Archivi per la Categoria: Rassegna stampa Cna 2011/2015

Giovedì inaugurazione della fiera del Settembre Lucchese

martedì, 9 settembre 2014, 18:02

Al via la 47esima edizione de “la fiera” del Settembre Lucchese (ad ingresso libero e gratuito) che inaugura giovedì 11 settembre, alle ore 12, alla tensostruttura delle Tagliate a Borgo Giannotti. Un’edizione particolare che sancisce un ritorno alle origini della manifestazione che, malgrado il successo di visitatori (30 mila presenze lo scorso anno), ha scelto, in accordo con il Comune di Lucca, di lasciare il polo fiere all’ex Bertolli e riprendere la posizione originale accanto al Luna Park nella tensostruttura delle Tagliate, sulla scia della tradizione. Ad organizzare la manifestazione la cooperativa “Civico 1” in collaborazione con l’associazione “Lucca di Mostra”, con il patrocinio di Comune, Provincia, Comune di Capannori, Asl 2, Assindustria, Camera di Commercio, Cna, Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio, mentre l’immagine è stata curata da Baliano.com

La fiera si pone come uno dei momenti di rilancio dell’attività di piccole e medie imprese e in questo 2014, l’appuntamento con l’attesa manifestazione è a Lucca dal 11 al 21 settembre, pronta ad offrire al pubblico una vasta panoramica su servizi e prodotti legati alla quotidianità della vita.

La fiera è infatti l’appuntamento espositivo più tradizionale del Settembre Lucchese che da 47 anni porta in mostra il meglio del commercio e dell’artigianato lucchese. Quest’anno la mostra torna a Borgo Giannotti e ospita tanti espositori di tanti settori diversi: casa, architettura, edilizia, macchinari e veicoli civili e industriali, arredo bagno, impianti energetici derivanti da fonti rinnovabili, tipicità del territorio, accessori, prodotti da giardino, tempo libero e accessori per lo sport, fino all’agroalimentare e agli animali da compagnia.

La manifestazione è aperta con ingresso libero e gratuito dal lunedì al mercoledì con orario 17/23 e dal giovedì a domenica 10 alle 23.

La fiera del Settembre Lucchese torna alle Tagliate

sabato, 6 settembre 2014, 15:51

La Fiera è la fiera del Settembre Lucchese (ad ingresso libero e gratuito) nel suo 47esimo compleanno si fa un dono tutto speciale: torna alla tensostruttura delle Tagliate a Borgo Giannotti. Sarà un’edizione particolare quella che prenderà il via l’11 settembre e che sancisce un ritorno alle origini della manifestazione che, malgrado il successo di visitatori (30 mila presenze lo scorso anno), ha scelto, in accordo con il Comune di Lucca, di lasciare il polo fiere all’ex Bertolli e riprendere la posizione originale accanto al Luna Park nella tensostruttura delle Tagliate. Ad organizzare la manifestazione la cooperativa “Civico 1” in collaborazione con l’associazione “Lucca di Mostre”, con il patrocinio di Comune, Provincia, Comune di Capannori, Asl 2, Assindustria, Camera di Commercio, Cna, Confartigianato, Confesercenti, Confcommercio.

La Fiera si pone come uno dei momenti di rilancio dell’attività di piccole e medie imprese e in questo 2014, l’appuntamento con l’attesa manifestazione è a Lucca dal 11 al 21 settembre, pronta ad offrire al pubblico una vasta panoramica su servizi e prodotti legati alla quotidianità della vita.

La Fiera è infatti l’appuntamento espositivo più tradizionale del Settembre Lucchese che da 47 anni porta in mostra il meglio del commercio e dell’artigianato lucchese. Quest’anno la mostra torna a Borgo Giannotti e ospita tanti espositori di tanti settori diversi: casa, architettura, edilizia, macchinari e veicoli civili e industriali, arredo bagno, impianti energetici derivanti da fonti rinnovabili, tipicità del territorio, accessori, prodotti da giardino, tempo libero e accessori per lo sport, fino all’agroalimentare e agli animali da compagnia.

La manifestazione è aperta con ingresso libero e gratuito dal lunedì al mercoledì con orario 17/23 e dal giovedì a domenica 10 alle 23.

Una videoconferenza per presentare le nuove linee guida per restauratori e artigianato artistico

mercoledì, 16 luglio 2014, 16:16

Videoconferenza sull’aggiornamento professionale dedicato ai restauratori e ai professionisti dell’artigianato artistico e tradizionale. L’appuntamento è fissato per martedì 22 luglio dalle 11 alle 13.30 presso la sede della Cna di Lucca, via Romana 615P, e a parlare dalla sede di Bologna saranno il portavoce del coordinamento nazionale restauratori, Gian Oberto Gallieri, e il responsabile nazionale del Cna artistico e tradizionale, Gabriele Rotini, che illustreranno tutte le novità del nuovo articolo 182 del codice dei Beni culturali e del Paesaggio che riguarda la disciplina transitoria per il conseguimento delle qualifiche di restauratore e di collaboratore restauratore.

