Archivi per l'Autore: cnalucca

La Cna di Lucca presente al taglio del nastro di InFiera

venerdì, 13 settembre 2013, 22:05

La Cna di Lucca è presente al taglio del nastro per la quarantaseiesima edizione di InFiera, la fiera espositiva del Settembre Lucchese che sarà aperta fino al 22 settembre al quartiere fieristico dell’area ex Bertolli a Sorbano.

Un momento fondamentale in cui le aziende del territorio si presentano al grande pubblico e durante il quale la confederazione degli artigiani promuove due incontri su temi di attualità. «Oltre al nostro spazio istituzionale – spiega il presidente della Cna Lucca, Luca Poletti – martedì 17 alle 18 organizziamo il convegno sulle Reti di impresa presentando il caso della Es.Er. Casa, la rete di cinque imprese della Versilia che offre interventi di riqualificazione energetica chiavi in mano in grado di garantire un reale ritorno economico; il 20 settembre alle 18 presentiamo invece lo sportello energia di Cna Lucca come nuova opportunità di informazione e lavoro per le imprese e i mercati, uno spazio  in cui confrontarsi su risparmio energetico e certificati bianchi, temi di sicuro interesse per gli operatori del settore».

Apre domani “Fashion in Pfanner”, la mostra della moda e dell’alto artigianato

giovedì, 12 settembre 2013, 13:20

Conto alla rovescia per l’apertura di Fashion in Pfanner, la mostra mercato che punta i riflettori sul mondo della moda e, in particolare, dell’alto artigianato.

Da venerdì 13 a domenica 15 settembre 2013, nella splendida location di Palazzo Pfanner, ben 53 espositori metteranno in scena un mondo affascinante fatto di stoffe pregiate, abiti dal taglio sartoriale, raffinati bijoux e raffinate creazioni…tutti pezzi unici e irripetibili.

L’evento nato un anno fa da un’idea di Ilaria Mari – fiorentina di nascita e lucchese d’adozione, da sempre appassionata di tutto ciò che è bello – quest’anno è cresciuto in maniera esponenziale, grazie all’organizzazione di Spin Factory, diretta dalle event planner Michela Vagnozzi e Claudia Gambacciani, e ai patrocini del Comune di Lucca, CNA di Lucca, Confartigianato di Lucca.

L’edizione 2013, in più, é inserita per la prima volta nel calendario del “Settembre Lucchese”.

“Rispetto allo scorso anno – spiega Ilaria Mari – gli espositori sono più che raddoppiati. Indubbiamente si tratta di una bella soddisfazione per il nostro team tutto al femminile, specie se si pensa che l’evento è nato quasi per gioco, dalla richiesta di cinque mie amiche che volevano esporre a Lucca le loro creazioni. Fin da piccola con mia mamma non perdevo neanche una mostra di alto artigianato a Firenze: così ho pensato che sarebbe stato bello creare anche qui a Lucca un evento del genere”.

Ne sono nati tre giorni davvero speciali, durante i quali, nell’era dello shopping globalizzato e dei centri commerciali, si recupera quasi per magia il valore della lentezza, del contatto diretto con gli artigiani, del poter comprare un pezzo originale e personalissimo, capace di raccontare una storia.

“Mi piace l’idea di dar vita a un salotto d’altri tempi in chiave contemporanea – continua Ilaria – dove si respira l’atmosfera rilassata di un bel pomeriggio di sole nel giardino di casa: in cui chiacchierare, curiosare e dedicare un po’ di tempo a se stessi”.

Oltre agli espositori, partner d’eccezione saranno alcune ditte che presenteranno le eccellenze lucchesi: dalla birra al buon vino, dai sigari (per non far annoiare neppure i mariti) al tè pregiatissimo, fino alla cioccolata.

Si parte venerdì pomeriggio, alle 15 in punto, con l’inaugurazione, per proseguire fino a domenica.

Dopo aver curiosato tra le creazioni degli espositori sarà piacevole concedersi un momento di sosta nel “Giardino del gusto”.

Info. Dal 13 al 15 settembre a Palazzo Pfanner in via degli Asili 33, Lucca. Venerdì dalle ore 15 alle 19.30, sabato e domenica dalle ore 10 alle 19.30, ingresso gratuito.

 

 

PROGRAMMA

 

Si parte venerdì alle 15 con l’inaugurazione e poi, nel Giardino del Gusto, lo chef Cristiano Tomei del ristorante “L’Imbuto”, la cioccolata di Caniparoli e il Gelato de Le Bontà. Dalle 18 poi via alla degustazione della birra artigianale del nuovo birrificio Birroir, il tutto accompagnato da focaccia del forno Casali.

