’assessore Chiari con cui sono state individuate aree di sosta per i corrieri che entrano in città per scaricare le merci. Abbiamo, quindi, regolato il traffico nel centro storico per di più vedere camioncini che caricano e scaricano lungo le strade principali non è, sicuramente, un bello spettacolo. Ai confini di questa zona a transito limitato, però, nelle ore serali e in particolari aree, magari non quelle del cuore della Ztl, ma quelle un po’ più periferiche, transito e sosta potrebbero essere lasciate libere per l’affluenza sia dei cittadini sia dei servizi sociali sia anche per chi voglia avvicinarsi alla città per usufruire delle sue attività serali.

Dicono che voi di Ascom siete una potenza…

Guardi, farei un ragionamento più ampio. Lucca è sempre stata conosciuta come città di commercio e i mercanti lucchesi sono conosciuti in tutto il mondo. La nostra è stata sempre una categoria rispettata. Pensi che Ascom sorse nel 1946, quindi, in tutto questo tempo, è probabile che qualcosa, nella vita cittadina, abbia contato. Sono cambiate le amministrazioni comunali, ma Ascom si è sempre integrata. Le modifiche ai piani strutturali hanno visto in Confcommercio una delle pedine chiave. E’ una associazione che non si è mai riconosciuta, politicamente, in alcun partito.

Confcommercio e Confesercenti: rivali?

Come nel calcio, quando si gioca in campionato si cerca di portare, ciascuno, i migliori risultati e per noi si intende il numero degli iscritti. Quando, però, si va a parlare con l’amministrazione comunale e, magari, occorre fare pressione, allora è come se tutti giocassimo in Nazionale. A dimostrazione che l’unione fa la forza, nel 2010 c’è stata la costituzione, a livello nazionale, regionale e provinciale, di Rete Impresa che è la struttura che vede unite Confcommercio, Confesercenti, CNA e Confartigianato.

I numeri di Ascom?

Quattromilatrecento associati con l’obiettivo di raggiungere e superare i cinquemila. Siamo in netta crescita e tra le prime realtà commerciali regionali.

Favorevole o contrario ai parcheggi interrati?

Favorevole, soprattutto se realizzato dentro le mura come, ad esempio, in piazzale Verdi, piazza Santa Maria, come avviene anche in altre realtà. Pensi a quanto sarebbe comodo, per un residente, acquistare un posto auto riservato e sicuro. Secondo me piazzale Verdi sarebbe il luogo più adatto.

Il politico più simpatico per Rodolfo Pasquini.

Marco Chiari.

Perché?

Perché Marco Chiari è stata la persona con cui sono state fatte molte trattive e perché con lui si può anche andare a cena e divertirsi senza dover parlare, per forza, di lavoro nonostante lo si sia fatto, magari, fino a due ore prima.

Il politico più antipatico.

Non ho un personaggio politico che mi stia particolarmente antipatico. Anche perché con tutti quelli che ci sono in Provincia e in Comune c’è sempre un dialogo.

Il difetto più grande dei lucchesi.

Il provincialismo che è radicato molto anche tra gli stessi commercianti.

Il pregio più grande.

I lucchesi sono conosciuti come persone molto laboriose con una speciale vocazione per il lavoro, sono seri e attaccati alla famiglia. Penso anche al garbo lucchese, quando un turista viene qui e trova una città accogliente a 360 gradi.

Possibile che vada tutto bene?

No, a Lucca non va tutto bene. La città è accogliente, ma va migliorata così come vanno migliorati i rapporti e il dialogo con la classe politica. Lucca, ad esempio, ha bisogno di una nuova viabilità, di collegamenti importanti, di infrastrutture, collegamenti con il mare, la ferrovia, la Mediavalle, l’aeroporto.

Se avesse la bacchetta magica tre cose che farebbe.

Sviluppare la promozione del territorio  con un sistema omogeneo, una sorta di cabina di regia importante. Riportare nel centro storico o nella immediata periferia quei servizi allontanati dalla città come l’Inail l’Ufficio delle entrate, il pubblico registro. Centro storico: partire con la ristrutturazione definitiva del mercato del Carmine e dell’ex Manifattura veri contenitori di attrattive per qualità e importanza.

Il carcere di San Giorgio nel cuore del centro storico: una vergogna?

Nel centro storico una struttura come il carcere non ha più senso. La stessa Misericordia non è più funzionale. Il carcere è una struttura antiquata anche se può accadere che il turista la veda come una componente della città vecchia.

Fusione nel Gruppo Banco Popolare: addio Cassa di Risparmio di Lucca e autonomia dei lucchesi.

