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Sabatini bis: 2,5 miliardi di euro a disposizione delle imprese

giovedì, 27 marzo 2014, 11:23

Si potranno presentare a partire da lunedì mattina le domande per accedere ai finanziamenti a tasso agevolato messi a disposizione dalla nuova legge Sabatini bis. Si tratta di un plafond di 2 miliardi 500 milioni di euro che saranno fatti confluire in un fondo costituito presso la Cassa depositi e prestiti a cui le banche e gli intermediari finanziari potranno attingere per concedere alle piccole e medie imprese finanziamenti tra i 20 mila e i 2 milioni di euro per investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature a uso produttivo, nonché investimenti in hardware, software e tecnologie digitali. Sono invece escluse le spese relative a terreni e fabbricati e quelle per immobilizzazioni in corso e acconti. L’erogazione del contributo è prevista al completamento dell’investimento (da avviare successivamente alla presentazione della domanda di accesso ai contributi) e sarà effettuata in quote annuali, secondo il piano di erogazioni riportato nel provvedimento di concessione.

L’intervento a sostegno degli imprenditori è articolato in diverse fasi e prevede: finanziamenti che coprono fino al 100 per 100 gli investimenti effettuati; contributi pari all’ammontare complessivo degli interessi a carico delle imprese sui finanziamenti bancari per gli investimenti realizzati; la possibilità di beneficiare del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese sul finanziamento bancario (fino all’ 80 per 100 del suo ammontare).

Le imprese potranno presentare le domande per la richiesta dei finanziamenti e dei contributi alle banche e agli intermediari finanziari a partire dalle 9 del 31 marzo e probabilmente per pochi giorni. Per maggiori informazioni e assistenza le imprese possono rivolgersi alla Cna: Alessandro Pera, tel. 0583 4301119, pera@cnalucca.it; Fiorenza Lunardi, tel. 0583 4301118, lunardi@cnalucca.it

Cna in campo per la riqualificazione del centro storico: plaudono Tambellini e Lattanzi

sabato, 22 marzo 2014, 17:55

di gabriele tolari

I piedi nel futuro, gli occhi sulla tecnologia del presente, il cuore nel glorioso passato dell’artigianato artistico. La Cna guidata in provincia da Luca Poletti s’inserisce nel dibattito cittadino sulla riqualificazione del centro storico e lo fa dalla porta principale, prendendosi plausi e promesse da parte di Tambellini e, soprattutto, di Lattanzi della Fondazione Cassa di risparmio di Lucca. La quale, com’è noto, è la nuova patrona della città cui tutti, indistintamente, si affidano. Altro che San Paolino, Volto Santo e compagnia bella.

Illustrati nell’auditorium San Micheletto nel convegno ‘L’intelligenza delle mani: un polo per l’artigianato artistico fra tradizione e innovazione nella città’, sono molti gli obiettivi scaturiti con la vera e propria indagine di mercato condotta da Cna sulle botteghe artigiane sopravvissute ai segni del tempo. Non tanto per tornare ai mestieri che furono, quanto piuttosto per riprenderne gli aspetti intramontabili a prescindere dal periodo storico. Si va da una nuova visibilità per l’artigianato artistico lucchese, da svecchiare nell’immagine, a una rete di collaborazione e scambi tra i vari professionisti superstiti della creazione manuale. Con uno sguardo all’abbattimento dei costi di gestione e un altro rivolto al Carmine o a parte dell’ex manifattura, e l’intenzione ultima di organizzare, in uno dei due luoghi o altrove, un ambiente ad hoc dedicato all’artigianato.

“Quello che si imparava in bottega – ha ricordato la vicepresidente provinciale di Cna Ilaria Borelli, tra i promotori diretti del progetto – era sì un’esperienza pratica, manuale nella creazione di un determinato oggetto, ma era anche insegnamento ed educazione alla vita. Abbiamo pensato che disporre di un edificio pubblico a prezzi calmierati dove gli artigiani possano organizzare mostre, i laboratori siano protagonisti e corsi e seminari, eventi in genere racchiusi in un calendario annuale, possano trovare casa, sarebbe l’ideale per il rilancio dell’artigianato artistico lucchese”.