Condoglianze da parte della Cna per la scomparsa di Marcello Marchetti

venerdì, 20 giugno 2014, 16:31

Profondo cordoglio all’interno della Cna di Lucca per l’improvvisa scomparsa di Marcello Marchetti. Originario di Bagni di Lucca, dove negli anni aveva ricoperto anche incarichi amministrativi, Marcello è entrato nella Cna nel 1982 occupandosi del settore del credito per le aziende artigiane. Per questo a partire dal 2002 è stato direttore di Artigianfidi mentre negli ultimi anni era vicedirettore della filiale lucchese di Artigiancredito Toscano.

«Ci teniamo a portare il nostro cordoglio alla sua famiglia – dice Luca Poletti, presidente di Cna Lucca –. Marcello ha sempre dimostrato un grande attaccamento alla nostra associazione lavorando con disponibilità ed estrema competenza. Ne sentiremo la mancanza perché si è sempre dimostrato una persona di grande intelligenza e umanità che ha dato tanto per la risoluzione di problematiche aziendali».

Molto colpito anche Roberto Bigi, presidente del comitato di Lucca di Artigiancredito Toscano: «Abbiamo perso una persona importante, molto capace e con un’esperienza incredibile. Aveva una conoscenza capillare del territorio e delle persone e rappresentava per tutti la memoria storica del credito e dell’artigianato».

La Cna di Lucca sarà presente domani al funerale che si terrà alle 17 a Granaiola, frazione di Bagni di Lucca.

Anche Lucca aderisce al “Comune amico degli artigiani”

domenica, 15 giugno 2014, 15:12

di laura gioia

In un momento poco roseo per le imprese artigiane, l’appuntamento di questa mattina è stato una prova del nove sull’efficacia del lavoro svolto nell’ultimo anno, fornendo un’essenziale opportunità di confronto anche con i dirigenti nazionali per quanto riguarda il futuro della Cna: presenti all’incontro anche il presidente nazionale Daniele Vaccarino ed il sindaco Alessandro Tambellini.

 

“L’artigianato di qualità è da sempre un fattore necessario per rendere commercialmente utile una città come la nostra – ha rotto il ghiaccio Tambellini -. Il centro storico deve funzionare e per funzionare ha bisogno della realtà artigiana. Se da un lato Lucca non ha mai avuto quei grandi gruppi industriali che, chiudendo i battenti, lasciano per strada migliaia di dipendenti, dall’altro ha però visto la fine di tante piccole aziende. Queste attività, sommate l’una all’altra, hanno portato alla perdita di tantissimi posti e per questo è fondamentale collaborare al fine di sfruttare al meglio le capacità che abbiamo sul territorio”.

 

Se l’artigianato è dunque uno dei settori più duramente colpiti, esiste anche un rovescio della medaglia. A tener duro, per fortuna, sono ancora in tanti e il presidente Cna Luca Poletti ha consegnato premi e attestati a tutti coloro che contribuiscono alla ricchezza della provincia, nuovi arrivati inclusi: sorprendente il fatto che, nonostante tutto, ci sia chi scommette, mettendosi in gioco e aprendo un’azienda, un dato caldamente apprezzato dai più veterani. “Noi esprimiamo la parte più genuina di questo paese – dice Poletti -. E questo solo grazie a persone che hanno dedicato la vita alla propria attività, realizzando cose utili alla comunità”.

 

Il gran finale spetta a Vaccarino che, a costo di essere un po’ scontato, riporta alla luce un dato che, tutto sommato, fa sempre piacere sentirsi dire: “La piccola e media impresa è il corpo centrale dell’economia italiana. Le batoste sono state gravi, ma i segnali di ripresa, se pur lievi, ci sono: spetta al sistema dell’artigianato sapersi reinventare come meglio crede, cercare nuovi mercati e, soprattutto, raccogliere in modo costruttivo la sfida lanciata dal Governo”.

‘Anteprima Vini’: nel 2015 una nuova edizione tutta da inventare

giovedì, 29 maggio 2014, 16:06

2 mila 500 visitatori, più del doppio rispetto all’anno passato. Sono numeri che segnano un successo, quelli che vedono Anteprima Vini della Costa Toscana volare verso il 2015 con una nuova edizione tutta da inventare. A maggio prossimo, infatti, nell’anno dell’Expo e della valorizzazione dei prodotti agricoli italiani, la manifestazione compirà 14 anni di vita e di presenza sul territorio. E si dà un obiettivo importante: triplicare gli ingressi e porre l’evento lucchese al centro dell’attenzione turistica ed economica, per appassionati di vino e non solo, come momento di promozione della città, anche fuori dai confini nazionali, e di conoscenza e crescita del prodotto toscano per eccellenza. Non solo, dunque, un prodotto tipico dell’agricoltura, ma un vero e proprio elemento di marketing territoriale.

È il vino a farla da padrone nella due giorni al Real Collegio. Il vino di quella parte di Toscana che guarda al mare, dalle Apuane alla Maremma, passando per Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno e Grosseto, dove piccole produzioni e storie radicate nel tempo si incontrano e si mettono insieme. Il vino dei 65 Grandi Cru “costieri” che si dividono tra cura del territorio e conoscenza diretta delle viti e dei passaggi di produzione, primi viticoltori del vino che imbottigliano.