Purtroppo Lucca ha perso un gioiellino. L’aveva già persa quando l’aveva ceduta alla Popolare di Lodi e ha continuato a perdere qualcosa di importante per il territorio e per il cliente lucchese che le era affettivamente legato. Vedevo un legame con il territorio perché gli organi erano formati da lucchesi. Adesso la Cassa di Risparmio di Lucca è diventato un istituto di credito come tanti altri. Premetto che i miei conti correnti sono tutti alla Cassa di Risparmio ma questo, lo dico chiaro e tondo, perché le persone che lavorano all’interno della banca sono persone locali con cui si è costruito qualche cosa.

I gruppi bancari, ormai, sono attività imprenditoriali a 360 gradi.

Sono strutture che raccolgono il denaro con un ritorno economico che va massimizzato. Remunerazione, quindi, che è anche capibile, ma che va a discapito del territorio e dell’imprenditoria.

Tasto sicurezza nel centro storico. C’è chi vi accusa di fare poco o nulla.

Non è vero. Alle prime avvisaglie del fenomeno dei furti in centro, avevamo deciso di convocare una riunione con la ditta privata di vigilantes Il Globo. Di ciò abbiamo avvisato anche le istituzioni. Siamo, però, stati convocati in prefettura dove abbiamo trovato gli esponenti delle forze dell’ordine piuttosto preoccupati della nostro spirito di iniziativa. Alla fine non abbiamo fatto nulla, ma qualcosa andrà fatto per non continuare così. Noi abbiamo analizzato il fenomeno tra noi di Ascom e avevamo convenuto sulla necessità di coinvolgere più commercianti in un’azione comune.

Una paura di Pasquini direttore Ascom?

L’abusivismo, che non è solo quello dell’immigrato che vende per la strada i prodotti griffati. Abusivismo è un fenomeno che va visto a 360 gradi e riguarda, ad esempio, la grande quantità di strutture abusive che esercitano la professione di affittacamere o piccoli alberghi senza che nessuno li conosca. Noi lavoriamo tanto per promuovere il territorio e, poi, i frutti li gode qualcun altro.

C’è la crisi?

Certo che c’è se si pensa che l’anno scorso in Italia hanno chiuso 28 mila attività imprenditoriali e commerciali. Noi sappiamo cosa c’è dietro questi numeri, ci sono famiglie che soffrono, sfasciate dalle difficoltà economiche, delusioni, amarezze

Favorevole o no ai kebab in centro?

Con l’assessore alle attività produttive Cappellini vogliamo affrontare il cosiddetto piano delle funzioni che riguarda, appunto, le problematiche di accoglienza della città. Poi abbiamo anche chiesto l’adeguamento delle superfici fissando dei limiti per il centro storico. Poi c’è il Piano delle funzioni che in una città come Lucca vuol dire tutelare il tessuto evitando il proliferare di attività non adeguate alle caratteristiche della città. Quindi, la mia risposta quanto ai kebab in centro, è questa: la città ha bisogno di attività tipiche del suo territorio.

Dal 30 luglio scatta il regolamento che disciplina gli apparecchi elettromeccanici che possono (e non possono) essere utilizzati nei centri estetici

giovedì, 28 luglio 2011, 17:04

Dal 30 luglio in vigore il nuovo decreto che regolamenta gli apparecchi elettromeccanici utilizzati dai centri estetici. Il decreto – n.110  del 12 maggio 2011- Ministero dello sviluppo economico – interessa, in Provincia di Lucca, oltre 200 attività.  Dal 30 luglio sarà infatti consentito – fa sapere la Cna Provinciale (info su www.cnalucca.it) esclusivamente l’utilizzo delle apparecchiature citate nell’elenco (Allegato 1 al Decreto) e dovranno essere rispettate le caratteristiche tecniche e le regole di utilizzo previste nelle rispettive schede tecnico-informative (Allegato 2 al Decreto). Cna consiglia, a tutti gli operatori, di procedere ad una verifica delle apparecchiature e, laddove si riscontrassero parametri non compatibili con quanto previsto dalle schede tecniche, si proceda tempestivamente agli opportuni interventi tecnici di adeguamento, laddove possibili. Per informazioni e chiarimenti il servizio Cna Progetti è a disposizione delle imprese telefonando al 0584-439023 (sede di Viareggio) e 0583 -4301117 (sede di Lucca).

Dall’Assemblea di Confesercenti appello all’unità delle imprese per segnali veri di cambiamento

giovedì, 30 giugno 2011, 15:51

Una lunga relazione, che ha percorso in modo forte i numeri della crisi, ma anche gli obiettivi per il cambiamento,  quella del Presidente Provinciale Confesercenti Giuliano Cesaretti all’assemblea annuale dell’associazione di metà mandato svoltasi presso la sede dell’associazione.

