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Va avanti l’iniziativa anticrisi della Camera di Commercio per dare ossigeno a piccole e medie imprese

sabato, 2 febbraio 2013, 13:41

La Camera di Commercio di Lucca ancora in aiuto delle aziende in difficoltà. Dopo il “tutto esaurito” fatto registrare in poco più di tre mesi dall’iniziativa di microcredito promossa dall’ente camerale per dare un po’ di liquidità alle imprese della provincia, adesso, anche in risposta a specifiche richieste provenienti delle associazioni di categoria, la Camera di Commercio è pronta a deliberare un nuovo stanziamento che servirà per abbattere gli interessi sui finanziamenti (da 10 a 50 mila euro ciascuno) concessi alle piccole imprese che non superano un fatturato di 2,5 milioni di euro, prestiti che le imprese stesse potranno cominciare a restituire dopo dodici mesi,e  cioè a partire dal 2014.

Ad annunciarlo è il presidente della Camera di Commercio, Claudio Guerrieri: “Con questa iniziativa, alla quale hanno aderito con appositi plafond otto banche operanti nella nostra provincia – afferma – oltre 200 imprese lucchesi hanno potuto ottenere finanziamenti per complessivi 6 milioni di euro”.

“L’operazione anti-crisi lanciata lo scorso mese di ottobre – prosegue Guerrieri – si fondava su uno stanziamento iniziale di 200 mila euro, finalizzato all’abbattimento degli interessi sulle operazioni di finanziamento che le banche avrebbero concesso alle imprese. Adesso, lo stanziamento camerale si è esaurito e dev’essere rifinanziato, così come ci chiede il mondo delle imprese attraverso le associazioni imprenditoriali di categoria: per affrontare con qualche speranza questo difficile periodo è fondamentale che soprattutto le piccole e medie imprese possano attingere a nuovi finanziamenti”.

E che questa sia la strada giusta lo confermano i numeri relativi alla prima fase dell’iniziativa promossa dalla Camera di Commercio.

A fronte di 224 domande per complessivi 6,5 milioni di euro, ne sono già state licenziate positivamente 172, per un ammontare di 4,8 milioni. La media dei prestiti richiesti è di poco superiore ai 28 mila euro. Interessante è la provenienza “geografica” delle richieste: 91 da Lucca e Piana, 56 dalla Versilia, 14 dalla Media Valle del Serchio e 11 dalla Garfagnana.

Ancora più interessante è la suddivisione per attività economica: 69 sono le ditte del commercio (1 milione e 700 mila euro complessivi), 56 artigiane (1,4 milioni), 18 industrie (735 mila euro), 18 le imprese di servizi (574 mila euro), 8 imprese turistiche (310 mila) e 3 imprese agricole (72 mila).

Quello concesso è un prestito chirografario, e cioè senza garanzie reali, dell’importo da 10 a 50 mila euro e della durata da 3 a 5 anni, da concordare con gli istituti di credito eroganti, di cui uno di pre-ammortamento. Il rimborso avviene in rate mensili posticipate  a partire dal 13° mese dall’erogazione.

Queste le banche che hanno aderito all’operazione e che hanno messo a disposizione gli appositi plafond: Cassa di Risparmio di Lucca/Banco Popolare, Monte dei Paschi di Siena, Cassa di Risparmio di Pistoia e Lucchesia, Banca di Pescia, Banco di Lucca, Banca di Credito Cooperativo di Versilia, Lunigiana e Garfagnana, Banca del Monte, Cassa di Risparmio di San Miniato. 

Il “prodotto finanziario” messo a punto dalla Camera di Commercio è regolato da un’apposita convenzione che è stata sottoscritta da Associazione degli Industriali di Lucca, CNA, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, CIA, Coldiretti, Confagricoltura, Confcooperative, Lega Nazionale Cooperative di Lucca.

 

 

Le domande

Le domande di finanziamento devono essere presentate dalle imprese (eventualmente assistite dalle loro Associazioni di Categoria) alle banche, le quali istruiscono le singole pratiche in modo autonomo nell’ambito della propria insindacabile determinazione, conservando piena autonomia nella valutazione del merito creditizio e nell’attribuzione all’impresa della fascia di merito (rating).