Sabato la mostra mercato aprirà la mattina alle 10 e il “Giardino del Gusto” sarà questa volta arricchito anche dalle degustazioni del sigaro toscano. Alle 15 un appuntamento speciale con la lookmaker Francesca Beyouty e l’elezione dei tre migliori stand creativi con dieci fashion blogger tra le più seguite in Italia, capitanate da Sandra Bacci del blog smilingischic.com

Alle 16 una “soft music performance” della scuola JamAcademy e, subito dopo, una degustazione di vino con la Fattoria Sardi Giustiniani, per poi continuare con la birra Birroir.

Domenica, infine, si ripete il programma con, alle 17, la new entry dell’ “Ora del Tè”, a cura de “L’arte di vivere -Tè e dintorni”.

Torna “Fashion in Pfanner”, un viaggio tra moda, storia, alto artigianato e creatività

martedì, 10 settembre 2013, 14:21

Raffinati artigiani, designer illuminati, creazioni estrose: uno sguardo rivolto a tecnica e tradizione e l’altro pronto a captare i mood del momento.

Dopo il grande successo della prima edizione, a settembre torna “Fashion in Pfanner”, un appuntamento unico e chic che punta i riflettori su quello che da sempre è il fiore all’occhiello della moda italiana: l’alto artigianato.

Nei locali scenografici e prestigiosi di Palazzo Pfanner, nel centro storico di Lucca, per tre giorni (venerdì, sabato, domenica 13 – 14 -15 settembre 2013) cinquantatré espositori rappresentanti delle eccellenze del Made in Italy daranno vita a una mostra mercato patrocinata dal Comune, dalla Confartigianato e dal CNA di Lucca, inserita per la prima volta nel calendario ufficiale del “Settembre Lucchese”.

Una grande soddisfazione per le organizzatrici dell’evento (tutte rigorosamente donne), realizzato quest’anno in collaborazione con Spin Factory, seguito sulla rete dalla blogger ufficiale Sandra Bacci (www.smilingischic.com) e nato nel 2012 dall’incontenibile entusiasmo della fiorentina, ormai lucchese d’adozione, Ilaria Mari, vera autrice dell’iniziativa.

Per tre giorni Palazzo Pfanner si trasformerà in un salotto bon ton d’altri tempi dove, immersi in un’atmosfera tranquilla e rilassata, tra il profumo dei fiori di limone nel giardino e gli affreschi settecenteschi dei grandi saloni, sarà possibile fare shopping di qualità riscoprendo il valore dell’artigianato artistico e del “saper fare”.

Ci saranno abiti dal taglio sartoriale, realizzati utilizzando stoffe naturali e fantasie ricercate, accessori che stupiscono per i dettagli, essenze per la casa, originali complementi d’arredo, borse, raffinati cappellini, bijoux creati utilizzando materiali inusuali e molto altro ancora.

Ma la vera particolarità sarà la capacità di ogni oggetto di evocare immediatamente il fascino irresistibile del pezzo unico e irripetibile.

Un’opportunità straordinaria per scoprire e acquistare prodotti provenienti da tutta Italia (di solito riservati esclusivamente agli addetti ai lavori) ma anche un modo divertente per entrare in contatto diretto con chi questi manufatti li produce con passione e creatività, proprio come succedeva nelle botteghe di una volta.

Tra le novità di questa edizione poi un appuntamento d’eccezione con il mondo del web 2.0: sabato 14 settembre, infatti, con la blogger ufficiale di “Fashion in Pfanner” Sandra Bacci per “Smiling is chic” a Palazzo Pfanner si riuniranno dieci blogger per un movimentato “Blogger Day” con tanto di contest per l’elezione dei tre migliori espositori (migliore allestimento, originalità delle creazioni, perfetto connubio tra tradizione e contemporaneità).

Anche quest’anno, infine, non mancherà uno sguardo dedicato all’arte con una selezione di pittori e fotografi e un angolo riservato ai piaceri del palato, con piccole degustazioni delle eccellenze eno-gastronomiche lucchesi in scena tutti i giorni, dalle ore 18.

Seconda edizione di Fashion in Pfanner

lunedì, 9 settembre 2013, 20:46

Raffinati artigiani, designer illuminati, creazioni estrose: uno sguardo rivolto a tecnica e tradizione e l’altro pronto a captare i mood del momento. Dopo il grande successo della prima edizione, a settembre torna “Fashion in Pfanner”, un appuntamento unico e chic che punta i riflettori su quello che da sempre è il fiore all’occhiello della moda italiana: l’alto artigianato.