«Il desiderio forte di cambiamento e di novità – ha detto Cesaretti – che emerge da cittadini e imprese e l’appello altrettanto forte a ritrovare la via di una crescita economica e sociale duratura sono i due segnali forti di questo periodo. La crisi per i nostri settori è molto forte. Le imprese del commercio toscano continuano a subire perdite: -1,7% di fatturato nel primo trimestre del 2011. Un calo legato alla crisi dei consumi in stagnazione da oramai diversi anni in tutti i comparti con ricadute su pagamenti, liquidità, occupazione, cessazioni di aziende. Intanto si parla di grandi manovre per rosicchiare 45 miliardi di euro. E nessuno dice ai cittadini che nel frattempo la spesa pubblica (non il deficit) si stima aumenti di oltre 90 miliardi di euro e anche le entrate dello stato siano in costante aumento. Le imprese e i cittadini sono presi in giro. Il prelievo fiscale è aumentato e la spesa corrente, e con essa gli sprechi, non è stata intaccata».

«Per affrontare la crisi serve rafforzare il patto tra le associazioni della piccola impresa. Per questo rinnoviamo con entusiasmo l’adesione al progetto di Rete Imprese Italia anche a Lucca, il rapporto di stretta collaborazione con Confcommercio, CNA e Confartigianato.  Si tratta dell’unico vero segnale di convergenza, di coesione nella realtà sociale che può dare  più forza alle proposte ed alle richieste di questo mondo che malgrado le mille incertezze non vuole arrendersi. L’appello alle Istituzioni locali è quello di un federalismo fiscale virtuoso: diciamo no a tasse di scopo soprattutto sul turismo e a nuovi balzelli, diciamo no a aumenti di suolo pubblico, tariffe rifiuti, imposte, diciamo no a una politica urbanistica finalizzata all’accumulo di oneri di urbanizzazione per finanziare la spesa,  e invece chiediamo riduzione della spesa corrente, l’unico vero strumento per cambiare davvero».

«L’Assemblea ha in più occasioni sottolineato come tema strategico il rapporto fra imprese e credito che la crisi ha reso più problematico. Il ruolo di Italia Confidi, il consorzio di garanzia di Confesercenti è stato strategico in questi anni di crisi, ma non basta. Serve un nuovo modo di rapportarsi tra banche e imprese. Serve un patto territoriale più forte altrimenti il rischio è che Basilea 3 peggiori la situazione. La nostra associazione è al lavoro su molti fronti per nuovi accordi fra banche ed imprese, ma ci attendiamo un ruolo attivo anche dalle Istituzioni».

«Il nostro cavallo di battaglia rimane il turismo. Confesercenti ha lavorato molto per rafforzare questo comparto e possiamo dirci soddisfatti della crescita sia del sistema locale, che della crescita della nostra rappresentanza nel settore della ristorazione, delle guide, dell’extralberghiero. Ma siamo in una fase strategica in  cui serve fare sistema. Il tavolo del turismo Confesercenti/Confcommercio crediamo sia la strada giusta per accompagnare il sistema locale in questa riforma, ma anche per dotarci di uno strumento operativo oramai necessario per dare ruolo alle imprese nella commercializzazione, nella collaborazione agli eventi, nella promozione».

«Sul commercio, ieri a Firenze abbiamo incassato finalmente le dichiarazioni del Presidente regionale Rossi che ci ha detto “basta con nuovi  sistemi commerciali, pensiamo al completamento dell’esistente, alla riqualificazione delle funzioni dei  centri”. Questa è da sempre la nostra politica. Abbiamo avversato con forza i progetti di Viale Einaudi a S. Anna  e del Centro commerciale detto Stadio a Lucca oltre le inchieste. Confermiamo oggi le nostre posizioni invitando i nostri amministratori a cogliere l’occasione per azzerare una impostazione urbanistica che è sbagliata nel merito e nel metodo e i due progetti che non servono alla città, ma a pochi».

«Siamo convinti che invece che attivare nuovi sistemi commerciali, sia necessario agire per potenziare i sistemi esistenti. Per questo continueremo a sostenere i Centri Commerciali Naturali come stimolo all’aggregazione e al lavorare insieme tra commercianti, ma chiediamo ai Comuni attenzione e agevolazioni per le iniziative che si moltiplicano sul territorio. Abbiamo sempre chiesto più che contributi, agevolazioni. Chediamo semplificazione burocratica e della chiarezza delle norme. I questi ultimi anni abbiamo assistito a provvedimenti clamorosi su questi temi. Penso al tema del farraginoso regolamento sui pubblici esercizi a Lucca che ha imposto inutili procedure autorizzative per eventi musicali o che ha chiesto al gestore dei locali di occuparsi della quiete pubblico; penso alla necessità di perizie audiometriche e dichiarazioni di ingegneri autorizzati per far suonare un quartetto d’archi in una piazza; penso all’obbligo dei pubblici esercizi della città di Lucca di smontare ombrelloni e pedane per un mese solo per assolvere a un formalismo burocratico. Su questi temi occorre drasticamente cambiare rotta».