Le banche convenzionate si impegnano a trattare le richieste di finanziamento senza applicare alle imprese alcuna spesa istruttoria fino alla concorrenza dell’intero plafond.

Situazione economica della provincia, prosegue l’attività di monitoraggio della Prefettura

martedì, 15 gennaio 2013, 18:30

In data odierna si è tenuta presso la prefettura di Lucca la riunione della Conferenza Permanente – sezione sviluppo economico e attività produttive – organo che coadiuva il prefetto nell’esercizio delle sue funzioni di coordinamento delle attività degli uffici periferici dello Stato. L’incontro prosegue l’attività di monitoraggio, intrapresa dalla Prefettura di Lucca lo scorso anno, con l’intento di favorire il dialogo ed il coordinamento per  contribuire al superamento della difficile congiuntura che sta attraversando l’economia.

Durante l’incontro, presieduto dal prefetto di Lucca  Giovanna Cagliostro, è stata esaminata, sotto vari aspetti, la situazione economica in provincia e i suoi riflessi sulla collettività, anche al fine di predisporre eventuali interventi a garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali.

 Alla riunione hanno partecipato l’assessore Ilaria Vietina, in rappresentanza del Comune di Lucca, l’Assessore Francesco Bambini della Provincia di Lucca, il Questore, dott. Claudio Cracovia, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Stefano Fedele, il Vice Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Tenente Colonnello Vito di Terlizi, il Presidente della Camera di Commercio, dottor Claudio Guerrieri, i rappresentanti della Banca d’Italia, di taluni Istituti Bancari, dell’ABI, dell’ Associazione Industriali, dell’Ascom-Confcommercio, della Confederazione Artigianato-CNA e della Confesercenti nonché i rappresentanti della CGIL, CISL e UIL.

L’analisi dei dati riferiti all’anno 2012, con particolare riguardo all’ultimo trimestre, evidenzia un’ interruzione della crescita dell’industria lucchese, a causa del rallentamento generalizzato dell’economia europea e della restrizione dell’accesso al credito. Dall’indagine congiunturale della Camera di Commercio e dell’ Associazione Industriali di Lucca relativa ai primi nove mesi  del 2012 emerge un calo del 2,4% della produzione manifatturiera e del 3% del fatturato totale.

Né morti né vivi: assemblea dei commercianti in cerca di identità

lunedì, 28 gennaio 2013, 16:40

di diana rossi

Come preferire un incontro istituzionale all’incontro con i commercianti locali, arrivati per esprimere la propria battaglia giornaliera contro la crisi economica. E’accaduto stamattina quando, durante la giornata di mobilitazione contro la fiscalità, indetta da artigiani e commercianti lucchesi, nemmeno un’ora dopo l’inizio, molti politici, compreso il sindaco Tambellini, hanno abbandonato la riunione. Per dirigersi ad una giornata commemorativa. Così da far dire, ai commercianti infuriati , rimasti soli ed inascoltati nella sede della Camera di Commercio di Lucca che “Se non risolve i nostri problemi, la mettiamo noi in liquidazione la politica”.

Il sindaco Tambellini, il senatore Marcucci, tra gli altri, erano presenti fra il pubblico, insieme a vari candidati politici, per la giornata nazionale di protesta contro la pressione fiscale , alla quale hanno aderito Cna, Confesercenti, Confartigianato e Confcommercio. Che ha radunato commercianti ed artigiani locali, giunti per chiedere che la politica intervenga su fisco, lavoro, credito, burocrazia ed infrastrutture. Piaghe che mettono in ginocchio le imprese nel commercio, turismo ed artigianato. Alle 11.45, quando la riunione era iniziata alle 11, i commercianti presenti si sono resi conto che molti politici, in primis il sindaco, se ne erano andati. Alla constatazione, sono partiti fischi dalla platea. “Che senso ha raccontare i nostri problemi tra noi lavoratori, se nessun politico ci ascolta” hanno gridato infuriati, definendosi “presi in giro ed inascoltati dalla politica”.