Nei locali scenografici e prestigiosi di Palazzo Pfanner, nel centro storico di Lucca, per tre giorni (venerdì, sabato, domenica 13 – 14 -15 settembre 2013) cinquantatré espositori rappresentanti delle eccellenze del Made in Italy daranno vita a una mostra mercato patrocinata dal Comune, dalla Confartigianato e dal CNA di Lucca, inserita per la prima volta nel calendario ufficiale del “Settembre Lucchese”.

Una grande soddisfazione per le organizzatrici dell’evento (tutte rigorosamente donne), realizzato quest’anno in collaborazione con Spin Factory, seguito sulla rete dalla blogger ufficiale Sandra Bacci (www.smilingischic.com) e nato nel 2012 dall’incontenibile entusiasmo della fiorentina, ormai lucchese d’adozione, Ilaria Mari, vera autrice dell’iniziativa.

Per tre giorni Palazzo Pfanner si trasformerà in un salotto bon ton d’altri tempi dove, immersi in un’atmosfera tranquilla e rilassata, tra il profumo dei fiori di limone nel giardino e gli affreschi settecenteschi dei grandi saloni, sarà possibile fare shopping di qualità riscoprendo il valore dell’artigianato artistico e del “saper fare”.

Ci saranno abiti dal taglio sartoriale, realizzati utilizzando stoffe naturali e fantasie ricercate, accessori che stupiscono per i dettagli, essenze per la casa, originali complementi d’arredo, borse, raffinati cappellini, bijoux creati utilizzando materiali inusuali e molto altro ancora.

Ma la vera particolarità sarà la capacità di ogni oggetto di evocare immediatamente il fascino irresistibile del pezzo unico e irripetibile.

Un’opportunità straordinaria per scoprire e acquistare prodotti provenienti da tutta Italia (di solito riservati esclusivamente agli addetti ai lavori) ma anche un modo divertente per entrare in contatto diretto con chi questi manufatti li produce con passione e creatività, proprio come succedeva nelle botteghe di una volta.

Tra le novità di questa edizione poi un appuntamento d’eccezione con il mondo del web 2.0: sabato 14 settembre, infatti, con la blogger ufficiale di “Fashion in Pfanner” Sandra Bacci per “Smiling is chic” a Palazzo Pfanner si riuniranno dieci blogger per un movimentato “Blogger Day” con tanto di contest per l’elezione dei tre migliori espositori (migliore allestimento, originalità delle creazioni, perfetto connubio tra tradizione e contemporaneità).

Anche quest’anno, infine, non mancherà uno sguardo dedicato all’arte con una selezione di pittori e fotografi e un angolo riservato ai piaceri del palato, con piccole degustazioni delle eccellenze eno-gastronomiche lucchesi in scena tutti i giorni, dalle ore 18.

 

 

SCHEDA TECNICA DELL’EVENTO

 

TITOLO EVENTO. Fashion in Pfanner

QUANDO. Venerdì, sabato, domenica 13 – 14 -15 settembre 2013

DOVE. Palazzo Pfanner, via degli Asili 33, Lucca

ORARIO. Venerdì dalle 15 alle 19.30, sabato e domenica dalle 10 alle 19.30

INGRESSO. Entrata libera

PATROCINI. Comune di Lucca, CNA di Lucca, Confartigianato di Lucca

PROGETTO DI. Ilaria Mari

ORGANIZZAZIONE. Spin Factory Events & Weddings

E MAIL. michela@spinfactory.it

CONTATTI. www.fashioninpfanner.com,https://www.facebook.com/FashionInPfanner?fref=ts,http://www.smilingischic.com/

UFFICIO STAMPA. ABComunicazione, abcomunicazione@virgilio.it

Un viaggio unico tra moda, storia, alto artigianato e creatività a Palazzo Pfanner

martedì, 27 agosto 2013, 14:07

Raffinati artigiani, designer illuminati, creazioni estrose: uno sguardo rivolto a tecnica e tradizione e l’altro pronto a captare i mood del momento. Dopo il grande successo della prima edizione, a settembre torna “Fashion in Pfanner”, un appuntamento unico e chic che punta i riflettori su quello che da sempre è il fiore all’occhiello della moda italiana: l’alto artigianato.

Nei locali scenografici e prestigiosi di Palazzo Pfanner, nel centro storico di Lucca, per tre giorni (venerdì, sabato, domenica 13 – 14 -15 settembre 2013) cinquantatré espositori rappresentanti delle eccellenze del Made in Italy daranno vita a una mostra mercato patrocinata dal Comune, dalla Confartigianato e dal CNA di Lucca, inserita per la prima volta nel calendario ufficiale del “Settembre Lucchese”.