Bilancio della due giorni, prospettive e margini di miglioramento sono stati presentati questa mattina, nel corso di una conferenza stampa in Camera di Commercio, dal presidente dell’ente camerale di Lucca, Claudio Guerrieri, gli assessori Francesco Bambini, per la Provincia, e Giovanni Lemucchi, per il Comune, e dalla presidente dell’Associazione Grandi Cru della Costa Toscana, Ginevra Venerosi Pesciolini. Rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti e della ristorazione lucchese hanno raccontato “Aspettando…anteprima vini”, le cene con degustazione che hanno coinvolto, da aprile fino ai primi di maggio, più di 40 ristoranti della provincia. Presenti anche Luca Poletti, presidente provinciale della Cna, Marta Da Ponte a Quarto, di AIS Toscana, e gli sponsor di quest’anno della manifestazione, Tagetik, Il Ciocco, Porsche e Fondazione Palazzo Boccella.

«Anteprima Vini è una manifestazione strategica per il nostro territorio – ha spiegato Guerrieri – Oltre a presentare l’eccellenza di un prodotto importante come il vino, è riuscita negli anni a legare e a intrecciare tra di loro diversi aspetti che rendono unica questa città: dalla promozione turistica al commercio fino alla ristorazione e quindi alla valorizzazione dei prodotti gastronomici locali». Promozione turistica e valorizzazione dei prodotti del territorio. Queste le parole chiave evidenziate dall’assessore provinciale Bambini. «Siamo più che lieti di ospitare come territorio questo evento – ha detto – ora è arrivato il momento di fare ulteriori proposte in vista del prossimo anno, per parlare di promozione della città anche in termini di cibo, vino e eccellenza territoriale». Soddisfazione piena espressa anche da Giovanni Lemucchi, assessore comunale alle attività produttive. «Rispetto all’anno scorso è stato fatto un bel balzo in avanti – ha spiegato – Questo è un evento strategico per la città, inserito a pieno titolo nel calendario della stagione e dell’offerta turistica lucchese».

Resta per l’edizione 2015 la caratteristica distintiva della manifestazione: la possibilità, cioè, di assaggiare in anteprima i vini giovani, spillati dalle botti e non ancora imbottigliati. È questo ciò che rende Anteprima Vini un appuntamento irrinunciabile nel panorama italiano della viticoltura: un banco di prova dove i produttori presentano la fatica dell’ultima vendemmia, in cerca di nuovi mercati e nuovi clienti. E i professionisti del settore valutano, annotano, fanno pronostici in vista, tra qualche anno, della definitiva maturazione e indirizzano i possibili acquirenti. Mentre per il grande pubblico degli appassionati e dei curiosi resta l’occasione di degustare campioni di intere annate e centinaia di etichette note, abbinando il tutto con il meglio della produzione gastronomica locale.

«Anteprima Vini nasce dalla volontà di dare visibilità e risalto a quelle realtà produttive, grandi e piccole, distribuite dalla Lunigiana al Grossetano – spiega Ginevra Venerosi Pesciolini, presidente dell’Associazione Grandi Cru della Costa Toscana – In sostanza, l’appartenenza a denominazioni di origine controllata di modeste dimensioni, come Montecucco, Montescudaio, Morellino di Scansano e Colline Lucchesi, non ci garantiva il riconoscimento da parte del mondo come unica entità. Ecco perché è nata l’idea della costa, come territorio vasto e facile da individuare, e di un’associazione che potesse rappresentare e coordinare questo universo frastagliato. Oggi l’Associazione Grandi Cru della Costa Toscana rappresenta la concreta possibilità di rafforzare il marchio “costa Toscana”, da qui l’approvazione, a dicembre 2010, della nuova IGT COSTA TOSCANA, e di renderlo espressione comune di tutto il patrimonio enogastronomico, turistico e culturale che queste zone possiedono». «Le nostre produzioni di riferimento sono tendenzialmente piccole, con una media di 15 ettari per azienda (si va da un minimo di 5 a un massimo, molto raro, di 50); 400 etichette coinvolte, una produzione media annua di circa sei milioni di bottiglie e un giro d’affari pari a 60milioni di euro – continua – Certo, la crisi l’abbiamo sentita anche noi e la avvertiamo tutt’ora. Le difficoltà maggiori le stiamo incontrando con i mercati domestici, Italia e Europa in generale, per cui molti degli associati si sono aperti a mercati nuovi, principalmente quelli asiatici ed est europei. La ripresa dell’economia negli Stati Uniti, poi, ci ha permesso di tornare a vendere con buoni numeri anche là. In generale, la percentuale di vendita all’estero è aumentata almeno del 10 per cento, attestandosi, di media, intorno al 60 per cento complessivo. In sintesi possiamo dire che Anteprima Vini rappresenta il nostro modo di reagire alla crisi e di rimettere in moto l’economia e l’eccellenza del nostro paese».

Economia, imprese e artigianato locale, le parole d’ordine dei candidati a sindaco

mercoledì, 14 maggio 2014, 16:20

di giacomo mori

Doveva essere un dibattito acceso, tanto nei toni quanto negli argomenti, ma, nella sostanza, quello di ieri pomeriggio a Capannori per presentare i quattro candidati a sindaco, non si è rivelato un incontro particolarmente foriero di novità e, a parte qualche frecciata tra Menesini e la Bertolucci, particolarmente duro sul piano dello scontro.