«Infine il tema delle regole e della concorrenza leale. Noi ribadiamo con chiarezza la posizione dell’associazione: le regole devono garantire l’accessibilità ai rispettivi settori, valorizzando con chiarezza le differenze tra le differenti attività, senza rincorrere il falso mito della liberalizzazione e allo stesso tempo siano controllate con efficacia. Ci preme denunciare il permanere e l’espandersi del fenomeno dell’abusivismo non imprenditoriale, quello che si nasconde sotto l’ombrello dei finti circoli, delle false associazioni, dell’abusivismo turistico. E’ su queste realtà completamente nascoste alle regole che le istituzioni  dovrebbero concentrare la loro attenzione. Invece si continua a guardare alle sbavature delle imprese regolari»

«Come Confesercenti – conclude Cesaretti – abbiamo dimostrato in questi anni di essere uno strumento attivo di stimolo e promozione. La costante crescita di associati ci conforta nella bontà di questo lavoro a sostegno delle molte iniziative sul territorio. Abbiamo rafforzato la rete dei servizi con una attenzione particolare al credito, alla formazione, ai servizi per l’HACCP e la sicurezza aziendale. Abbiamo integrato la nostra associazione con quella della Versilia. Abbiamo rafforzato la partecipazione delle imprese agli organismi, con una struttura aperta ai soci che vogliono collaborare attivamente.  Non abbiamo scontri interni perché abbiamo pensato all’associazione come uno spazio di partecipazione aperto a chiunque voglia partecipare. Per questo attendiamo che altri imprenditori diano una mano in questa fase di crisi. Ma come adesso – conclude Cesaretti – c’è bisogno di associazioni forti che rafforzino il ruolo delle nostre imprese».

La denuncia di Cordoni di Confcommercio: “Abusivismo piaga da eliminare”

mercoledì, 29 giugno 2011, 07:55

Un saluto a tutti i soci e colleghi di Ascom Confcommercio, la denuncia una situazione non certamente facile da affrontare vista, anche, la crisi generale dell’economia, una piaga, quella dell’abusivismo, che le autorità non riescono a contrastare, ma che va debellata una volta per tutte, l’invito, infine, a restare uniti e avvalersi degli strumenti messi a disposizione per combattere uno dei periodi più difficili degli ultimi decenni. E’ questo, in sostanza, il sunto dell’intervento del presidente di Ascom-Confcommercio Ademaro Cordoni all’assemblea annuale, una relazione che ha avuto, anche, momenti di toccante emozione, quando il presidente dei commercianti della provincia di Lucca si è soffernato sui dati, drammatici, relativi alla dismissione di attività commerciali: statistiche allarmanti dietro alle quali, ha detto Cordoni, si nascondono fallimenti umani e speranze andate in fumo. 

“Vi ringrazio per la presenza a questo appuntamento annuale – ha esordito Ademaro Cordoni – Questa mia relazione serve per illustrarvi l’attività svolta durante il 2010 e programmare quindi quella del prossimo anno. Quello che ci siamo lasciati alle spalle, è stato un anno di intenso lavoro che ci ha visti impegnati lungo l’intero territorio provinciale, attraverso l’organizzazione di incontri, riunioni e seminari, molto utili per conoscere più da vicino e capire le varie problematiche riguardanti il mondo imprenditoriale del commercio, del turismo e dei servizi. Incontri, questi, che hanno visto i funzionari della nostra associazione confrontarsi, a volte anche duramente, con le varie amministrazioni comunali. Uno sforzo, il nostro, premiato dai numeri e dalle risposte dei commercianti. Nonostante il periodo difficile, infatti, la nostra associazione è stata una delle pochissime in Italia a segnare una netta inversione di tendenza per quanto riguarda il numero dei propri iscritti, ricevendo complimenti sia da parte dei vertici regionali che nazionali di Ascom Confcommercio. Dimostrazione ulteriore, questa, che il lavoro, soprattutto se è un buon lavoro, paga sempre. E certamente l’impegno da parte anche della giunta non è mai venuto meno, nel tentativo di contrastare una crisi economica generale che proprio nel 2010 ha iniziato a farsi sentire in maniera pesante sulla categoria”.