Una grande soddisfazione per le organizzatrici dell’evento (tutte rigorosamente donne), realizzato quest’anno in collaborazione con Spin Factory, seguito sulla rete dalla blogger ufficiale Sandra Bacci (www.smilingischic.com) e nato nel 2012 dall’incontenibile entusiasmo della fiorentina, ormai lucchese d’adozione, Ilaria Mari, vera autrice dell’iniziativa.

Per tre giorni Palazzo Pfanner si trasformerà in un salotto bon ton d’altri tempi dove, immersi in un’atmosfera tranquilla e rilassata, tra il profumo dei fiori di limone nel giardino e gli affreschi settecenteschi dei grandi saloni, sarà possibile fare shopping di qualità riscoprendo il valore dell’artigianato artistico e del “saper fare”.

Ci saranno abiti dal taglio sartoriale, realizzati utilizzando stoffe naturali e fantasie ricercate, accessori che stupiscono per i dettagli, essenze per la casa, originali complementi d’arredo, borse, raffinati cappellini, bijoux creati utilizzando materiali inusuali e molto altro ancora.

Ma la vera particolarità sarà la capacità di ogni oggetto di evocare immediatamente il fascino irresistibile del pezzo unico e irripetibile.

Un’opportunità straordinaria per scoprire e acquistare prodotti provenienti da tutta Italia (di solito riservati esclusivamente agli addetti ai lavori) ma anche un modo divertente per entrare in contatto diretto con chi questi manufatti li produce con passione e creatività, proprio come succedeva nelle botteghe di una volta.

Tra le novità di questa edizione poi un appuntamento d’eccezione con il mondo del web 2.0: sabato 14 settembre, infatti, con la blogger ufficiale di “Fashion in Pfanner” Sandra Bacci per “Smiling is chic” a Palazzo Pfanner si riuniranno dieci blogger per un movimentato “Blogger Day” con tanto di contest per l’elezione dei tre migliori espositori (migliore allestimento, originalità delle creazioni, perfetto connubio tra tradizione e contemporaneità).

Anche quest’anno, infine, non mancherà uno sguardo dedicato all’arte con una selezione di pittori e fotografi e un angolo riservato ai piaceri del palato, con piccole degustazioni delle eccellenze eno-gastronomiche lucchesi in scena tutti i giorni, dalle ore 18.

A Palazzo Pfanner un viaggio unico tra moda, storia, alto artigianato e creatività

mercoledì, 7 agosto 2013, 09:48
Raffinati artigiani, designer illuminati, creazioni estrose: uno sguardo rivolto a tecnica e tradizione e l’altro pronto a captare i mood del momento.
Dopo il grande successo della prima edizione, a settembre torna “Fashion in Pfanner”, un appuntamento unico e chic che punta i riflettori su quello che da sempre è il fiore all’occhiello della moda italiana: l’alto artigianato.
Nei locali scenografici e prestigiosi di Palazzo Pfanner, nel centro storico di Lucca, per tre giorni (venerdì, sabato, domenica 13 – 14 -15 settembre 2013) una cinquantina di espositori rappresentanti delle eccellenze del Made in Italy daranno vita a una mostra mercato patrocinata dal Comune, dalla Confartigianato e dal CNA di Lucca, inserita per la prima volta nel calendario ufficiale del “Settembre Lucchese”.
Una grande soddisfazione per le organizzatrici dell’evento (tutte rigorosamente donne), realizzato quest’anno in collaborazione con Spin Factory, seguito sulla rete dalla blogger ufficiale Sandra Bacci (www.smilingischic.com) e nato nel 2012 dall’incontenibile entusiasmo della fiorentina, ormai lucchese d’adozione, Ilaria Mari, vera autrice dell’iniziativa.
Per tre giorni Palazzo Pfanner si trasformerà in un salotto bon ton d’altri tempi dove, immersi in un’atmosfera tranquilla e rilassata, tra il profumo dei fiori di limone nel giardino e gli affreschi settecenteschi dei grandi saloni, sarà possibile fare shopping di qualità riscoprendo il valore dell’artigianato artistico e del “saper fare”.
Ci saranno abiti dal taglio sartoriale, realizzati utilizzando stoffe naturali e fantasie ricercate, accessori che stupiscono per i dettagli, essenze per la casa, originali complementi d’arredo, borse, raffinati cappellini, bijoux creati utilizzando materiali inusuali e molto altro ancora.
Ma la vera particolarità sarà la capacità di ogni oggetto di evocare immediatamente il fascino irresistibile del pezzo unico e irripetibile.
Un’opportunità straordinaria per scoprire e acquistare prodotti provenienti da tutta Italia (di solito riservati esclusivamente agli addetti ai lavori) ma anche un modo divertente per entrare in contatto diretto con chi questi manufatti li produce con passione e creatività, proprio come succedeva nelle botteghe di una volta.
Anche quest’anno, infine, non mancherà uno sguardo dedicato all’arte con una selezione di pittori e fotografi e un angolo riservato ai piaceri del palato, con piccole degustazioni delle eccellenze eno-gastronomiche lucchesi in scena tutti i giorni, dalle ore 18.