La scena è stata infatti monopolizzata perlopiù da loro due i quali, davanti ad un cospicuo numero di cittadini capannoresi riuniti nella sala riunioni del Comune, hanno cercato di esporre il loro programma e, in particolare, di presentare le loro proposte per l’artigianato e le piccole imprese, rispondendo, nei due minuti a testa a disposizione, sia alle domande dei cittadini, poche per la verità, giusto un paio, e a quelle poste dal moderatore Luca Poletti, presidente di Cna Lucca, la quale ha anche organizzato l’incontro.

Sull’altare delle buone intenzioni e delle promesse preelettorali dunque, per tutti e quattro i candidati, la volontà, almeno a parole, di rilancio economico del territorio e di riavvio delle imprese e dell’artigianato locale attraverso proposte di sburocratizzazione e di forte dialogo con gli altri comuni della provincia.

Secondo la Bertolucci, “Capannori ha in questo momento, anche grazie alla costruzione del nuovo ospedale, che rimane comunque un investimento sbagliato, una straordinaria opportunità di sviluppo di tutta la piana di Lucca verso Est, che deve cogliere”.

Entrando nel merito delle proposte avanzate, per quanto riguarda il settore delle costruzioni, Renato Pini, candidato del Movimenti 5 stelle di Capannori spiega: “noi puntiamo a recuperare il dismesso invece di costruire sul nuovo. Con tante case sfitte e non vendute vogliamo recuperare prima quello che già abbiamo, puntando sull’ecosostenibilità, vogliamo rivalutare, per esempio, le antiche fattorie romane di Porcari e usare come asse Est-Ovest l’autostrada per recuperare alla pari tutto il territorio”.

Diversa, ma comunque simile, la proposta di Menesini, secondo cui il rilancio del settore edile si deve basare su presupposti nuovi, come il recupero delle aree dismesse tra le zone residenziali e la bioedilizia, per non caricare eccessivamente l’edilizia territoriale di emissioni.

La Bertolucci, dal canto suo, promette l’abbattimento della tassa Imu per cinque anni per chi decide di ristrutturare case vecchie: “è una proposta che speriamo porti con sé il riavvio delle imprese e dell’artigianato locale, per facilitare anche chi vuole tornare ad abitare in collina, il recupero di questo ambiente meraviglioso è fondamentale per noi, questo è un punto importante del nostro programma che trascina anche lo sviluppo del lavoro e dell’artigianato di qualità”.

Per la candidata della lista civica “Alleanza per i beni comuni”, Francesca Palazzi bisogna invece privilegiare la manutenzione locale, come quella delle scuole, a scapito magari delle grandi opere: “la ristrutturazione degli edifici scolastici è fondamentale e sarebbe opportuno farla tramite il coinvolgimento delle imprese locali”.

Per quanto riguarda le tasse locali, dalla Tasi all’Imu, fino a quella sui rifiuti, sia la Bertolucci che Pini e la Palazzi non si sentono di poter fare delle promesse: “non siamo dentro la giunta e non possiamo sapere queste cose finché non ci entreremo”.

“Se entreremo dentro – afferma Renato Pini – ci impegneremo per dimezzare l’Irpef nel 2014 e andare a toglierla completamente a partire da gennaio e cercheremo di reperire risorse in una maniera diversa piuttosto che attraverso le tasse, per esempio chiudendo una serie di partecipate inutili”.

Menesini si giustifica invece dicendo che è comprensibile che ai cittadini girino le scatole quando bisogna pagare le tasse, ma ricorda anche che il livello di tassazione di Capannori rispetto agli altri territori è uno dei più bassi e che per quanto riguarda i rifiuti, la cui tassa è stata giudicata da alcuni dei cittadini in platea attualmente troppo alta, bisogna continuare a lavorare per andare verso i rifiuti zero.

Dello stesso avviso non è, certamente, Maria Pia Bertolucci, secondo la quale la tassa sui rifiuti è una spada di Damocle sulla testa dei cittadini: “Andrà fatto un serio ragionamento sull’Ascit, – dichiara la candidata del centrodestra – perché non è possibile che la scelta di un’azienda municipalizzata debba essere pagata dai cittadini. Dobbiamo aiutare chi genera ricchezza e chi genera occupazione a pagare meno tasse, questa è la priorità”.

Sul problema della tassa dei rifiuti, la Palazzi, offre la sua soluzione personale: “Se continuiamo a portare i rifiuti a smaltire a Pontedera, pagheremo sempre una tassa dei rifiuti troppo alta. La soluzione per abbattere il costo della tassa sui rifiuti e limitare la produzione di spazzatura è il compostaggio, cosa che viene già sperimentata attualmente in molti comuni italiani”.

Capitolo burocrazia e qui, tutti e quattro i candidati, sembrano essere d’accordo sulla riduzione.