“Si tratterebbe di prodotti – ha specificato Borelli – naturalmente adeguati ai tempi di oggi. In questo contesto, poi, la cosa più importante sarebbe istituire una vera e propria scuola per i giovani, per avvicinarli a questo mondo”. In tal senso, potrebbe essere determinante che le scuole legate all’arte facessero sistema: non a caso, tra i molti studenti presenti in San Micheletto, erano presenti quelli di Walter Rinaldi, preside dell’istituto d’arte di piazza Napoleone e del liceo artistico di via Fillungo. “Però non si tratta soltanto di trovare uno spazio – ha avvertito Rinaldi – bensì di capire cosa abbia o non abbia senso fare, proporre al giorno d’oggi per quanto riguarda l’artigianato artistico. Non si tratta, dunque, di ripresentare le botteghe del ferro battuto o della cartapesta, ma di entrare in una dimensione nuova al passo coi tempi, dove design sia la parola chiave”.

Un amalgama, quindi, tra saperi vecchi e tradizionali, che sappiano però rapportarsi alla velocità e agli interessi del mondo moderno. Un sogno? La voglia di tornare al passato, seppur rivedendolo in chiave attuale, per la paura di un futuro incerto in qualsivoglia sua sfaccettatura? Niente di tutto ciò: “Sono stato recentemente in Olanda e Francia – ha raccontato Alessandro Romanini, professore dell’istituto di belle arti di Carrara – e specie nel secondo Paese, molto vicino all’Italia per certi aspetti culturali ed economici, l’artigianato è motore e vi si punta molto. Parigi e Lione, le città che ho potuto vedere io, sono tappezzate di manifesti, o banner illuminati, che promuovono decine di attività legate all’artigianato, dove si spiega che tutti i francesi hanno una buona ragione per sceglierlo”.

“La stessa Samsung, che non ha bisogno di presentazioni, ha deciso di aiutare e pubblicizzare il mondo dell’artigianato slegato a ciò di cui si occupa, dunque niente a che vedere coi device elettronici. Gucci – ha proseguito Romanini – casa di moda che nel 2013 ha fatturato più di 3 miliardi, ancora continua a fare promozione legando la propria immagine a quella dell’artigianato”. Come a dire che questa specifica realtà legata a mestieri antichi è tutt’altro che morta e ancora può fruttare in termini soprattutto turistici, attrattivi. “Un artigianato che, però, è un modello vincente se accostato a un sistema di e-commerce e di comunicazione all’avanguardia, oltre che a un aggiornamento continuo”, ha precisato ancora Romanini.

“Ho parlato con Cna del progetto di riqualificazione di una struttura qualche tempo fa – ci ha raccontato Serena Mammini, assessore comunale all’urbanistica – e il nome che è subito venuto fuori è stato quello dell’ex manifattura. Anche il Carmine, quando verrà riqualificato, sarà un luogo papabile, ma forse la bottega dell’artigiano, a colpo d’occhio, non si inserisce a perfezione con quella del banco agricolo. Pensavamo, quindi, che la parte della manifattura che si affaccia sul parcheggio Cittadella non sarebbe male per un progetto del genere. Specie perché si tratta di prevedere laboratori, un centro espositivo, una culla della tecnologia legata al mondo dell’artigianato. Ovviamente il tutto non solo a uso e consumo di Cna. Mi vengono in mente i fam lab, dove i giovani potrebbero mettersi insieme e fare un artigianato dove l’innovazione sarebbe parte integrante di una concezione moderna di questa attività storica. Però – ha concluso Mammini con la schiettezza che la contraddistingue – bisogna passare dalle parole ai fatti, sennò è inutile spendere soldi in convegni del genere se poi non sfociano in risultati concreti”.