SCHEDA TECNICA DELL’EVENTO

TITOLO EVENTO. Fashion in Pfanner
QUANDO. Venerdì, sabato, domenica 13 – 14 -15 settembre 2013
DOVE. Palazzo Pfanner, via degli Asili 33, Lucca
ORARIO. Venerdì dalle 15 alle 19.30, sabato e domenica dalle 10 alle 19.30
INGRESSO. Entrata libera
PATROCINI. Comune di Lucca, CNA di Lucca, Confartigianato di Lucca
PROGETTO DI. Ilaria Mari
ORGANIZZAZIONE. Spin Factory Events & Weddings
E MAIL. michela@spinfactory.it
CONTATTI. www.fashioninpfanner.com, https://www.facebook.com/FashionInPfanner?fref=ts, http://www.smilingischic.com/
UFFICIO STAMPA. ABComunicazione, abcomunicazione@virgilio.it

Economia: chiudere o fuggire all’estero, con IMU e tasse locali pressione fiscale volata a + 7 per cento nel 2012

lunedì, 17 giugno 2013, 17:02

Le tasse locali sono aumentate nel 2012 di oltre il 7 per cento contribuendo a far schizzare la pressione fiscale al 70 per cento: un record a livello comunitario.

Sono alcuni dei dati presentati dall’ultima indagine di Cna “Città che vai fisco che trovi” che saranno illustrati nel corso dell’Assemblea Provinciale in programma domanimartedì 18 giugno (alle ore 18) al Grand Hotel Guinigi (Via Romana, 1247 – Lucca). “Se muoiono le imprese – lancia un monito Ugo Da Prato, Presidente Provinciale uscente – muore il Paese”. Solo nell’ultimo anno il livello di pressione fiscale è aumentato dell’8,22%; la colpa è in parte attribuibile all’Imu ma anche all’aumento di Irap, addizionale regionale e comunale Irpef e tassa sui rifiuti. Le imprese, questa la sostanza, hanno pagato di più. E non poco.

“Nel 2011 le imprese – spiega Da Prato – avevano già fatto sacrifici enormi arrivando a sostenere una pressione fiscale superiore al 61%, nel 2012 le imprese sono riuscite a reggere l’urto del 70%. Se il Governo centrale pensa che siano le imprese artigiane a pagare per tutti, si sbaglia; nel 2014 non resterà più nessuna impresa a pagare le tasse perché saranno chiuse o scappate”. Per Da Prato l’incredibile incidenza fiscale che ha eletto l’Italia il paese dell’area Europa con la pressione fiscale più alta dietro solo alla Francia (44% del Pil per la Francia e 46,9% del Pil per l’Italia) contribuirà a “far scappare tutte quelle imprese che hanno progetti ed investimenti da attuare. Per le imprese le strade sono obbligate a questo punto”. A meno che il Governo centrale ed il “Decreto del Fare” portino quelle sostanziali rivoluzioni che le imprese vanno chiedendo da tempo: “il tempo sta per scadere – sentenzia – più parliamo e più le nostre imprese soffrono. Non è più solo una questione di salvare una Fiat o l’Ilva, qui si tratta di salvare il futuro del Paese”. Messaggi, a parte, con la restante porzione di dati che saranno illustrati nel corso dell’Assemblea, all’Hotel Guinigi si eleggerà il nuovo Presidente Provinciale degli Artigiani. Il dopo Da Prato. Sono attesi 82 delegati: a contendersi la Presidenza ci sono Antonella Gabbriellini, ex Presidente degli Edili e Luca Poletti, ex Presidente Cna Industria. Prevista la partecipazione di Valter Tamburini, Presidente Regionale Cna e Luciano Zambelli, Vice Presidente Nazionale Cna.