 

Il presidente di Ascom Confcommercio è, poi, passato a elencare i punti di forza dell’intervento associativo a cominciare dalla formazione: “In questo settore – ha detto – spicca l’attività svolta dall’agenzia formativa So. Ge. Se. Ter. Cat e dagli enti bilaterali (Ebiter, per quanto riguarda il commercio ed Ebtt per il turismo). Nel 2010 la formazione, che ha visto coinvolte ben 1386 persone fra titolari e dipendenti, si è svolta a 360 gradi ed ha riguardato chi voleva intraprendere l’attività Commerciale, Turistica o di Servizi in genere, chi doveva fare formazione obbligatoria, chi voleva aggiornarsi, chi voleva approfondire conoscenze, chi voleva acquisire nuove competenze. I corsi formativi in parte sono stati finanziati dalla Regione, dal Fondo Sociale Europeo e dagli Enti Bilaterali, quindi molte volte i soggetti hanno potuto usufruire di formazione gratuita. Quanto al credito, il 2010 è stato un anno difficile per il sistema bancario. La risposta della nostra struttura Centro Fidi, però, è stata all’altezza della situazione, in quanto è riuscita a fornire un aiuto prezioso a tante aziende nel risolvere particolari problemi con gli istituti bancari. L’anno passato ha visto le aziende richiedere il consolidamento del debito a breve, e ciò è stato possibile anche grazie alla possibilità da parte del Centro Fidi Terziario di ricorrere alle contro garanzie del Medio Credito Centrale”.

 

Non poteva mancare, certamente, il riferimento alla importante e centralissima esperienza dei Centri Commerciali Naturali: “Altro capitolo su cui intendo soffermarmi è quello relativo allo sviluppo dei Centri Commerciali Naturali, che la nostra associazione porta avanti da tempo, avendone inaugurati diversi, e puntando all’apertura di altri. Il messaggio che cerchiamo di far passare agli imprenditori è uno solo, puro e semplice: la crisi si combatte solo facendo squadra e lavorando uniti. Unendosi nei Centri Commerciali Naturali i negozianti possono farsi pubblicità, ottenere finanziamenti e organizzare eventi, ma soprattutto esercitare una forte pressione sulle amministrazioni in caso di richieste. I CCN che stanno operando da alcuni anni hanno ormai aggregato numerosi imprenditori ed annualmente organizzano eventi importanti e sono riusciti ad ottenere finanziamenti dalla Regione Toscana ed alcuni di essi hanno ottenuto dalla stessa attestazioni di merito. L’ultimo in ordine di tempo ad essere nato è quello di Forte dei Marmi, e altri potrebbero seguire presto l’esempio. Sempre per quanto riguarda i Ccn, è stato creato all’interno di Ascom Confcommercio un coordinamento che ha portato a presentare e ottenere su bandi regionali progetti per i quali la Regione finanzierà il 50 per cento degli investimenti. Per spiegare la validità e la competenza del personale dell’Associazione, giova sottolineare che su 13 progetti approvati dalla Regione, ben 4 sono stati presentati da Ccn di Lucca”.

 

Nota negativa, invece, per quanto riguarda il lavoro e le assunzioni di personale: “L’andamento negativo del 2010 – ha aggiunto Cordoni – ha visto il ricorrere alla cassa integrazione in deroga di molte aziende del nostro settore. La competenza degli uffici, con accordi sottoscritti con i sindacati, ha portato a snellire e predisporre circa 120 richiesta di cassa integrazione in deroga. Purtroppo  il trend anche per il 2011 appare negativo, visto che in questa prima parte dell’anno  sono state presentate circa 70 domande. Passando, poi, al turismo, Siamo di fronte a una crescita dei numeri relativi alle presenze turistiche, a una forte diminuzione delle risorse della Regione destinate al turismo e, non ultimo, a una riforma profonda degli strumenti promozionali. Per questi motivi il turismo deve essere al centro delle attenzioni del sistema locale: non possiamo permetterci di arretrare anche su questo terreno, né possiamo indebolire l’offerta territoriale a fronte dell’assenza delle Apt”.

 

“E’ cresciuta – ha incalzato il presidente Ascom – e si è rafforzata l’intesa con le altre associazioni di categoria, Confesercenti, Confartigianato e Cna, attraverso la Rete Impresa Italia, che ha visto assegnare alla nostra associazione il ruolo di prima coordinatrice del gruppo di lavoro, al momento della sua creazione. Degno di nota, in questo ambito, è l’importante convegno sul credito organizzato nell’estate del 2010 nella sede della Camera di Commercio di Lucca. Ma Rete Impresa Italia non si ferma certo qua: è infatti tuttora allo studio un nuovo convegno sull’abusivismo, altro tema di fondamentale importanza che seguiamo con la massima attenzione, vista la presenza di strutture ricettive irregolari e circoli, sagre e falsi agriturismi che svolgono con prevalenza attività di ristorazione e nei servizi, infine, l’attività abusiva degli pseudo mediatori e attività di consulenza in genere. Tutti i nostri settori sono colpiti da questo fenomeno che prospera al di fuori delle regole e che le autorità, fino ad ora, non sono riuscite a colpire. È il momento di dire basta di vessare, controllare e sanzionare le aziende in regola e fare finta di non sapere che esiste un ampia fascia di illegalità”.