Fino a quel momento avevano parlato i presidenti delle associazioni di categoria, denunciando le problematiche che ogni giorno attanagliano la vita dei commercianti. Dalla difficoltà nell’ottenere un fido o un finanziamento bancario, alla lenta burocrazia da affrontare, fino a tasse e contributi che “stritolano commercianti, artigiani ed anche gli stessi lavoratori – dichiarava il presidente di Confcommercio Ademaro Cordoni, spiegando che – Le associazioni di categoria chiedono a gran voce che le amministrazioni “attivino misure immediate per la ripresa dell’economia, rivedendo le buste paga dei lavoratori. Così che aumenti di nuovo il loro potere d’acquisto”. Dato che questa mattina l’obiettivo era dare soprattutto spazio a commercianti e artigiani, molti di essi hanno preso la parola, per spiegare concretamente come stanno cercando di affrontare le problematiche, comuni a tutti i settori del commercio. Ma esprimendo la propria testimonianza quando, ormai, la maggior parte dei politici erano ormai distanti. Il chiaro e duro pensiero di tutti gli intervenuti è stato sintetizzato da Giovanni Martini, presidente della Commissione Centro Storico di Lucca “Basta dare la colpa solo alla politica nazionale. Dobbiamo iniziare a lavorare dal livello locale – aggiungendo che – Questa amministrazione lucchese non sta lavorando come aveva promesso. Soprattutto ha la colpa di aver aumentato i parcheggi ed imposto la tassa di soggiorno. Tassa che andrà a colpire i turisti, proprio quelli che ci hanno permesso di sopravvivere fino ad ora”.

Cordoni lancia l’allarme: “O si cambia o si muore”

martedì, 22 gennaio 2013, 14:53

di diana rossi

Una giornata nazionale di protesta contro la pressione fiscale. Lunedì 28 gennaio, alle 10.30, Confcommercio,Confesercenti,Confartigianato e Cna si riuniranno compatte, presso la Sala Fanucchi della Camera di Commercio di Lucca. Occasione, l’assemblea delle imprese del settore commercio, turismo e artigianato. Questa mattina, a Palazzo Sani, sede di Confcommercio, si è tenuta la conferenza di presentazione. Proprio nella stessa mattina, poche centinaia di metri più in là, la giunta Tambellini dava il via libera alla tassa di soggiorno che sarà operativa a partire dal 1 aprile. Così, mentre Cordoni chiedeva comprensione e meno tasse, dall’altra parte si rispondeva nel modo opposto.

La politica non metta in liquidazione le imprese“, questo lo slogan per la giornata di mobilitazione, alla quale hanno aderito le associazioni di categoria lucchese. “Il mondo economico e produttivo si trova in una condizione mai verificatasi negli ultimi cinquant’anni – ha spiegato Ademaro Cordoni, presidente di Confcommercio – La politica fiscale portata avanti negli ultimi mesi ha prodotto risultati devastanti, soprattutto nei confronti delle piccole e medie imprese”. Molte oggi “per andare avanti sono costrette a fare ricorso alla cassa integrazione o addirittura ai loro risparmi personali di una vita”, ha spiegato il presidente – La nostra volontà non è quella di non pagare le tasse. Noi chiediamo che si attivino misure immediate per la ripresa dell’economia”. Rivedendo anche “Le buste paga dei lavoratori, così che aumenti di nuovo il loro potere d’acquisto – ha concluso Cordoni – Il nostro messaggio è chiaro: se non si cambia subito, si muore”.