A Lucca un seminario gratuito sull’etichettatura degli alimenti

venerdì, 21 marzo 2014, 12:39

Un seminario per tutti gli operatori del settore alimentare e per i loro consulenti dedicato al tema dell’etichettatura degli alimenti. Questi i temi dell’incontro organizzato da Cna Lucca per mercoledì 26 marzo, alle 15, presso la propria sede lucchese in via Romana 615/p.

“Si tratta di un’iniziativa importante – spiega Ambrogio Pagani, della Asl 2 di Lucca – perché gli argomenti connessi all’etichettatura degli alimenti sono oggi di estrema attualità. Gli argomenti che verranno trattati sono inoltre stati scelti tenendo conto di criticità reali ed emerse recentemente in fase di controllo ufficiale”.

Il seminario, della durata complessiva di tre ore, prevede diversi interventi con protagonisti dottori e specialisti del settore. L’ultima ora sarà infine dedicata a un dibattito frontale con gli esperti che risponderanno alle domande di operatori e consulenti.

“Nel settore alimentare per esempio – continua Pagani – il rapporto tra operatore e consumatore deve essere basato sulla corretta informazione di quest’ultimo e deve essere improntato alla massima trasparenza e correttezza. I bisogni espressi dal cliente, infatti, non possono mai essere trascurati. Solo in questo modo possiamo essere sicuri del successo di un alimento”.

Questo il programma del seminario: “Allergeni e etichettatura”, a cura della dottoressa Elisabetta Grassi, medico della unità funzionale sicurezza alimentare della Asl 2 Lucca; “Etichettatura di alimenti confezionati, preincartati e sfusi”, a cura del dottor Daniele Rovai, veterinario dell’unità funzionale sicurezza alimentare della Asl 2 Lucca; “Etichettatura, elementi non obbligatori: cosa e come possono essere riportati” a cura della dottoresa Anna Francesca Ragone, del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali – Dipartimento ispettorato centrale per la tutela della qualità e la repressione delle frodi; “Informatica al servizio delle imprese: i contenuti scientifici di Safe Label”, a cura del  dottor Andrea Rossi, specialista in nutrizione e dietetica.

L’incontro è gratuito. Per informazioni: 0583/4301114 – info@cnalucca.it.

Creare un polo per far rivivere l’artigianato artistico a Lucca: sabato un convegno

giovedì, 20 marzo 2014, 17:06

Far rivivere nel centro storico la vivacità delle botteghe artistiche artigianali. E’ questo il progetto ambizioso che la Cna vuole avviare partendo dal convegno su “L’intelligenza delle mani: un polo per l’artigianato artistico fra tradizione e innovazione nella città”. L’appuntamento è per sabato alle 9.30 presso l’auditorium di San Micheletto, messo a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio.

Un’idea che mira a recuperare una parte del patrimonio storico e culturale della nostra città promuovendo e proiettando nel futuro tutte quelle piccole imprese del settore dell’artigianato artistico che nei secoli hanno arricchito la città, i suoi palazzi e le sue chiese. Questo grazie all’istituzione di un polo da realizzare in un edificio pubblico in grado di ospitare laboratori e botteghe con affitti a prezzi calmierati. Il progetto che sarà presentato prevede anche una scuola di formazione per gli artigiani, abbia locali per i convegni e per un calendario di eventi organizzati durante l’anno e poi spazi per vetrine e punti vendita dei prodotti.

I relatori saranno Alessandro Romanini, direttore del Centro arti visive di Pietrasanta e professore all’Accademia delle belle arti di Carrara, l’architetto Gilberto Bedini, esperto di urbanistica, e Ilaria Borelli Boccasso, vicepresidente provincia della Cna. A chiudere i lavori sarà il presidente provincia della Cna, Luca Poletti.

Interverranno anche il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, il presidente della Provincia, Stefano Baccelli, e il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, Arturo Lattanzi. In sala hanno già confermato la loro presenza anche altre personalità del mondo politico, associativo e scolastico.