“Se entreremo ci impegneremo a tenere aperti gli uffici del Comune con un orario più ampio, nel quale il cittadino potrà venire a ritirare le pratiche necessarie”, dichiara il pentastellato Pini.

“Anche noi, cercheremo di togliere di giro le scartoffie che sono di competenza comunale, dobbiamo facilitare il rapporto tra i cittadini e le imprese e il Comune”, risponde Menesini, che poi aggiunge: “Per il rilancio delle imprese e dell’occupazione, daremo dei contributi di accesso al credito, dei contributi per chi fa contratti a tempo indeterminato e per chi da borse di lavoro ai giovani.

Per quanto riguarda i lavori pubblici poi, Menesini indica: “dobbiamo ripartire dalla cura e dalla manutenzione delle piccole cose, dai piccoli interventi e, in questo, la figura del cantoniere di paese che voglio istituire è fondamentale. Per i grandi lavori pubblici dico che dobbiamo continuare a farne, attraendo risorse sul territorio da parte di fondazioni bancarie, Regione e Unione Europea”.

“Va bene farne, va bene investire sul territorio – risponde la Bertolucci – ma bisogna anche dire che va fatto in maniera intelligente. Sui lavori pubblici, io ne ho uno in programma, è un tema che mi sta molto a cuore ed è quello dei cimiteri, che oggi sono abbandonati a loro stessi. Proporrò di istituire un sistema di sorveglianza per renderli luoghi più sicuri”.

L’argomento polo tecnologico, in sintesi, è quello che ha messo di più gli altri candidati in contrapposizione tra loro e che ha creato un minimo di dibattito, con il vice sindaco Menesini solo come un cane contro gli altri tre a difendere l’investimento del Comune.

“Il progetto del polo tecnologico di Segromigno – ha detto il candidato del centrosinistra – è il segno di una politica di fiato lungo che guarda ai prossimi vent’anni. Rappresenta l’opportunità di creare occupazione, è una straordinaria opportunità di crescita del nostro territorio, anche in virtù della sperimentazione sulle nanotecnologie avviata con la Scuola Normale di Pisa. La stessa cosa vale per l’aeroporto di Capannori, che, ad oggi, rappresenta un punto di riferimento per la sperimentazione sui droni”.

“In realtà – risponde la Bertolucci – non si è ancora visto un protocollo firmato per queste sperimentazioni. Inoltre, le nanotecnologie e i droni non sono le priorità più vicine ai cittadini. Non si può pensare a progetti faraonici, mentre sul territorio la gente non ha lavoro e fa la fame”.

“Ad oggi – dichiara la Palazzi – il polo tecnologico di Segromigno è una cattedrale nel deserto, perché non basta creare una struttura per diventare un centro di eccellenza nel campo delle nanotecnologie, bisogna creare un indotto vero e proprio”.

L’ultima parola sul polo tecnologico, spetta a Pini del Movimento 5 stelle, che commenta così: “Noi siamo per la decrescita e quindi contrari. Le nanotecnologie vanno a vantaggio di pochi, perché non sono soldi che rimangono sul territorio. E’ stata una spesa inutile di cinque milioni di euro buttati via. Di questi, quasi uno e mezzo ce l’ha messo addirittura il Comune. Sono state risorse portate via alle imprese e agli artigiani”.

Un incontro comunque abbastanza partecipato, almeno in termini di presenza, dalla cittadinanza e che è servito, quantomeno, per ascoltare le proposte, guai a chiamarle promesse, dei vari candidati in tema di artigianato e piccole imprese.

Tra una settimana, presso il centro culturale Artè di Capannori, ci sarà l’ultimo dibattito pubblico tra i candidati prima delle elezioni del 25. Appuntamento dunque a martedì prossimo, 20 maggio, per il round finale, quello decisivo.

Giorgio Bartoli nuovo presidente della Camera di Commercio

venerdì, 6 giugno 2014, 21:41

Giorgio Bartoli, rappresentante nel  Consiglio camerale per il settore cartario, è il nuovo Presidente della Camera di Commercio di Lucca .

E’ stato eletto all’unanimità dai consiglieri alla guida dell’Ente camerale per i prossimi cinque anni.

“Accolgo con grande onore e piacere questo incarico – ha dichiarato il neo presidente – e desidero ringraziare i Consiglieri per la fiducia accordatami. Questo è un segnale di unità e compatezza del quale sono profondamente grato ai consiglieri e a tutte le forze economiche e sociali rappresentate in Consiglio, abbiamo presente la necessità di guardare oltre la crisi e di concentrare l’attenzione sui temi prioritari per lo sviluppo ed il rilancio dell’economia della nostra provincia. Per me, imprenditore di quinta generazione essere chiamato alla Presidenza della Camera di Commercio di Lucca, è motivo di grande soddisfazione. Ma soprattutto lo è per l’importanza e la storia  rivestita da questa Camera  nel panorama economico toscano.”

La provincia di Lucca, con circa 38 mila imprese rappresenta il secondo sistema economico della Toscana dopo Firenze e costituisce ancora oggi un’area molto vitale da un punto di vista imprenditoriale, con un tessuto differenziato in termini di rami economici (commercio e turismo, artigianato, agricoltura ed industria), di settori merceologici (carta, meccanica, alimentare, nautica, lapideo, calzature, etc.) e di sistemi economici locali (la Piana di Lucca, la Versilia, la Mediavalle e la Garfagnana), ognuno con le proprie peculiarità.