         

 

“La nostra associazione – ha concluso Cordoni – è impegnata su tanti fronti che la vedono confrontarsi, a volte anche in modo molto duro, con le amministrazioni comunali. Il caso dei varchi telematici di Lucca ha occupato e sta occupando da mesi e mesi le prime pagine dei giornali, e a tale proposito proprio il Comune di Lucca deve ancora darci una risposta in merito al nuovo posizionamento delle telecamere e alla diversa applicazione degli orari. Ma non solo quello: Ascom Confcommercio è chiamata a districarsi fra regolamenti, decreti, interpretazioni e disposizioni che interessano molte attività commerciali in tutti i Comuni del territorio provinciale. Un confronto serrato, quello fra Ascom Confcommercio e gli enti, che è stato trattato nei giorni scorsi anche dal nostro Presidente nazionale Carlo Sangalli, il quale si è soffermato sulla necessità di lottare per la tutela e la difesa delle imprese e dei posti di lavoro. Nel 2009, lo stock di imprese commerciali si è ridotto in Italia di circa 28 mila unità. E si è ridotto anche nel 2010: di circa 26 mila unità. Sono cifre che raccontano tutto l’impatto della grande crisi e dei suoi sviluppi. Noi conosciamo bene queste cifre. Ma soprattutto, conosciamo la storia di fatica, di dolore e, talora, di estrema disperazione che vi sta dietro. Conosciamo le vetrine che si spengono e con esse i progetti di vita che naufragano. E anche in nome di queste storie, storie della nostra gente, chiediamo che il Paese cambi e che le amministrazioni ci ascoltino”.

Al via corso sulla comunicazione per gli artigiani: ecco come trasformare criticità in opportunità

lunedì, 27 giugno 2011, 19:44

Trasformare le criticità in opportunità. E’ uno dei principali obiettivi de “I processi della comunicazione: in cammino verso una professionalità più consapevole ed efficace”, il primo corso promosso dal Centro Servizi per l’Artigianato di Cna (info su www.cnalucca.it) che ha la finalità ultima di promuovere la centralità dei processi della comunicazione interpersonale e della comunicazione scritta professionale, quali competenze professionali trasversali organizzate in conoscenza, capacità e comportamenti. Tra gli argomenti il team building, il processo dell’ascolto attivo, il comportamento assertivo e la comunicazione efficace in azione. Il corso è rivolto ad imprenditori, artigiani, liberi professionisti.

Il corso, che sarà presentato giovedì 30 giugno (dalle 18,30 alle 19,30) a tutti gli interessati, si terrà presso la sede di Lucca, in Via Romana 615/P, in località Arancio. Previsti 15 appuntamenti (2 ore ciascuno) con partenza a settembre. Per iscrizioni (il corso è a pagamento) e informazioni: Debora Domini telefono 0583-4301116, e-mail: csa@cnalucca.it

Privacy, ciclo di seminari informativi sul trattamento dei dati personali per le imprese

venerdì, 27 maggio 2011, 11:18

La legge sulla Privacy, gli obblighi e le procedure per essere in regola al centro di un ciclo di seminario promossi da Cna Lucca. Dalle misure minime al documento programmatico sulla sicurezza: incontri a Lucca e Viareggio con esperti consulenti.

Privacy, misure minime di sicurezza, informativa per il consento e Documento Programmatico sulla Sicurezza: l’accesso al mercato globale e all’informatizzazione attraverso l’invio di dati sensibili e personali con strumenti elettronici per le imprese artigiane private  ha portato notevoli vantaggi, ampliato i contatti ed espanso i rapporti tra imprese e clienti, clienti ed imprese, ma anche prodotto diversi e fondamentali obblighi come, per esempio, quelli previsti dalla legge sulla Privacy. Ma in cosa consiste? E cosa deve fare un’impresa per essere in regola? Proseguono sul territorio provinciale i seminari informativi dal titolo “Privacy per le imprese: la normativa e la gestione operativa degli adempimenti. Semplificazione e novità 2011”. promossi da Cna Lucca (info su www.cnalucca.it) per illustrare alle imprese che trattano dati personali di clienti, fornitori, dipendenti, i principali aspetti e le modalità per essere in regola.

Primo incontro mercoledì 8 giugno (dalle 18 alle 19,30) presso la sede Provinciale in Via Romana, 6157P, in località Arancio. Previsto per mercoledì 15 giugno (dalle 18 alle 19,30) un seminario anche a Viareggio, presso la sede in Largo Risorgimento. Al seminario interverrà il consulente David Tocchini per illustrare procedure, modalità e tempistiche per adeguarsi al trattamento dei dati personali attraverso strumenti elettronici come la mail. Per informazioni rivolgersi alla segreteria 0583 4301114.