Sportello energia-ambiente: consulenza gratuita per le bollette

venerdì, 14 marzo 2014, 17:10

Risparmio energetico, riduzione dei consumi, passaggio alle energie rinnovabili e lettura delle bollette di luce e gas. Per orientarsi e districarsi tra le opportunità, gli incentivi e le varie normative, la Cna di Lucca ha attivato in questi giorni lo “sportello energia-ambiente” che si rivolge alle imprese, alle reti d’imprese ma anche a e ai cittadini che desiderano avere una consulenza gratuita su tutto ciò che riguarda l’ambiente, gli impianti e le indicazioni per le detrazioni fiscali. Un’iniziativa unica nel suo genere, che punta alla diffusione della consapevolezza dell’importanza della riduzione dei consumi, delle emissioni e dei costi del conto energetico. Ma è anche un modo per creare opportunità concrete di lavoro.

“Si tratta di una grande opportunità che diamo sia agli associati che a tutti quelli che intendono avere informazioni – spiega il presidente provinciale di Cna Luca Poletti –. In particolare segnalo il servizio di lettura delle bollette, per il quale garantiamo serietà e trasparenza in un campo dove c’è bisogno di estrema chiarezza al fine di raggiungere obiettivi di risparmio concreti. Si tratta di un servizio informativo gratuito dove anche singoli cittadini potranno rivolgersi a professionisti neutri e imparziali per ricevere consigli sulle migliori soluzioni nel campo delle energie rinnovabili e più in generale sul miglioramento termico degli edifici e sulle tematiche ambientali”.

Il presidente di Cna installazione impianti, Francesco Belluomini, evidenzia invece l’importanza dello sportello per le aziende che necessitano di informazioni sia tecniche che normative anche per chi vuole iniziare a lavorare in settori che finora non aveva ancora considerato.

Il servizio
Grazie a una convenzione con alcuni professionisti qualificati, Cna mette a disposizione di tutti coloro che ne faranno richiesta, persone che grazie alla loro esperienza sapranno indirizzare e consigliare gli utenti sia per interventi che vogliono realizzare su propri immobili, sia per quelle aziende artigiane che hanno la necessità di fornire un servizio di consulenza ai propri clienti.

Modalità
Gli appuntamenti saranno fissati direttamente dalla segreteria della Cna chiamando dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17, lo 0583 4301114.

Fiscalità: vertice tra amministrazione, sindacati e categorie economiche

giovedì, 20 febbraio 2014, 17:36

Secondo incontro a Palazzo Orsetti questa mattina in vista del Bilancio di previsione. L’incontro di questa mattina, che segue quello del dicembre scorso, era incentrato sul tema della fiscalità locale Per l’amministrazione hanno partecipato il sindaco Alessandro Tambellini, l’assessore alle Finanze Enrico Cecchetti, l’assessore allo Sviluppo Economico Giovanni Lemucchi, insieme ai responsabili degli uffici ragioneria e tributi e di Sistema Ambiente. Per le categoria ed i sindacati hanno preso parte al tavolo: Uil, Cisl, Fnp-Cisl, Confesercenti, Unione Provinciale Agricoltori-Confagricoltura, Cia Toscana Nord, Coldiretti Lucca, Cna, Confartigianato, Assindustria.

L’obiettivo generale dell’amministrazione Tambellini è quello di arrivare a scelte complesse ed importanti come quelle sulla fiscalità locale con il più ampio percorso partecipato. E cercare quindi di intercettare al massimo possibile le necessità e le esigenze espresse da sindacati e categorie economiche, prestando quindi massima attenzione alle famiglie e alle attività produttive. In quest’ottica, ha sottolineato il sindaco “dobbiamo sostenere i bisogni dei cittadini e delle imprese per poter favorire, nelle nostre possibilità, la ripresa del sistema economico. Alta resta la nostra attenzione per quanto riguarda il settore sociale dove si evidenzia la necessità di intervenire per le situazioni maggiormente critiche”.