Bartoli, nel suo discorso di insediamento, ha annunciato inoltre: “Cercherò di ripagare questa fiducia riservando  a tutti i settori economici della nostra provincia un’attenzione continua, equilibrata, lavorando con il coinvolgimento di tutti voi e dialogando e confrontandomi con le istituzioni locali e le associazioni di categoria. Questo nostro territorio, che io amo molto, ha tante potenzialità inespresse, con l’aiuto di tutti andranno trasformate in concrete occasioni di crescita e di sviluppo.

E sotto questo aspetto mi è di riferimento Claudio Guerrieri. La sua è stata una guida a sostegno dello sviluppo economico della provincia, equilibrata e sempre attenta alle esigenze del sistema delle imprese;  l’impegno dedicato nei quindici anni di Presidenza da Claudio Guerrieri a favore dell’Ente e dell’economia del nostro territorio, difficilmente sarà dimenticato.

Guerrieri lascia un Ente sano, ben gestito e molto considerato da tutte le istituzioni del territorio. Quanto fatto sotto la sua presidenza costituisce uno stimolo per me e per tutto il Consiglio per procedere con determinazione nell’ulteriore rafforzamento dell’azioni camerali a favore dell’economia della provincia.”

Le imprese lucchesi, indipendentemente dal settore produttivo di appartenenza, sono essenzialmente PMI caratterizzate, da un modesto numero di addetti, ma con forte attaccamento al proprio lavoro, spirito creativo, energia produttiva e passione per il proprio sviluppo.

“La Camera di Commercio – ha ribadito Bartoli –  deve essere a fianco di queste imprese e un loro punto di riferimento fondamentale nel cercare di aprire nuove prospettive per la ripresa e per rendere più competitivo ed attrattivo il nostro territorio.

Il mandato che ci accingiamo a svolgere sarà particolarmente impegnativo e gravoso, a causa di un quadro economico generale che ancora risente di una crisi che sembra non voler abbandonare la sua morsa.

Il trend congiunturale ci ricorda, ogni giorno, la situazione di difficoltà in cui continuano ad operare le imprese di tutti i comparti e le sue pesanti ripercussioni sull’occupazione, in particolare quella giovanile.

Nel programmare le attività promozionali, dovremo evitare una frammentazione degli interventi  per concentrare le risorse disponibili su iniziative che diano  respiro alle imprese, perché possano agganciare una ripresa, che prima o poi non tarderà ad arrivare, ma che va anche preparata ed aiutata.  Penso alla centralità di temi quali le infrastrutture , l’innovazione, l’internazionalizzazione, il credito, la creazione di impresa, il turismo, la cultura, e molti altri che possono, anzi devono diventare altrettanti fattori di sviluppo.”

La Camera di Commercio di Lucca parte da un alto livello di qualità per l’importante patrimonio di esperienza e di capacità accumulato. Oggi a Roma si parla di riformare questi enti. Le proposte sono molteplici  e le  nuove regole  vanno a toccare non solo la sua complessa governance,  ma anche il ruolo e le  stesse funzioni delle Camere di Commercio.

Nei prossimi giorni sulla riforma e sul riordino del sistema delle camere di Commercio si aprirà un dibattito parlamentare,  su spinta del governo, che ne chiede un’ampia revisione.

Il nuovo presidente ha concluso il suo intervento dichiarando, inoltre: “Tutto ciò  non ci deve spaventare: l’innovazione ed il cambiamento non sono mai minacce, ma opportunità se finalizzate a soddisfare il bene delle nostre imprese, ad alleggerirne i costi ed a semplificarne gli adempimenti.

Si tratta di un passaggio molto importante che, se correttamente gestito (in un’ottica di efficienza e senza prevaricazioni), può rilanciare la Camera di Commercio come punto di riferimento di tutte le componenti produttive della nostra  economia, e quale forte presenza a fianco delle imprese, a partire soprattutto dalle piccole e medie.

Tutto questo comunque in un’ottica di  semplificazione e di riduzione dei costi, perché questo è quello che chiedono gli imprenditori.”

Del Consiglio della Camera di Commercio fanno parte: Ilaria Agati, Paolo Ammazzini,  Vittorio Armani, Massimo Bonino, Laura Botarelli, Grazia Casanova, Paolo Corchia,  Ademaro Giovanni Cordoni, Maurizio Fantini, Antonio Fanucchi, Flavio Favilla, Roberto Favilla, Michela Fucile,  Cristina Galeotti, Esmeralda Giampaoli, Alessandro Giannasi, Alessio Lucarotti,  Maurizio Marraccini, Mario Moscardini, Roberto Perico, Luca Poletti, Claudio Romiti, Carla Saccardi, Benedetto Stefani, Stefano Varia.