Fisco, lavoro, credito, burocrazia e infrastrutture saranno i temi al centro del dibattito, il 28 gennaio. Sarà affrontato il problema del credito. Di centrale rilevanza, secondo il presidente di Confartigianato, Costante Martinucci, da quando è stato introdotto il rating – a causa del quale – gli imprenditori vengono guardati con diffidenza e, prima di concedere loro un fido o un finanziamento, vengono rovesciati come un calzino”. A causa di questo e di altre problematiche con gli istituti di credito, si chiede Martinucci, “come fanno gli imprenditori ad andare avanti stritolati dai pagamenti e dal far fronte a stipendi, tasse e contributi?”. Anche l’eccesso di burocrazia, ha spiegato il presidente di Confesercenti, Giuliano Cesaretti, è “una voce di costo grave per le imprese”. Che implica “Procedure complesse per qualsiasi cambiamento nelle nostre attività costrette a perizie e certificazioni – anche per piccole iniziative come l’installazione– di radio o tv in un negozio”. Riguardo alla cassa integrazione in deroga per il comparto artigianato, viene confermata per il primo trimestre 2013; con un 22 per cento in più di cassa integrati. Una “partenza shock per l’artigianato lucchese”, la definisce il presidente di Cna Ugo Da Prato. La cassa integrazione “da un lato garantisce all’azienda il mantenimento del proprio personale formato – dall’altro, dichiara il presidente – Riteniamo che questo strumento tamponi solo un problema immediato, senza creare nuove opportunità di crescita per le imprese, quindi nuova occupazione”. Anche perché, ha dichiarato Da Prato, “ le risorse per la cassa integrazione prima o poi finiranno. E’ evidente che serve una svolta forte”.

L’invito a partecipare all’assemblea del 28 gennaio è esteso a tutti gli artigiani e commercianti del territorio.

Lavoro: ecco i corsi finanziati con i voucher formativi

venerdì, 18 gennaio 2013, 09:20

C’è tempo fino al 31 gennaio per presentare le domande per usufruire dei voucher formativi della Provincia di Lucca che consentono il finanziamento totale del corso di formazione di disoccupati, ma anche lavoratori ed imprenditori. Tanti corsi in agenda: Ecdl Cad e Rendering, addetto ai servizi della sicurezza (buttafuori) alla contabilità e paghe, coordinatore della sicurezza e inglese (commerciale e nautica).

Voucher formativi per partecipare ai corsi di formazione promossi ed organizzati dal Centro Servizi per l’Artigianato di Cna Lucca (info suwww.cnalucca.it). Scadono il 31 gennaio i termini per presentare la domanda per accedere al bando per l’attivazione dei “voucher formativo” della Provincia di Lucca che consente ai disoccupati, inoccupati, lavoratori ed imprenditori di disporre di un finanziamento pubblico per accedere ai corsifinanziabili. I corsi promossi da Cna finanziabili spaziano dall’Ecdl Cad al Rendering, dall’addetto ai servizi della sicurezza (buttafuori) alla contabilità e paghe fino al coordinatore della sicurezza e al percorso propedeutico per imparare l’inglese (commerciale e nautica). I corsi si terranno presso le sedi di Cna presenti a Lucca e Viareggio.

Cna informa inoltre che lo sportello del Centro Servizi per l’Artigianato è disponibile per la compilazione, la predisposizione e la presentazione del voucher formativo. Per informazioni contattare gli uffici via mail scrivendo a csa@cnalucca.it oppure rivolgersi ai referenti: Eleonora Odi al 0583-4301114 (Lucca) eGiovanna Morabito  al 05834-439032 (Viareggio).

Confesercenti Lucca aderisce alla iniziativa di mobilitazione di Rete Imprese Italia del prossimo 28 gennaio

mercoledì, 16 gennaio 2013, 15:53

La Giunta Confesercenti di Lucca ha deliberato questa mattina l’adesione all’iniziativa che Rete Imprese Italia, la Rete nazionale che associa Confesercenti, Confcommercio, CNA e Confartigianato, promuove per il prossimo 28 gennaio 2013 su tutto il territorio nazionale. «Si tratta di una giornata di mobilitazione nazionale che le associazioni di rappresentanza della piccola e media impresa promuovono unitariamente a livello nazionale e che attendevamo da un po’ di tempo – dichiara il presidente di Confesercenti Giuliano Cesaretti – perché è molto forte il grido di allarme delle nostre imprese nei confronti della politica e delle istituzioni e crediamo che sia fondamentale fare sentire, ad una sola voce, le grandi difficoltà del sistema della piccola e media impresa su temi come l’eccessivo carico fiscale, una inadeguata politica del lavoro, l’emergenza della stretta creditizia, il crescere della burocrazia».