Introducendo l’incontro l’assessore alle Finanze, Enrico Cecchetti, ha sottolineato come gli enti locali si trovino di fronte ad un quadro normativo denso di novità rilevanti e per il quale si attendono ancora ulteriori modifiche, dopo che già si era avuto un sostanziale cambiamento un anno fa. “Pur in un contesto così difficile, sentiamo nostro il dovere di prenderci la responsabilità di iniziare fin da adesso il confronto sul delicato tema della fiscalità locale, così da dare certezze al bilancio del Comune ed a quelli di famiglie e imprese. Non sono poche le questioni che ci preoccupano per i rischi che ne possono derivare. Tra queste vi è l’effetto regressivo della TASI che prevede il pagamento anche sulla prima casa e che, allo stato attuale, rischia di essere fonte di gravi iniquità a svantaggio dei ceti più deboli non essendo previste detrazioni, come succedeva invece per l’IMU. Sempre riguardo alla TASI dobbiamo prestare la massima attenzione alla quota variabile a carico dell’inquilino in affitto che rischia di avere effetti distorcenti a favore della rendita immobiliare. La nostra ferma intenzione è di lavorare per il principio dell’invarianza delle entrate complessive per il Comune e, se possibile, di non prevedere aumenti della pressione fiscale per famiglie e imprese, non escludendo con questo alcuni correttivi da apportare all’interno della fiscalità. Bisogna anche cercare di evitare i rischi di complicazioni burocratiche per le famiglie e le imprese previsti dalla normativa nazionale”

“Inoltre – ha aggiunto l’assessore Cecchetti – siamo ben consapevoli che  gli altri ambiti di intervento sono quelli di continuare a lavorare con il massimo impegno per aumentare l’efficienza della spesa e per il recupero dell’evasione fiscale. Su entrambe le questioni stiamo lavorando con forte determinazione, registrando già buoni risultati. Inoltre stiamo aprendo nuovi ambiti di azione come quello dei classamenti catastali e della collaborazione con l’Agenzia delle Entrate in materia di evasione erariale.”.

Le categorie e i sindacati, chiamati anche a presentare puntuali proposte scritte, hanno sottolineato la necessità di prestare attenzione alle tematiche legate ai settori più deboli e a diminuire la pressione fiscale su famiglie e imprese. Emersa anche la richiesta di operare sulla fiscalità secondo criteri di progressività e premialità oltre che chiarire l’effetto della TASI su terreni agricoli. Il tavolo si riunirà ancora a metà marzo

Gli artigiani della Cna di Lucca presenti alla mobilitazione generale delle imprese

martedì, 18 febbraio 2014, 17:03

Sono tanti, un pullman intero, gli artigiani della Cna della provincia di Lucca che oggi hanno partecipato alla manifestazione nazionale di Rete Imprese Italia a Piazza del Popolo a Roma “Senza impresa non c’è Italia – Riprendiamoci il futuro”.

«Siamo molto soddisfatti per l’ampia partecipazione a questa giornata di mobilitazione generale delle imprese che ha visto più di 60 mila persone scendere in piazza – commenta il presidente di Cna Lucca, Luca Poletti –. Gli imprenditori hanno reagito bene rispondendo presente e abbiamo fatto richieste chiare al futuro Governo sui temi del fisco, della burocrazia e dello sviluppo economico. Per ripartire l’Italia non può fare a meno della spinta delle piccole e medie imprese».

Mercato del Carmine: il progetto di riqualificazione va avanti con le categorie economiche

mercoledì, 12 febbraio 2014, 19:59

Dare il via alla fase operativa con il recupero immediato degli spazi al momento dismessi. Obiettivo principale: creare circoli virtuosi di sviluppo per rendere il Mercato del Carmine un luogo centrale della vita cittadina.