Cna, domani il convegno su fisco ed imprese

mercoledì, 25 maggio 2011, 11:32

Studi di settore e nuovo redditometro per imprese, autonomi e professionisti al centro di un importante seminario, promosso da Cna e dell’ AIDC (Associazione Italiana Dottori Commercialisti)  (info su www.cnalucca.it) con il patrocinio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e Revisori Contabili in programma domani (dalle 15 alle 18) presso la sede dell’Ordine in Via Pubblici Macelli n.119.

Due strumenti che si rivolgono, gli studi di settore solo ai redditi d’impresa, il redditometro al reddito complessivo, fondamentali per la lotta all’evasione e che le imprese spesso percepiscono in maniera negativa. Il seminario, a cui parteciperanno Michele Davini (Presidente AIDC Lucca) e Paola Michelotti (Vice Presidente Cna Lucca), e in qualità di relatore Lamberto Magnani (Consulente Cna Interpreta) ha proprio l’obiettivo di approfondire le finalità, i metodi e i parametri con cui vengono applicati gli strumenti l’accertamento della contribuzione.

Nel corso dell’incontro saranno inoltre presentati da Ferruccio Vannucci (Direttore Generale ArtigianCredito Toscano) i “Bandi della Regione Toscana: Finanziamento per le imprese e convenzioni ArtigianCredito Toscano” con le conclusioni di Ugo Da Prato (Presidente Cna Lucca). Per iscriversi è necessario compilare il coupon che può essere richiesto alla segreteria di Cna al 0583-4301114 o via mail info@cnalucca.it

Fisco e imprese, un seminario su finalità e metodi organizzato da Cna

martedì, 24 maggio 2011, 11:09

Studi di settore e nuovo redditometro per imprese, autonomi e professionisti al centro di un importante seminario, promosso da Cna e dell’ AIDC (Associazione Italiana Dottori Commercialisti)  (info su www.cnalucca.it) con il Patrocinio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e Revisori Contabili in programma venerdì 27 maggio (dalle 15 alle 18) presso la sede dell’Ordine in Via Pubblici Macelli n.119.

Due strumenti che si rivolgono, gli studi di settore solo ai redditi d’impresa, il redditometro al reddito complessivo, fondamentali per la lotta all’evasione e che le imprese spesso percepiscono in maniera negativa. Il seminario, a cui parteciperanno Michele Davini (Presidente AIDC Lucca) e Paola Michelotti (Vice Presidente Cna Lucca), e in qualità di relatore Lamberto Magnani (Consulente Cna Interpreta) ha proprio l’obiettivo di approfondire le finalità, i metodi e i parametri con cui vengono applicati gli strumenti l’accertamento della contribuzione.

Nel corso dell’incontro saranno inoltre presentati da Ferruccio Vannucci (Direttore Generale ArtigianCredito Toscano) i “Bandi della Regione Toscana: Finanziamento per le imprese e convenzioni ArtigianCredito Toscano” con le conclusioni di Ugo Da Prato (Presidente Cna Lucca). Per iscriversi è necessario compilare il coupon che può essere richiesto alla segreteria di Cna al 0583-4301114 o via mail info@cnalucca.it

Artour: il bello in piazza nella splendida cornice dell’Anfiteatro

giovedì, 12 maggio 2011, 14:17

Dopo il successo della prima edizione dell’anno passato, ARTour il bello in piazza, propone un ricco calendario per l’anno 2011. La prima tappa inaugura a Lucca, nel fine settimana del 14-15 maggio (Piazza Anfiteatro 10,00-20,00), su iniziativa di Cna Lucca, Confartigianato Imprese Lucca e in collaborazione con il Comune di Lucca.

In particolare, Filippo Candelise assessore comunale con delega all’Artigianato, introduce con entusiasmo ARTour: “A nome dell’Amministrazione comunale e mio personale do il benvenuto a questo evento, che per la prima volta si tiene nella nostra città. Voglio anche sottolineare come la location scelta per ospitare questa manifestazione – Piazza dell’ Anfiteatro, una delle più belle piazze in assoluto, e sede una volta del mercato ambulante – sia particolarmente appropriata per ospitare artigiani e prodotti provenienti un po’ da tutte le regioni d’Italia. In questo week-end già così ricco di eventi, ARTour rappresenta un motivo di richiamo in più sia per i lucchesi che per i tantissimi turisti che hanno scelto la nostra città come meta per questo fine settimana”.

In particolare, ARTour, il bello in piazza propone uno shopping alternativo, organizzando una mostra mercato itinerante dell’artigianato artistico proveniente da tutta Italia. Dunque, l’artigianato artistico italiano esce dalle botteghe e dai laboratori, per scendere in alcune tra le piazze più belle della Toscana. Un modo originale per visitare alcuni tra i luoghi più belli del territorio toscano ed incontrare le produzioni di grandi artigiani e designer italiani: un connubio perfetto tra artigianato e turismoLucca è una perla toscana bella da vedere, per gli straordinari tesori artistici e architettonici e per i vari giardini aristocratici; ma anche da vivere, grazie alla fervida attività culturale, artistica e musicale che propone il calendario annuale.