«Ci fa piacere che a livello nazionale stia passando il messaggio di un sistema delle associazioni di impresa che dialoga e parla in modo unitario. Una esigenza che anche a livello locale abbiamo più volte cercato di sostenere. Per questo l’invito di ieri del Presidente di CNA a “fare squadra” in questa occasione è per noi un fatto fondamentale, necessario, in qualche modo direi scontato, sia perché l’iniziativa parte già dalle diverse sigle di Rete Imprese Italia, sia perché condividiamo lo spirito e l’esigenza di collaborazione tra le nostre associazioni e lo abbiamo dimostrato a più riprese in questi anni. Per questo sono personalmente disponibile – e l’ho scritto direttamente oggi ai presidenti delle altre organizzazioni – a lavorare per la buona riuscita della mobilitazione del 28 gennaio prossimo. Se guardiamo all’interesse dell’imprese, sono certo che una mobilitazione unitaria, nel solco di quanto indicatoci dai livelli nazionali, sia il modo più efficace per far sentire forte la voce delle nostre imprese».

Fisco e crisi, Cna prova a compattare il fronte delle associazioni di categoria

martedì, 15 gennaio 2013, 17:00

Fronte compatto per difendere artigiani e commercianti, come piccole e medie imprese e lavoratori autonomi. Cna (info su www.cnalucca.it) è pronta alla protesta e ad unirsi all’iniziativa nazionale di Rete Impresa Italia in programma il 28 gennaio, ed invita tutte le associazioni di categoria, da Confcommercio, Confesercenti e Confartigianato, Confindustriale fino al mondo delle cooperative, a “marciare” uniti. L’invito arriva dal Presidente Provinciale Cna, Ugo Da Prato che inviata i Presidente delle associazioni di categoria che operano sul territorio a “non perdere l’occasione per dimostrare che il mondo delle imprese è forte, compatto, vivace e soprattutto non rassegnato”.

Anzi: “Le elezioni nazionali sono alle porte – spiega Da Prato – questa è il momento giusto per fare sentire la voce delle imprese che tengono in piedi questo Paese nonostante la politica se ne sia dimenticata. Abbiamo l’opportunità per lanciare dei chiari messaggi alla politica e ai rappresentanti che avranno l’onore di portare le istanze del nostro territorio a Roma. Non c’è bisogno di ricordare il quadro economico che è ben evidente a tutti e purtroppo drammaticamente reale – sottolinea – probabilmente c’è però bisogno di aiutare i protagonisti politici, e la politica tutta, ad imboccare la strada corretta. Le imprese vengono prima di tutto e questo deve essere chiaro: abbiamo accettato e pagato una politica di rigore e austerità, ora ci aspettiamo dal nuovo Governo una politica di crescita e ripresa”.

Noti i temi su cui le imprese vogliono risposte: pressione fiscale, burocrazia e stretta creditizia per cui, proprio martedì 15 gennaio, si è tenuto un incontro in Prefettura per cui le imprese hanno chiesto un “patto tra banche ed imprese”: “La chiusura di tante piccole imprese non fa rumore a differenza di una grande impresa – analizza Da Prato – dal nuovo Governo ci aspettiamo risposte vere”.

Sulla modalità della giornata di mobilitazione e l’eventuale protesta Cna è pronta a discutere insieme a tutti coloro che aderiranno alla manifestazione del 28 gennaio: “è importante restare uniti – conclude Da Prato – e far valere le ragioni delle nostre imprese, che da troppo tempo sono strette nella morsa recessiva, e che hanno bisogno, oggi più che mai, di una prospettiva di crescita”. La giornata di mobilitazione del 28 gennaio assume i connotati di una manifestazione di carattere nazionale firmata da Rete Imprese Italia. Le manifestazioni si terranno in concomitanza in tutta Italia: “Rete Impresa nasce esattamente con questo compito: unire la rappresentanza ed il mondo delle imprese.