Riunione questa mattina in Sala degli Specchi a Palazzo Orsetti per discutere di uno degli aspetti prioritari per l’amministrazione Tambellini nell’ottica di sviluppo della città: il futuro del Mercato del Carmine. All’incontro, insieme al sindaco, hanno partecipato l’assessore allo Sviluppo Economico Giovanni Lemucchi, l’assessore alle Finanze Enrico Cecchetti. Per le categorie economiche erano presenti, oltre ad una delegazione di operatori del Mercato, Confesercenti, Camera di Commercio, Confcommercio. Ance Lucca, Cna, Confartigianato, LegaCoop, Cia e Coldiretti, oltre alla Asl.

Secondo il sindaco “vi è la necessità di avviare il progetto di recupero, guardando anche all’immediato oltre che al lungo periodo. E’ importante iniziare a rivitalizzare il Mercato del Carmine e renderlo un punto centrale della vita cittadina per creare circuiti virtuosi di sviluppo e attrattività. Entro poche settimane l’amministraziione conta di poter dare il via alla gara d’appalto per iniziare i lavori per il rifacimento del tetto. Una volta terminati, ci vorranno circa 2 mesi, sarà possibile iniziare ad incrementare le attività di filiera corta nei fondi del complesso attualmente dimessi. Entro gennaio possiamo impegnare 1 milione di euro, una cifra che certo non è esaustiva di tutte le necessità, ma fondamentale per dare il via al progetto di recupero e riqualificazione e avanzare per gradi”. 

L’assessore Lemucchi ha aperto il tavolo di confronto illustrando il percorso fin qui compiuto dall’amministrazione, sottolineando come da un punto di vista economico-finanziario il recupero del Mercato del Carmine sia un’operazione complessa con incerti ritorni per eventuali investitori. Visto quindi la scarsa attrattiva per i privati, l’amministrazione intende uscire da questo empasse intervenendo con fondi pubblici e della Fondazione CRL per raggiungere l’obiettivo di recupero in tempi ragionevoli. L’amministrazione può contare su 3 milioni di euro messi a disposizione della Fondazione Cassa di Risparmio. Non solo, anche la Regione è stata coinvolta per definire ulteriori risorse e si vogliono attivare anche finanziamenti europei.

Ciò che è emerso questa mattina, anche in vista dell’inizio dei lavori di rifacimento del tetto – inizio previsto a breve – realizzabile con lo stanziamento di 140 mila euro da parte della Fondazione CRL, è appunto, come sottolineato dal sindaco, l’opportunità di intervenire sul breve periodo. “Per questo – ha spiegato l’assessore Lemucchi – l’intenzione è, una volta messa in sicurezza la struttura, procedere con la concessione per brevi periodi dei fondi attualmente non utilizzati, in particolare quelli che si affacciano in Piazza del Carmine e Via Nuova. In questo senso abbiamo già alcune richieste che dovranno essere in linea con le idee dell’amministrazione”.

 

Sul piatto anche la destinazione futura del Mercato del Carmine per il progetto di riqualificazione complessiva. Riguardo l’utilizzo l’amministrazione prevede attività legate in particolare alla valorizzazione dell’identità del territorio lucchese. “Vogliamo seguire la direzione che ha la condivisione piena della città. C’è necessità di concretizzare idee sul futuro del Carmine, un contenitore che dovrebbe tornare ad assumere quella valenza storica e identitaria che ha rappresentato in passato per la nostra città. Quindi spazio ai prodotti del territorio, agricoli e artigianali in particolare ma non solo. Dobbiamo fare del Carmine un luogo di passaggio potremmo dire ‘obbligato’ per il turista, come ad esempio oggi risulta essere Piazza dell’Anfiteatro. Ma non solo per il turista, il complesso secondo noi dovrebbe diventare un luogo nevralgico dove, ad esempio, venire a trascorrere un pomeriggio da che viene da città fuori Lucca”.

