Cna, scatto finale per le concessioni marittime

Cna, scatto finale per le concessioni marittime

Uno scatto finale per la definizione delle concessioni marittime. E’ quanto si appresta a fare la Cna balneari a livello locale e nazionale e quanto ha chiesto ai rappresentanti parlamentari del territorio nel corso del convegno che si è tenuto all’Hotel Esplanade di Viareggio. Un incontro, aperto dal presidente provinciale Cna Andrea Giannecchini, cui erano presenti moltissime imprese del settore, sia in sala, sia on line, e onorevoli e senatori che negli anni si sono spesi a sostegno della categoria. Gli onorevoli Buratti (Pd), Mallegni (FI), Potenti (Lega) e Zucconi (FdI) hanno ripercorso, insieme ai dirigenti Cna, le battaglie contro le aste e confermato il proprio appoggio a che la proroga delle concessioni demaniali marittime non venga rimessa in discussione dal Governo.

Unica voce fuori dal corso, il deputato del Movimento 5 Stelle, Francesco Berti, che ha invece sostenuto il principio di concorrenza della Bolkestein, concedendo la massima possibilità ai nuovi imprenditori di accedere alla gestione di un bene pubblico.

“La posizione della Cna è chiara – ha detto Cristiano Tomei, coordinatore nazionale di categoria – apprezziamo l’ultima decisione del Governo e consideriamo positivo anche l’annuncio di una mappatura delle concessioni in vista della riforma del demanio marittimo. Da questa rilevazione sarà evidente che non esiste una carenza di risorse tale da mettere in discussione quanto fino a qui raggiunto e che ci sono gli spazi per chi vorrà investire in questo settore senza per questo ledere i diritti delle imprese già presenti”.

Per la Cna, a fronte di una vera e propria scelta di vita fatta dai balneatori, è necessario adesso vigilare affinchè non si torni indietro sulla proroga e, soprattutto, che si capisca il grande valore della categoria sia in campo turistico, sia in campo economico e del mondo del lavoro.

“Il turismo in Italia dopo la pandemia non sarebbe ripartito senza questa categoria – ha continuato Tomei – che ha promosso il turismo di prossimità. Sono stati proprio i nostri stabilimenti a trascinare l’economia anche oltre la fascia costiera. Questi imprenditori hanno dato una risposta eccellente e fondamentale in termini economici, ma anche sul fronte della sicurezza”.

Nella riunione si è parlato di una vera e propria campagna denigratoria, di “un accanimento morboso perpetuo da anni nei nostri confronti”, che viene portata avanti contro la categoria che, invece, come sostenuto dalla presidente nazionale Sabina Cardinali “adesso spera di avere certezze sul futuro, in modo da investire le proprie energie nella crescita propria e del turismo in generale del nostro Paese”.

“30 mila imprese fondamentali che hanno perso anni – ha detto Cardinali – per l’immobilismo della politica e che invece devono poter fare conto sul doppio binario e sul legittimo affidamento, questioni che la Cna ha sempre sostenuto dalla prima ora”.

La Cna nei prossimi mesi lavorerà alla raccolta di materiale e documentazione per supportare la politica anche nel lavoro di mappatura delle imprese.

“Sarebbe il caso di promuovere il calcolo delle risorse a livello europeo, non di singole zone o territori – ha detto Maurizio Criscuolo, della presidenza nazionale dell’associazione – perché se va tutelata la concorrenza a livello europeo, ci pare logico che anche un’eventuale carenza di risorse vada calcolata in quell’ambito”.

Nel convegno è stato anche ritagliato uno spazio per dare il benvenuto al nuovo comandante della Capitaneria di Porto, Alessandro Russo che ha sottolineato l’importanza di una corretta vigilanza da parte degli assistenti alla balneazione.

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