Estetica: massaggio armonico e postura, seminario tecnico per estetiste e professionisti del benessere

sabato, 12 gennaio 2013, 11:22

Il massaggio? Un elisir di lunga vita. Per vivere meglio ed in salute, per sentirsi belli ed appagati, per combattere le rughe e lo stress, il massaggio è uno dei principali “strumenti” di benessere a disposizione del centri di estetica professionali e degli addetti ai lavoriqualificati. Drenante, rilassante, rassodante, defaticante, visage, anti-age sono alcuni dei massaggio più comuni, e più praticati, dai centri estetici che saranno presentati nel corso del seminario tecnico promosso dall’Unione Benessere e Sanità di Cna (info su www.cnalucca.it) in programma lunedì 14 gennaio (dalle ore 9,45) presso la Sala Convegni della sede Provincia di Cna in Via Romana, 615/P, a Lucca. Relatore del seminario lo specialista in naturopatia, osteopatia e shiatsu, Massimiliano Mercatali che focalizzerà l’attenzione su alcune ed importanti manovre per riequilibrare la postura e vincere così molti dei problemi più comuni che affliggono le persone. Sarà inoltre presentata la particolare tecnica di massaggio strutturale armonico Face Balance S.N.H. Apre i lavori la Responsabile Provinciale delle Estetiste, Maria Elena Tardelli.

Il seminario, organizzato in collaborazione con Inco, azienda leader del settore nata nel 1971, è completamente gratuito.

Per informazioni contattare la segreteria al 0583 4301114 oppure scrivere a info@cnalucca.it

Artigianato in coma profondo: partenza choc nel 2013

venerdì, 11 gennaio 2013, 11:01

Confermata anche per il primo trimestre 2013 la cassa integrazione in deroga per il comparto artigianato: inizia con il 22% in più di cassa integrati. Partenza shock per l’artigianato lucchese che non sembra dare, in questo avvio di anno, segnali incoraggianti di ripresa almeno nell’immediato periodo. A confermare che la tendenza non si è invertita e ci sarà ancora purtroppo molto da soffrire, è la Cna provinciale (info su www.cnalucca.it) che ha avuto, in questi primi 10 giorni dell’anno, una vera e propria esplosione di richieste di attivazione della cassa integrazione in deroga. Complessivamente hanno già richiesto la cassa in deroga per i prossimi tre mesi 58 imprese per un totale di 196 dipendenti; nel 2011 erano stati 153 mentre nel 2010 “solo” 107.

“Il 2013 sarà un anno decisivo. Alla fine dell’anno ci conteremo se non saranno messi in atto da parte del nuovo Governo provvedimenti  adeguati per rilanciare le nostre imprese– spiega Ugo Da Prato, Presidente Provinciale Cna analizzando la difficile situazione dell’artigianato locale – e vedremo chi ha avuto la forza per restare in piedi. Le imprese si stanno consumando dall’interno: gli imprenditori stanno reinvestendo tutto il loro patrimonio personale, nel tentativo di superare questa fase che ormai dura da quasi tre anni”. Secondo Da Prato l’esplosione della cassa integrazione è “ da un lato un segnale positivo perché oltre che ad essere un importante ammortizzatore sociale, garantisce all’azienda il mantenimento del proprio personale formato, patrimonio insostituibile e necessario per potersi riagganciare alla ripresa quando ci sarà, e in questo gli artigiani si mantengono fiduciosi, non volendosi arrendere alla crisi. Dall’altro lato invece riteniamo che con questo strumento si tamponi solo un problema immediato, ma toglie risorse alle politiche attive e alla formazione senza potere creare nuove opportunità di crescita per le imprese, quindi nuova occupazione.  Anche perché le risorse per la cassa integrazione prima o poi finiranno: è evidente che serve una svolta forte.