L’appuntamento con ARTour si svolge in contemporanea alla terza edizione della manifestazione “Quel che non è”, mostra di finiture di interni (questo week end al Real Collegio), che a fianco degli espositori vede la partecipazione di ragazzi delle scuole superiori provenienti da tutta Italia. ARTour, contemporaneamente, presenta un variegato spaccato delle produzioni artigianali, in cui il mestiere, l’abilità, la tradizione e la capacità di innovare trovano espressione in oggetti affascinanti e spesso unici. Le due iniziative si completano offrendo la possibilità al visitatore di conoscere alcuni fra i tanti mestieri del mondo artigiano, in cui le abilità manuali riconquistano il loro spazio, attraverso soluzioni e prodotti di altissima qualità. Un appuntamento sicuramente interessante anche per i turisti, che potranno infatti conoscere molte delle peculiarità della cultura materiale e del saper fare in generale, che caratterizza e contraddistingue la Toscana e l’Italia.

“Riportare nel cuore del centro storico attività, mestieri artigianali ed artistici, quelli che hanno caratterizzato la nostra storia e soprattutto, caratterizzato la vita di strade e borghi all’interno delle mura – spiega Ugo Da Prato, Presidente Provinciale Cna – rafforza e contribuisce a valorizzare un percorso di promozione e recupero di saperi e conoscenze a rischio estinzione, e a cui la nostra associazione ha dedicato, e dedica ogni giorno, risorse ed impegno. ARTour sviluppa e mette in mostra insieme a bellezze e manualità, oggetti e artigianalità, il valore immateriale del territorio e della sua storia che sono alla base di una cultura straordinaria e ricca come la nostra. L’artigianato e la piccola bottega possono essere il vero volano turistico. Si tratta solo di guardare indietro alla nostra storia”.

“In una società sempre più multietnica e in un mercato ormai globalizzato, la produzione artigianale italiana si staglia su tutta quella serie di manufatti, oggetti, prodotti, che si ritrovano sui banchi di molti mercatini ambulanti. Il lavoro artigianale è un’altra cosa e in questo secondo fine settimana del mese di maggio abbiamo l’opportunità di scoprire a Lucca l’abilità, la manualità degli artigiani ed il fascino del prodotto artigianale – come afferma Roberto Favilla Direttore Confartigianato Imprese Lucca, che continua dicendo – Insomma sarà questo l’appuntamento per educare i giovani e chi parteciperà ad apprezzare il valore del lavoro dell’artigiano che unisce la manualità alla conoscenza del materiale, alla fantasia ed alla ricerca di quella perfezione che si esprime con la peculiarità dell’oggetto mai completamente identico ad un altro. Riguardo ad Artour, ben vengano queste mostre mercato dell’artigianato artistico perché sono iniziative utili per conoscere la produzione delle botteghe artigiane più qualificate di tutto il Paese”.

Trasporti, mercoledì seminario per le imprese del settore sull’ orario di lavoro e i controlli

lunedì, 9 maggio 2011, 09:50

Orario di lavoro tra obblighi e controlli per le imprese di autotrasporto lucchesi. La gestione e l’applicazione dell’orario di lavoro nel settore dei trasporti è il tema del seminario tecnico promosso da Fita-Cna (info su www.cnalucca.it) rivolto alle imprese di autotrasporto in programma mercoledì 11 maggio (ore 17,30) presso la sede della Provinciale in Via Romana, n.615/P in località Arancio, a Lucca.

Un seminario fondamentale per gli autotrasportatori che devono fronteggiare uno scenario molto diverso rispetto al passato dopo l’introduzione del mercato unico e del cabotaggio, insieme alla liberalizzazione del comparto. Fattori, che hanno innescato un incremento esponenziale del traffico pesante sulle strade e al tempo stesso un aumento della concorrenza tra operatori europei ed extracomunitari con ripercussioni sul mercato spesso negative. Tra le novità l’introduzione del tachigrafo digitale e l’intensificazione e inasprimento dei controlli per garantire una adeguata sicurezza della circolazione stradale.

Al seminario parteciperanno Ugo Da Prato (Presidente Provinciale Cna), Roberto Sarti (Direttore Direzione Provinciale del Lavoro), Lisa Labagnara (Ispettore del Lavoro), Maria Chiatante (Ispettore del Lavoro), Cecilia Di Somma (Responsabile Ufficio Trasporti e motorizzazione della Provincia), Luca Bacci (Comandante Polizia Stradale) e Franco Coppelli (Presidente Regionale Fita-Cna).

 Per informazioni e iscrizioni scrivere a info@cnalucca.it oppure telefonare al 0583-4301100.