Intervento del presidente della Cna provinciale Luca Poletti:

«Insieme a  Marzia Marraccini, l’altra rappresentante della Cna nel consiglio camerale in rappresentanza del settore artigianale, abbiamo approvato la nomina di Giorgio Bartoli a nuovo presidente della Camera di commercio di Lucca che poi, nella sua relazione di inizio mandato, ha toccato diversi punti interessanti in particolare ribandendo il ruolo e la funzione che la stessa Camera di commercio può svolgere in favore delle piccole e medie imprese che a Lucca rappresentano la maggior parte del tessuto produttivo. Il nuovo consiglio si insedia in una fase delicata che coincide con una crisi economica che continua a perdurare e con il piano di riforma delle Camere di commercio di cui si sta parlando a livello nazionale. Il ruolo delle Camere può essere decisivo in questa fase su temi come la promozione del territorio, il credito, il sostegno alle nuove imprese e l’internazionalizzazione. Si tratta però di operare affinché le attività della Camera di Commercio vengano utilizzate e condivise dal maggior numero di imprese possibile in modo che le stesse ne possano usufruire concretamente. Servirà per questo anche una fase di ascolto e discussione per cogliere appieno le richieste che provengono dal mondo produttivo in generale».

«Infine – conclude Poletti – abbiamo apprezzato i riferimenti positivi espressi da Bartoli al presidente uscente Claudio Guerrieri, che ringraziamo per la competenza e la professionalità che ha dimostrato nei quindici anni in cui ha ricoperto questo incarico, e la volontà di Bartoli di rinunciare all’indennità di presidente. Sia io che Marzia Marraccini, a seguito di questa decisione, intendiamo seguirlo rinunciando ai gettoni previsti per i consiglieri chiedendo però che le somme vengano raccolte in un fondo che lo stesso consiglio potrà, una volta l’anno, destinare ad iniziative mirate a sostegno dell’economia lucchese».

«Insieme a  Marzia Marraccini, l’altra rappresentante della Cna nel consiglio camerale in rappresentanza del settore artigianale, abbiamo approvato la nomina di Giorgio Bartoli a nuovo presidente della Camera di commercio di Lucca che poi, nella sua relazione di inizio mandato, ha toccato diversi punti interessanti in particolare ribandendo il ruolo e la funzione che la stessa Camera di commercio può svolgere in favore delle piccole e medie imprese che a Lucca rappresentano la maggior parte del tessuto produttivo. Il nuovo consiglio si insedia in una fase delicata che coincide con una crisi economica che continua a perdurare e con il piano di riforma delle Camere di commercio di cui si sta parlando a livello nazionale. Il ruolo delle Camere può essere decisivo in questa fase su temi come la promozione del territorio, il credito, il sostegno alle nuove imprese e l’internazionalizzazione. Si tratta però di operare affinché le attività della Camera di Commercio vengano utilizzate e condivise dal maggior numero di imprese possibile in modo che le stesse ne possano usufruire concretamente. Servirà per questo anche una fase di ascolto e discussione per cogliere appieno le richieste che provengono dal mondo produttivo in generale».

«Infine – conclude Poletti – abbiamo apprezzato i riferimenti positivi espressi da Bartoli al presidente uscente Claudio Guerrieri, che ringraziamo per la competenza e la professionalità che ha dimostrato nei quindici anni in cui ha ricoperto questo incarico, e la volontà di Bartoli di rinunciare all’indennità di presidente. Sia io che Marzia Marraccini, a seguito di questa decisione, intendiamo seguirlo rinunciando ai gettoni previsti per i consiglieri chiedendo però che le somme vengano raccolte in un fondo che lo stesso consiglio potrà, una volta l’anno, destinare ad iniziative mirate a sostegno dell’economia lucchese».

Sistri: per i rifiuti speciali escluse le imprese fino a 10 dipendenti

lunedì, 5 maggio 2014, 18:58

Dopo una lunga battaglia durata anni, finalmente una certezza per le imprese più piccole. Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha infatti firmato il decreto di semplificazione, che esclude dal Sistri – il sistema di controllo e tracciabilità dei rifiuti – le imprese produttrici di rifiuti, comprese quelle agricole, che hanno fino a dieci dipendenti. Per queste restano comunque gli obblighi di tracciabilità tramite la modulistica cartacea.

«Siamo molto soddisfatti e lo diciamo a nome delle migliaia di piccole imprese lucchesi artigianali, commerciali ed industriali – commenta Luca Poletti presidente provinciale della Cna –. Viene finalmente cancellata l’assurda equiparazione dei rifiuti di un piccolo artigiano a quelli di una grande industria. Il paradosso che noi avevamo preso a esempio come assurdità estrema era il piccolo barbiere di paese, che lavora da solo, e che sarebbe stato costretto ad adempiere agli obblighi e ai costi del Sistri per il banale smaltimento di due lamette usate. Ora è necessario proseguire nella semplificazione dell’attuale sistema di tracciabilità dei rifiuti, che prevede una chiavetta usb, la connessione a internet e oltre mille pagine di istruzioni che complicano inutilmente l’attività delle imprese, in particolare quelle di trasporto e di gestione dei rifiuti. L’attenzione all’ambiente e la lotta contro le eco mafie per la salvaguardia della salute dei cittadini devono proseguire con mezzi equi ed efficaci».