Il dibattito, che ha visto gli interventi di tutte le categorie economiche presenti, ha visto emergere la necessità di promuovere nell’immediato azioni concrete per dare contenuti nuovi e attrattivi al Mercato per renderlo, da ora in futuro, un contenitore strategico in grado di portare ritorni sul territorio cittadini. Avanzate anche alcune proposte per fare squadra tra associazioni di categoria per accompagnare l’amministrazione nella progettazione del futuro. Rivolto all’amministrazione anche l’invito a dare indicazioni il più possibile precise sulle funzioni future del Mercato del Carmine al fine di finalizzare progetti mirati. Una prossima riunione si terrà nella seconda metà di marzo. All’ordine del giorno ci sarà, oltre all’aggiornamento sui lavori del tetto, l’utilizzo nell’immediato dei fondi a disposizione da abbinare a verifiche di fattibilità.

I risultati della campagna informativa: un successo il Job Day

venerdì, 28 febbraio 2014, 12:50

Nel 2012 la Provincia di Lucca nell’intento di promuovere le azioni e le opportunità attivate dal Servizio Istruzione, Formazione e Lavoro con le risorse del Fondo Sociale Europeo, ha avviato una campagna di comunicazione rivolta a specifici target di riferimento: donne, giovani, categorie deboli, lavoratori e persone in cerca di lavoro, imprese.

Per moltiplicare la capacità informativa e moltiplicare la diffusione dei messaggi è stato coinvolto attivamente il territorio attraverso la costituzione di una rete di punti di contatto alla quale hanno aderito oltre 500 soggetti ad elevata frequentazione di pubblico, sparsi su tutto il territorio provinciale.

I messaggi della campagna, oltre ad essere diffusi attraverso i punti della rete, sono stati veicolati attraverso un’apposita area web, una campagna tv/radio/stampa e con la presenza di uno stand informativo al Festival del Volontariato.

Nel 2013 l’amministrazione provinciale ha deciso di proseguire l’esperienza focalizzando l’attenzione sui servizi offerti dai centri per l’impiego a cittadini e imprese del territorio. Con l’intento di capitalizzare gli investimenti fatti, soprattutto in merito alla costruzione della Rete dei Punti di Contatto, è stata quindi avviata una seconda fase della campagna ampliando la platea degli stakeholder coinvolti e attivando nuovi strumenti di comunicazione. In particolar modo si è deciso di puntare l’attenzione sui social network, attivando specifici profili Facebook e Twitter, cui affidare principalmente la comunicazione rivolta ai giovani, anche grazie alla scelta di supportare la viralità della comunicazione facendo ricorso all’utilizzo di una serie di vignette umoristiche realizzate dal noto vignettista lucchese Sesti. Per rimarcare la centralità del web come strumento di comunicazione e veicolazione di messaggi utili ai cittadini, è stata pianificata anche una campagna di banner sui principali media online che ha indirizzato al sito web della campagna migliaia di contatti. Attraverso la Rete dei Punti di Contatto si è nuovamente provveduto a far circolare depliant, locandine e segnalibri tematici. L’alleanza con Lucca Comics and Games ha consentito, inoltre, di diffondere gli strumenti presso un vastissimo pubblico durante i giorni della manifestazione.

In questa seconda fase della campagna si è deciso di coinvolgere maggiormente le imprese del territorio attraverso una collaborazione avviata con le Associazioni delle categorie economiche. Assindustria, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti hanno aderito con convinzione all’iniziativa, rendendosi parte attiva sia nella diffusione a tutti i propri iscritti degli strumenti di comunicazione specificatamente pensati per le imprese, sia nella preparazione di JobDay Lucca.

Il presidente della Provincia Stefano Baccelli sottolinea, oltre all’utilizzo di risorse specifiche del Fondo Sociale Europeo, l’ampliamento del target di riferimento della seconda parte della campagna rispetto alla prima fase. “L’obiettivo – dichiara – è stato quello di allargare il più possibile il raggio di azione, sfruttando le immense potenzialità del web, dei social network, della comunicazione virale e producendo, anche in forma cartacea, del materiale informativo pensato per rispondere alle esigenze dei target più sensibili: disoccupati, lavoratori in cassa integrazione e mobilità, donne, diversamente abili e immigrati con un occhio di riguardo, stavolta, anche alle imprese”.