Cambio al vertice per Cna, Luca Poletti nuovo presidente

giovedì, 20 giugno 2013, 16:15

Cambio al vertice di Cna: Luca Poletti, amministratore unico di un’azienda con sede a Lucca, è il nuovo Presidente Provinciale, eletto con il 66% delle preferenze, a scrutinio segreto. Sostituisce al comando dell’associazione Ugo Da Prato, imprenditore del marmo, che lascia dopo due mandati. Rinnovato anche la direzione generale dell’associazione dove cresce la componente rosa (20%) e dei giovani al di sotto dei 40 anni (23%); forte il ricambio complessivo con il 30% di nuovi rappresentanti a conferma di una straordinaria voglia di partecipare (info su www.cnalucca.it). “Ora lavoriamo tutti insieme con un unico obiettivo: tutelare, aiutare e rilanciare il mondo della piccola impresa e dell’artigianato perché non c’è più tempo da perdere” le prima parole del neo Presidente, sposato con due figli, titolare della ON Srl, una azienda specializzata in impiantistica elettrica industriale,; “rilanciamo insieme il ruolo e la rappresentanza di un’associazione proiettata nel futuro e che ha tutte le caratteristiche per aiutare veramente le imprese ad uscire da questa fase di gravissima difficoltà. Impegniamoci – ha invitato i colleghi imprenditori seduti nella platea dell’Hotel Guinigi a Lucca dove si è tenuta martedì 18 giugno l’Assemblea Provinciale – ad ottenere da subito risposte concrete su riduzione delle tasse, meno burocrazia, più credito e soprattutto politiche per il rilancio dei consumi interni, altrimenti anche il nostro ruolo sarà messo in discussione dalle stesse nostre imprese”. L’assemblea ha eletto vice presidenti Andrea Giannecchini, imprenditore della nautica viareggino, già nel direttivo nazionale di Cna Nautica, e Ilaria Borelli Bocasso, restauratrice lucchese. Tanta la partecipazione ai 21 incontri che si sono tenuti nell’arco di due mesi e mezzo a conferma della “vivacità” imprenditoriale anche se “nessuno ha capito quando questa crisi finirà; – ha  spiegato Valter Tamburini, Presidente Regionale Cna intervenuto all’Assemblea – io credo che sia sbagliato chiamarla crisi, credo sia un nuovo sistema economico che ci ha trovato impreparati. Cna si candida ad essere un’associazione leader nella rappresentanza”. Tamburini ha poi ammesso che “saranno tempi ancora difficili” ma che Cna “sarà in grado di dare risposte alle imprese; c’è un grande fervore e la grandissima partecipazione a questi momento è qui a dimostrarlo”. Il Presidente Regionale ha poi ammonito: dobbiamo essere compatti dentro e fuori”. Una chiamata “all’unione” che ha trovato in Poletti l’uomo giusto. Onor del merito alla competitor Antonella Gabbriellini che ha conteso la Presidenza a Poletti: “le proposte e i contenuti – ha sottolineato Poletti – portati avanti da Antonella troveranno risposta nelle nostre iniziative fin dai prossimi giorni. E’ stata una bella corsa tra imprenditori che hanno voglia di dare e fare qualcosa in favore degli artigiani”. Per parlare del programma del nuovo Presidente e delle priorità per le imprese ci sarà spazio nei prossimi giorni. Più che un programma, un progetto di contenuti concreti e innovativi di cose da fare da subito. Intanto inizia una fase nuova anche per l’associazione degli artigiani pronta a raccogliere le sfide economiche che le imprese avranno di fronte.

 

Ecco la nuova direzione di Cna: Francesco Belluomini, Roberto Bigi, Massimo Cinquini, Ugo Da Prato, Roberto Dalle Mura, Roberto Farnocchia, Stefano Francesconi, Stefano Giovacchini, Massimo Lorenzi, Paola Michelotti, Giuliano Michelucci, Bruno Nelli, Leopoldo Pacioni, Marco Pasquinelli, Brunella Petretti, Olivia Ruggi, Giuseppe Santillo, Giorgio Balderi, Daniele Benassi, Leonardo Bernacchi, Daniele Cardini, Nicola Decanini, Claudio Del Dianda, Massimo Del Pistoia, Rinaldo Di Pietro, Antonella Gabbriellini, Alessandro Lombardi, Marzia Marraccini, Letizia Osselli, Domenico Tolomei, Marco Magnani, Ivano Bianucci.