Torna quindi in auge il Mud – modello unico di dichiarazione ambientale – il cui termine entro il quale pagare il contributo annuale si sposta dal 30 aprile al 30 giugno, e che torna ad essere il punto fermo della dichiarazione di tracciabilità dei rifiuti. A oggi quindi sia i soggetti obbligati ad aderire al Sistri, sia i soggetti non obbligati, dovranno presentare il Mud alla Camera di commercio di riferimento. Alla luce della complessità della materia e delle pesanti sanzioni previste, gli uffici della Cna, hanno predisposto da tempo un servizio d’informazioni e di assistenza per le imprese interessate.

Fiscalità: l’assessore Cecchetti illustra le proposte a categorie e sindacati

mercoledì, 16 aprile 2014, 17:48

Il sindaco Alessandro Tambellini, l’assessore alle Finanze Enrico Cecchetti e l’assessore allo Sviluppo Economico Giovanni Lemucchi questa mattina hanno incontrato le categorie economiche e sindacati per presentare le proposte sulla fiscalità locale anche in vista della redazione del Bilancio di Previsione. All’incontro hanno preso parte i rappresentanti di Confatigianato, CNA, Confagricoltura, Coldiretti, Confesercenti, Confcommercio, Assindustria, Cgil e Cisl.

Come già annunciato nei giorni scorsi, l’incontro di questa mattina segue l’esposizione dell’assessore Cecchetti alla specifica Commissione Consiliare. Per quanto riguarda l’addizionale Irpef, pur in presenza di una previsione di entrate per il 2014 (7 milioni 380 mila euro) minore rispetto al preventivo 2013 (7 milioni 700 mila euro), l’ipotesi dell’amministrazione è di mantenere le aliquote invariate: da 0,59 a 0,80 per mille, con una esenzione totale fino a 14 mila euro di reddito annuo.Come è noto l’Imposta unica comunale (Iuc), che si compone di Tari, Tasi e Imu. Per la Tari è in corso di definizione il Piano Finanziario di Sistema Ambiente e subito dopo si procederà a definire le tariffe per il 2014.  Nel previsionale 2014 ci saranno nuovi costi per Sistema Ambiente SpA derivanti in particolare da nuovi investimenti e costi aggiuntivi (isole a scomparsa, estensione del porta a porta e di altri servizi, etc), ma grazie ad interventi di razionalizzazione l’aumento che le famiglie e le imprese dovranno coprire sarà limitato al massimo a circa 500 mila euro. In materia di Tari occorre tenere presente la cancellazione, decisa a livello nazionale nell’ambito del ridisegno della fiscalità locale, della maggiorazione Tares (0,30 euro per metro quadrato) comporta un risparmio per le famiglie e le imprese lucchesi pari a circa 2,1 milioni di euro, quindi complessivamente le tariffe subiranno una riduzione dell’8-10 per 100.

Per la Tasi e l’Imu, l’amministrazione comunale intende mantenere alta la propria attenzione nei confronti delle fasce più deboli e nei confronti delle attività produttive e commerciali.  Questa volontà deve essere coniugata con la necessità per il bilancio dell’Ente di mantenere invariato il gettito del combinato Tasi-Imu. Al contempo gli altri obiettivi da centrare sono per l’amministrazione comunale la semplificazione delle procedure a carico del contribuente e la riduzione al minimo del peso fiscale sugli inquilini.

Da questa serie di obiettivi combinati nasce l’ipotesi di manovra Tasi-Imu. L’invarianza del gettito per il Comune si può infatti garantire con l’applicazione dell’aliquota Tasi del 2,5 per mille sull’abitazione principale. Contemporaneamente, per prevedere riduzioni ed esenzioni per le fasce di reddito più basse – che non sono più previste dalla normativa nazionale, ma lasciate alla manovra fiscale locale – si ipotizza di applicare lo 0,80 per mille sulle abitazioni principali a partire da un certo livello di rendita catastale verso l’alto e una detrazione crescente da un certo livello di rendita verso il basso, sempre per scaglioni.

Se questo livello di detrazioni non fosse sufficiente si ipotizza di applicare lo 0,80 per mille in qualche tipologia del settore ‘altri fabbricati’, per esempio le banche e le assicurazioni.

Per le attività produttive e commerciali l’amministrazione comunale ipotizza di lasciare invariato il livello impositivo del 2013, senza introdurre la Tasi (che in una percentuale dal 10 al 30 per cento sarebbe a carico dell’inquilino), e senza così introdurre nuove complicazioni burocratiche per migliaia di piccole e piccolissime imprese, evitando altre due scadenze per il pagamento della Tasi e di dover compilare dichiarazioni per gli immobili in affitto.

Si sta inoltre verificando anche nuove ipotesi incentivanti quale ad esempio la riduzione dell’Imu e della Tasi per gli immobili in corso di ristrutturazione. Prevediamo di confermare tutte le altre agevolazioni previste nel 2013 e stiamo valutando la possibilità di inserirne qualche altra molto mirata, che potrebbe risolvere casi a nostro giudizio palesemente iniqui. Infine, per rendere più semplice la gestione delle scadenze, stiamo ragionando di unificare il versamento per la Tasi e per l’Imu al 16 giugno e al 16 dicembre.