Sono molteplici le attuali minacce alla professione di estetica: il crescente abusivismo, i negozi catena di stranieri, l’intelligenza artificiale, la vendita dei prodotti on line o nella grande distribuzione, gli interventi di medicina estetica e molto altro. Dall’ultimo rapporto annuale di Cosmetica Italia emerge che i centri estetici sono all’ultimo posto nella vendita dei prodotti di bellezza.
Parallelamente, con la pandemia le abitudini cosmetiche e i rassicuranti riti di benessere sono radicalmente cambiati e la cura di sé si è evoluta. Secondo gli psicologi le donne hanno ritrovato fiducia in se stesse e la pandemia ha alimentato la consapevolezza che la salute del corpo è costruita anche sul benessere esteriore e interiore, sull’autostima e sull’importanza di piacersi.
“Sono cambiate le abitudini cosmetiche – spiega AnnaMaria Frigo, presidente Cna Impresa Donna Lucca e vicepresidente di Cna estetica – con la scelta di più cura e meno make up ed è aumentata l’autocura di bellezza a casa. Molte donne, dopo il Covid, hanno continuato con il fai da te, con la conseguenza che il fatturato dei centri estetici non si è ancora allineato a quello del periodo precedente il Covid”.