L’assessore provinciale alle politiche del lavoro e della formazione Mario Regoli, mette l’accento non solo sugli ottimi risultati ottenuti dalla campagna informativa, ma anche sul recente JobDay Lucca “che l’amministrazione provinciale intende far diventare un appuntamento fisso, con cadenza periodica e magari organizzato ogni volta in un luogo diverso del nostro territorio”.

Più specificatamente sulla campagna di comunicazione Regoli afferma che “l’incremento del numero di persone che si rivolgono alle strutture dedicate della Provincia è indubbiamente figlio della crisi economica e occupazionale, ma rappresenta anche una risposta al nostro impegno nel diffondere il più possibile attraverso tutti i canali le opportunità messe a disposizione attraverso i nostri sportelli e nel cercare di ‘avvicinare’ la forte domanda di lavoro con le offerte delle aziende locali”.

Il successo del Job Day
L’evento, che ha visto la partecipazione attiva di 14 imprese che hanno svolto colloqui con un centinaio di candidati, si è tenuto nelle sale di Palazzo Ducale lo scorso 11 febbraio. Questo primo Job Day Lucca è nato dalla volontà congiunta di provincia di Lucca e associazioni delle categorie economiche di rendere più efficace la collaborazione reciproca nell’ottica di fornire nuovi strumenti di incontro tra domanda e offerta di lavoro.

Il processo di incontro è stato progettato e gestito dagli esperti dei Centri per l’Impiego della Provincia, che hanno reso visibile e tangibile il proprio fondamentale ruolo nella capacità di dare risposte efficienti ed efficaci alle problematiche inerenti il mondo della Formazione, dell’Orientamento e del Lavoro. Le associazioni delle categoria si sono impegnate a condurre una fase preliminare di indagine interna fra i propri associati, in modo da individuare le imprese interessate a partecipare all’evento. Le imprese aderenti all’iniziativa sono state chiamate a indicare i profili professionali ricercati, o comunque d’interesse, e comunicarli ai Centri per l’Impiego, che hanno svolto un attento processo di selezione dei candidati idonei sulla base dei curricula del proprio database.

Data la natura sperimentale di questo primo JobDay Lucca, ad evento avvenuto sono stati distribuiti appositi questionari per le imprese e per i candidati, per una sua valutazione. Dall’incrocio dei dati emersi è stato possibile procedere ad una valutazione preliminare dell’evento: le imprese hanno apprezzato molto l’iniziativa della Provincia ritenendola, per circa il 90% delle aziende coinvolte, un valido strumento per incontrare candidati in linea con le loro richieste. Anche da parte dei candidati si è registrata una valutazione positiva: la grande maggioranza dei presenti ha dichiarato che consiglierebbe ad amici e conoscenti di partecipare e spera che il colloquio sostenuto si possa trasformare in una concreta opportunità di lavoro. A tal proposito, da una verifica dei Centri per l’Impiego, risulta che le aziende partecipanti hanno dichiarato di voler dar seguito ai colloqui traducendoli in un buon numero di opportunità di lavoro fra assunzioni e tirocini.

Donate al Villaggio del Fanciullo e alla comunità “Carlo Del Prete” le sculture in cioccolato di “Love Chocolat”

giovedì, 20 febbraio 2014, 16:14

Sono state donate al Villaggio del Fanciullo e alla comunità per minori “Carlo Del Prete” le sculture in cioccolato eseguite nei quattro giorni di “Love Chocolat”.
Grazie all’intervento del Comune e dell’assessore allo sviluppo economico Giovanni Lemucchi, le due piccole opere d’arte dei maestri cioccolatieri, che hanno attirato tantissime persone incuriosite anche dal processo di realizzazione, ora sono a disposizione dei ragazzi ospitati dalle due comunità. Si chiude quindi con un successo la seconda edizione della manifestazione organizzata da Unica assieme a Cna Lucca e al Comune di Lucca.