A spaventare Cna è il confronto con gli anni precedenti, molto dipenderà dalle scelte e dalle riforme che prenderà il Governo che andrà ad insediarsi: “ad oggi – spiega ancora – non abbiamo sentito nessuna coalizione, se non solo con posizioni spot, parlare di politiche efficaci per le nostre imprese. Nessuno dei partiti e delle coalizioni che si presenteranno alle politiche sembra non ricordare che il 98% del tessuto produttivo italiano è costituito da micro e piccole imprese. Nella lista delle priorità di Cna ci sono; un forte alleggerimento della burocrazia, “troppa, costosa e inutile” e la pressione fiscale “improponibile in questo contesto, soffoca le imprese, vergognoso rendersene conto e non fare niente!”, temi che dovranno essere “affrontati se l’obiettivo è quello di avere un paese moderno ed efficiente”. Infine un pensiero alle Banche e agli Istituti di Credito, argomento che sarà al centro di un incontro con il Prefetto: “stanno facendo una fredda selezione – conclude –stanno scegliendo quale malato guarire e quale invece lasciare morire basandosi su parametri lontani dalla realtà che non tengono in minima considerazione le capacità, la storia e le prospettive dell’impresa” e ai pochi che viene concesso il credito, viene fatto a condizioni e costi troppo alti.

A soffrire di più, in base alle imprese che hanno fatto richiesta della cassa integrazione, è il settore della metalmeccanica, dei servizi alle imprese e alle persone e la nautica. Andando più nello specifico carrozzerie, calzaturiero, trasporto, lapideo e legno. “Le richieste sono trasversali e non risparmiano nessuno settore. La cassa integrazione consente alle imprese di coprire i costi del personale e di sostenere il reddito dei lavoratori mantenendo pressoché intatto il livello occupazionale. Quella manodopera che con tenacia e coraggio stanno salvaguardando si dimostrerà fondamentale quando ci sarà la ripresa dei mercati”. A stare meglio e a vedere il futuro con più ottimismo sono quelle imprese che hanno costruito un percorso di internazionalizzazione e si trovano a loro agio a parlare di export: “Attualmente sono l’unica nota positiva – ammette – i segnali in nostro possesso ci dicono che le imprese, piccole o medie che siano che lavorano con l’estero e fanno eccellenza, hanno avvertito in maniera minore della crisi. Certo, siamo di fronte ad una piccola parte della grande galassia artigiana, ma è un fattore da analizzare nel dettaglio. Il crollo dei consumi interni e la riduzione del potere di acquisto, non ha invece aiutato quelle esperienze che operano nel mercato nazionale e locale”

Rio de Janeiro nel mirino

mercoledì, 2 gennaio 2013, 09:34

Un giudice donna alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Il Brasile è più vicino per la lucchese Antonella Gabbriellini, prima ed unica donna italiana a qualificarsi come giudice internazionale di tiro a segno, carabina, pistola e bersaglio mobile. La Gabbriellini ha superato negli scorsi giorni l’esame dell’ISSF (International Shooting Sport Federation) tenutosi a Weisbaden in Germania che gli permetterà di giocarsi le sue chance per partecipare, in qualità di giudice internazionale, alla competizione più importante per tutti gli atleti.

Nel suo personale palmares figurano già due Coppe del Mondo, i Giochi del Mediterraneo, due Campionati Europei oltre a decine tracampionati italiani e regionali. All’appello ora manca solo l’Olimpiade. Un traguardo non più così lontano. 56 anni, titolare di una importante azienda edile, la Gabbriellini è molto conosciuta in provincia per ricoprire la carica di Presidente Provinciale di Cna Costruzioni. E’ una donna in ambienti tradizionalmente ad alto tasso maschile che l’hanno però sempre vista emergere: dal tiro a segno all’edilizia.

Ma questo non è mai stato un problema – racconta – sempre più donne si stanno avvicinando al mondo associativo, al mondo di Cna, come al mondo delle competizioni. Le barriere si stanno progressivamente abbassando e le donne sapranno giocarsi le loro chance al meglio. Ci adattiamo presto e bene a tutte le situazioni”. Ex atleta, è mental coach per gli atleti disabili oltre ad avere la qualifica di allenatore di secondo livello per la specialità della pistola: “amo questo sport – racconta ancora – per me è un grande onore rappresentare il nostro territorio in giro per il mondo. Rio 2016 sarebbe un sogno”.