600 chili di prosciutto bazzone all’anno secondo ARSIA Toscana: quanti Grunf Grunf?

lunedì, 17 giugno 2013, 16:00

La nostra indagine sul prosciutto bazzone della Garfagnana e valle del Serchio parte con l’obiettivo di fare chiarezza sulla provenienza di questo prodotto tradizionale ormai sempre più diffuso nelle ristorazioni della Lucchesia, e non solo. La domanda che ci siamo posti è la seguente: ad un incremento di produzione di questo prodotto, dovuto alla facilità con cui quest’ultimo si trova nelle ristorazioni, corrisponde un altrettanto significativo incremento di suini allevati sul territorio tale da giustificare il successo di questa specialità? Quanti suini sono realmente presenti sul nostro territorio e sono destinati a diventare squisiti prosciutti bazzone sulle tavole dei nostri ristoranti? E, ancora, quanti allevamenti ci sono in Valle del Serchio che possiedono suini adatti a diventare prosciutti bazzone? Queste e tante altre domande ci fanno da guida nella nostra ricerca che ha lo scopo esclusivo di far luce su ciò che mangiamo a tavola, sulla provenienza reale di tale prodotto e sul reale riscontro nel nostro territorio.

Prima di iniziare riteniamo doveroso sottolineare il fatto che sui prodotti tradizionali (qual è, ad esempio, il prosciutto bazzone della Garfagnana) non vige, a differenza dei prodotti tipici, un vero e proprio regolamento riconosciuto a livello comunitario europeo. Sul prosciutto bazzone esiste una scheda identificativa, consultabile sul sito dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione nel settore Agricolo-forestale, che indica: la categoria e la denominazione del prodotto; la sua descrizione e il territorio interessato alla produzione; osservazioni sulla tradizionalità e i dati sulla produzione. Da questa scheda apprendiamo, intanto che il territorio interessato alla produzione di prosciutto bazzone sono tutti i comuni della Garfagnana e valle del Serchio e che la produzione in atto risulta “a rischio”, ovvero in una casella intermedia tra “scomparso” e “attivo”. Altro che “invasione di suini” in valle del Serchio verrebbe da dire….Scorrendo la scheda identificativa, però, leggiamo anche: “…la tradizione del prosciutto bazzone è legata al tipo di suino usato, prevalentemente allevato in zona, prediligendo così produzioni familiari o “suino grigio”. Come si nota già da queste prime battute, il regolamento che vige su questo tipo di prodotti è molto elastico e poco dettagliato. Quel “…prevalentemente allevato in zona…” fa supporre che la disciplina conceda, in realtà, di allevare suini non per forza in valle del Serchio. Il tratto distintivo, invece, sembra essere il processo produttivo: “…rimasto invariato nel tempo senza far ricorso a sostanze additive e conservanti…”.

Venendo alla produzione e prendendo come guida, ancora una volta, la scheda messa a disposizione dall’ARSIA Toscana, leggiamo che in Valle del Serchio sono essenzialmente tre le più importanti norcinerie che producono questo prosciutto e queste si troverebbero (anche se non è specificato il nome dei produttori né la sede precisa) a Ghivizzano, Sillano e Piazza al Serchio. La scheda ci dice anche che “…la quantità annua prodotta complessivamente è di 600 kg…”, a cui andrebbe aggiunta la produzione casalinga per autoconsumo, non ben quantificabile. Contando che, sempre utilizzando i dati dell’ARSIA, il prosciutto bazzone viene fatto da maiali pesanti, macellati dopo il raggiungimento di minimo 200 chili di peso, e che le cosce pesano in media tra i 15 e i 18 kg, non dovrebbe essere difficile fare un calcolo approssimativo di quanti prosciutti (e da quanti maiali) si ricavano ogni anno. Basta armarsi di calcolatrice e voilà: 600/16,5 (come peso medio indicativo)= 36 cosce di prosciutti. Ora, sapendo che ogni maiale può dare al massimo due prosciutti, risultano 18 i maiali da cui ogni anno si ricava il bazzone. Di questi prosciutti, ci dice la scheda, la vendita viene fatta nella zona di produzione (Garfagnana-valle del Serchio) per il 50 per cento, in Toscana per il 20 per cento e nel resto d’Italia per il 30 per cento. Questo, per riportare il dato in una dimensione reale e concreta, si traduce in 36 prosciutti che verrebbero destinati: 18 in valle del Serchio, 6 in Toscana e 12 nel resto d’Italia. Dalla scheda si apprende anche che “…gli acquirenti sono soprattutto ristoratori, aziende agrituristiche e negozianti di prodotti tipici…”. Questi sono i dati, i calcoli e le deduzioni che un qualsiasi cittadino potrebbe fare alla luce di quanto è reso noto pubblicamente su questo prodotto. Noi, ovviamente, vogliamo andare in profondità e capire meglio questi dati.

Ci siamo rivolti, quindi, al Servizio Veterinario della Asl 2 di Ponte all’Ania (Barga) per avere dati precisi sul numero di suini registrati in Lucchesia, il numero di allevamenti presenti e i dati inerenti alla macellazione in loco. Pubblichiamo qua i dati che ci sono stati forniti:

I dati in possesso dell’azienda Asl 2 di Lucca in merito alle macellazioni 2012 (in ambito territoriale dei comuni di: Altopascio, Capannori, Lucca, Montecarlo, Pescaglia, Porcari, Villa Basilica, Bagni di Lucca, Barga, Borgo a Mozzano, Camporgiano, Careggine, Castelnuovo di Garf., Castiglione Garf., Coreglia Ant.lli, Fabbriche di Vallico, Fosciandora, Gallicano, Giuncugnano, Minucciano, Molazzana, Piazza al Serchio, Pieve Fosciana, San Romano in Garf., Sillano, Vagli  Sotto, Vergemoli, Villa Collemandina) in riferimento ai suini sono i seguenti:

 

Suini macellati per autoconsumo            anno 2012                                       544

 

Suini macellati in stabilimenti                 anno 2012                                       610

 

Per quanto riguarda, invece, il numero totale di allevamenti di suini, sempre secondo i dati a disposizione dell’Asl 2 Lucca in BDN, si contano 284 allevamenti complessivi al 15.06.2013. Questi dati prendono in considerazione solo gli allevamenti con un numero pari o superiore a due suini. Infine, l’Asl 2 Lucca ci ha fornito anche il numero preciso di suini registrato sul nostro territorio al 1 dicembre 2012 secondo l’Istat: 750 suini totali. Si tratta di dati approssimativi e generali, il numero di suini totali è basato su un controllo specifico di quel giorno e non fa riferimento al numero totale annuo (più alto). Così come il numero di allevamenti complessivi che non specifica quali di questi, effettivamente, allevano maiali destinati a diventare prosciutti bazzone da mettere sul mercato. Di certo, ci danno un quadro più o meno reale dell’attuale situazione in lucchesia.

Adesso siamo in attesa dei dati che ci fornirà, come promesso, l’associazione Slow Food Garfagnana e valle del Serchio in merito alla produzione e vendita del prosciutto bazzone del loro presidio così da poter definire ancora meglio la nostra ricerca e migliorare i dati che abbiamo a disposizione. Intanto ci limitiamo a dire che il prosciutto bazzone è stato inserito nel “Paniere lucchese dei prodotti tipici, tradizionali e locali” istituito di comune intesa tra la provincia di Lucca, la camera di commercio di Lucca, la comunità montana della Garfagnana, la comunità montana della Media Valle del Serchio, la comunità montana dell’Alta Versilia, la comunità montana dell’area Lucchese, la Coldiretti di Lucca, la CIA di Lucca, la Confagricoltura adi Lucca, la Confartigianato di Lucca, la Confcommercio di Lucca, la Confesercenti di Lucca e la CNA di Lucca con lo scopo promuovere il prodotto e aumentarne la commercializzazione. I prodotti del “Paniere lucchese” rispondono ad un preciso regolamento la cui corretta applicazione viene garantita da un comitato di gestione

Economia: gli artigiani ‘scelgono’ il nuovo presidente, pressione fiscale al 70 per cento

sabato, 15 giugno 2013, 15:38

82 delegati per l’appuntamento più importante: l’elezione del nuovo Presidente Provinciale. Due gli imprenditori in lizza per la presidenza: Antonella Gabbriellini, ex Presidente degli Edili e Luca Poletti, ex Presidente Cna Industria. Il nuovo presidente assumerà i compiti che fino ad oggi, per due mandati ottimamente gestiti, sono stati di Ugo Da Prato, pietrasantino, imprenditore del lapideo che lascia con un’eredità importante e tante sfide, difficilissime, da affrontare: “Bisogna fare presto perché il tempo è scaduto. Le imprese – lancia l’ultimo appello alle Istituzioni e agli attori del territorio – si aspettano risponde. Gli ultimi anni sono stati disastrosi: mai mi sarei aspettato di dover assistere impotente ad una moria di imprese così pesante e devastante. Per fortuna, e lo dico con sincera convinzione, la nostra associazione potrà contare su un gruppo di dirigentiilluminato, preparato e con un alto livello culturale che hanno la consapevolezza del ruolo e dell’importanza della rappresentanza. Davanti hanno la sfida forse più complicata: quella della sopravvivenza. Ma sono sicuro che ce la faremo: le imprese ce la faranno a guadare questa fase di sofferenza acuta”.